Chi salverà questa barca?
Armenia è una barca dal passato “fumoso” che l’ultima acqua alta a Venezia ha scaraventato a terra. Piange il cuore vederla così
C’è una barca storica che l’acqua alta di Venezia ha scaraventato in banchina tra l’indifferenza generale. Siamo sull’isola di San Lazzaro degli Armeni, a 20 minuti in vaporetto da Piazza San Marco a Venezia. Quella che vedete in foto è “Armenia”, che, come ci racconta il velista e presidente dell’associazione Meteorsharing Alberto Tuchtan, autore degli scatti, “venne realizzata negli anni ’80 per partecipare al un giro del mondo a vela che avrebbe dovuto promuovere l’Armenia nel mondo. Il progetto si arenò, e la barca non venne mai praticamente utilizzata”.
UNA STORIA “FUMOSA”
Sono più di 10 anni che l’imbarcazione, lunga tra i 60 e i 70 piedi, “giace” nella piccola darsena dell’Isola degli Armeni (tranne un periodo in cui ha navigato in oceano sotto bandiera armena) ma l’ultima acqua alta è stata letale.
Di chi è Armenia? Non ci è ancora chiaro, ma possiamo fare qualche ipotesi: potrebbe essere finita sul “groppone” dei Padri Armeni Mechitaristi (che vivono tutt’ora sull’isola, dal ‘700, quando Padre Mechitar in fuga dai turchi lo elesse come luogo ideale per costruire un monastero).
Se la barca non fosse assicurata – più che plausibile – sarebbe una bella seccatura perché le operazioni di rimozione dai moli rischiano di essere molto costose. In più, resta da capire se lo scafo sia recuperabile o meno (la coperta, a giudicare dalle foto, sembra un buone condizioni, come peraltro la carena, ma la murata di dritta e la chiglia non sembrano messe bene!).
ARMENIA ASPETTA DI ESSERE SALVATA
Ma di una cosa siamo certi: vederla così, scaraventata in banchina e abbandonata, fa male al cuore! Indagheremo sul passato fumoso della barca (a proposito, se qualcuno ha informazioni più approfondite, scriva a speciali@panamaeditore.it), anche perché moltissime persone ci hanno fatto sapere di essere interessate al recupero della barca. Il buon Alberto ha contattato anche la segreteria dell’isola per ottenere maggiori informazioni ma ad oggi tutto tace. Vi terremo aggiornati. (E. R.)