LE STORICHE
Spirit 111, ovvero il superyacht eco (con gli interni ispirati... a un canyon)
Un Modern Classic in stile eco
AIpswich, Inghilterra, è stato varato il più grande sloop in legno costruito nel Regno Unito dopo lo Shamrock V negli anni ’30 del secolo scorso. Il cantiere è il celebre Spirit Yachts, fondato nel 1993 e riconosciuto a livello internazionale per la qualità e l’eleganza dei suoi “modern classic”, la barca è Spirit 111, 33,9 metri per 6,4 e oltre a essere interessante per il suo look classico è una barca all’avanguardia.
UNO YACHT DAVVERO “ECO”
L’armatore aveva chiesto al cantiere che la barca fosse più “eco” possibile. La filosofia green quindi ha guidato tutto il progetto, realizzato dal CEO e head designer di Spirit Sean McMilian, in collaborazione con lo studio Rhoades Young per l’interior design. I progettisti hanno deciso di affidarsi a un sistema di propulsione fullelectric di Torqeedo, che utilizza un motore da 100 kW in grado di spingere lo yacht in silenzio per circa 40 miglia a 8 nodi di velocità con il solo uso del pacco batterie al litio. Le vele 4T Forte OneSails sono in materiali riciclabili, l’aria condizionata utilizza velocità variabili con opzioni eco-compatibili a batteria o a terra e la cucina è stata progettata pensando alla massima efficienza. Il frigorifero e il congelatore sono stati costruiti con isolamento Cryogel per garantire il minimo consumo energetico pur mantenendo basse temperature. Uno speciale sistema Webasto riscalda l’acqua solo su richiesta, senza sprechi: l’acqua calda viene immagazzinata all’interno di bobine di trasferimento ad alta densità ed efficienza per un rapido trasferimento del calore e il mantenimento della temperatura. Anche l’attezzatura idraulica di coperta Lewmar è a “zero sprechi” e superleggera. Lo yacht è in grado di funzionare fino a quattro giorni all’ancora senza doversi collegare alla rete elettrica di terra o avviare i due generatori di bordo (DC da 25kW).
TUTTA “COLPA” DI UN CANYON
Un altro capolavoro sono gli interni: l’armatore aveva da poco visitato l’Antelope Canyon in Arizona e questo è stato il catalizzatore dell’idea delle forme morbide e fluenti delle che creano punti focali unici all’interno delle cabine.