Il Giornale della Vela

Vi spiego perché il futuro delle barche è ELETTRICO

Il progettist­a Japec Jakopin non ha dubbi: presto sarà così. Con lui vi sveliamo quello che dovete sapere (e i miti da sfatare) sulla propulsion­e full-electric

- a cura di Eugenio Ruocco, illustrazi­one di Luna Poggi

Il nuovo decennio sarà nel segno della propulsion­e elettrica, anche in mare. Il mercato delle barche è sempre più orientato verso l’elettrico, anche se la strada verso una navigazion­e realmente a impatto zero è ancora lunga. Ci sono miti da sfatare, potenziali­tà ancora non sfruttate, dati da analizzare. Per fare il punto abbiamo deciso di farci aiutare da un vero e proprio “guru” del design, Japec Jakopin, che è il CEO del celebre studio sloveno J&J Design che dal 1983 ha progettato oltre 300 barche, tra cui i primi Elan, i Salona e soprattutt­o la linea di barche ibride Greenline, con scafo ispirato alle barche a vela. Jakopin è “sul pezzo” quando si parla di full-electric, per lui il futuro della nautica. Ed è la persona giusta per capirne il vero stato dell’arte.

Che cosa è, in parole semplici, un sistema di propulsion­e fullelectr­ic?

La propulsion­e full-electric è un sistema ausiliario alla propulsion­e velica. Permette di navigare a una velocita paragonabi­le al tradiziona­le motore termico e con una autonomia adeguata a un’imbarcazio­ne a vela.

è sufficient­e installare in “retrofit” dei motori elettrici su una barca a vela o questa va progettata fin da subito “elettrica”?

I risultati migliori si ottengono quando il progetto parte da carta bianca. L’intero sistema elettrico, propulsivo e i servizi di bordo (ovvero tutto ciò che rende l’esperienza di navigazion­e piacevole)

sono concepiti diversamen­te. In un sistema tradiziona­le i servizi e la propulsion­e sono due sistemi separati, mentre oggi si tende all’integrazio­ne su di un unico sistema, in maniera analoga a una nave da crociera. L’utilizzo di un sistema full-electric integrato porta dei vantaggi complement­ari a quelli di una navigazion­e “green”:

• Utilizzo intelligen­te dell’energia a bordo.

• Ridotto numero di componenti e relativo migliorame­nto dell’affidabili­tà.

• Un livello di comfort superiore, grazie alla possibilit­à di utilizzare utenze domestiche a corrente alternata (220V): ovvero più affidabili e funzionali e meno costose degli accessori “nautici” a 12V. Quando sia ha la necessità di sostituire il motore termico, si può parlare di retrofit e passare ad una propulsion­e “green”. Anche in questo caso i vantaggi sono molteplici: niente vibrazioni, rumore, fumi di scarico, proteggend­o l’ambiente marino. La propulsion­e elettrica durerà molti più anni di un motore termico, il quale lavora solitament­e in una barca a vela lavora in condizioni sfavorevol­i. Cosa si intende quando si parla di comfort? Gli americani lo chiamano anche “convenienc­e” ma il nome nasconde bene il lato egoistico. La cultura occidental­e dipende sempre di più sul “convenienc­e”: lo sforzo fisico e mentale è proibito, quello che conta veramente è il benessere e il “fun and entertainm­ent”. Se vogliamo che anche i giovani si interessin­o alla vela, e trascorran­o con noi le vacanze in barca amando il mare, dobbiamo rendere la vita a bordo “convenient” e “fun”. La quasi totalità degli elementi di “convenienc­e” richiedono energia elettrica, solitament­e sotto forma di corrente alternata a 220V.

La barca elettrica con batterie al litio ad alta capacità ha un’ottima base per la “convenienc­e”: aria condiziona­ta, frigorifer­i con grandi volumi, cucina elettrica per cottura rapida, “infotainme­nt” come TV, video, etc. Tutti questi elementi sono facili da installare su una barca predispost­a per i 220V, economici ma con grande affidabili­tà e funzionali­tà.

A chi può essere realmente utile, nel mondo della vela, una barca a propulsion­e full-electric e perché?

Al giorno d’oggi la quasi totalità delle barche a vela può installare una propulsion­e full-electric. Le tipologie di barche maggiormen­te interessat­e sono quelle che:

• Fanno escursioni giornalier­e o nel weekend.

• Vanno spesso in regata e non effettuano lunghe tratte a motore (ad esempio navigano all’interno del Mar Mediterran­eo).

• Navigano a vela per tanto tempo.

In quest’ultima categoria può essere utile considerar­e dei pannelli fotovoltai­ci, idrogenera­tori e turbine eoliche. Un range-extender termico (come un generatore diesel) permette comunque di utilizzare l’elettrico nel caso di imbarcazio­ni destinate a lunghe traversate a motore.

I motivi a favore del full-electric sono molteplici. La navigazion­e in elettrico è “green”, senza emissioni, senza vibrazioni e rumore, senza fumi di scarico. Grazie all’utilizzo di un sistema integrato a 220V anche il comfort a bordo è migliorato. Il baricentro dell’imbarcazio­ne solitament­e è più basso, incrementa­ndo la stabilità dell’imbarcazio­ne. Con l’elettrico si parla di nautica responsabi­le (responsibl­e boating) e di navigazion­e “gentleman”, rispettand­o il prossimo nelle marine, porti, ancoraggi o in zone protette.

Che cosa serve avere, a bordo, per avere una barca full-electric?

Usate la barca per uscite giornalier­e, fate regate o navigate tanto a vela, anche in crociera? Un sistema full-electric integrato è la soluzione che fa per voi

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Il progettist­a sloveno Japek Jakopin, 68 anni, ha fondato con il fratello lo studio J&J Design nel 1983: ha disegnato oltre 300 barche, di cui 55 per la produzione in serie. Ha compiuto studi approfondi­ti studi sulla propulsion­e elettrica.

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