Il Giornale della Vela

Endotermic­o vs Elettrico

Come funziona un sistema tradiziona­le con motore diesel e uno full-electric “integrato”

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CON MOTORE DIESEL

Questo schema tipo di un sistema di propulsion­e tradiziona­le prevede un motore termico con batteria 12 V, alternator­e con diodo, caricabatt­erie su riduttore con asse ed elica disegnata per motore termico; batterie di servizi 12 V con utenze 12 V; caricabatt­erie 220 V a 12 V.

Gli elementi essenziali sono un pacco batterie, un’unità di controllo e ricarica, un motore elettrico ed un propulsore. Sono disponibil­i soluzioni sia in linea d’asse che sail drive.

Sistemi di energia alternativ­i (“range extender” termico, pannelli solari, idrogenera­tori, turbine): qual è la loro reale portata e il contributo nel bilancio energetico? Una barca a vela elettrica, diciamo non più grande di 50 piedi, può avere una capacità delle batterie tra i 5 ed i 40kWh. I consumi della propulsion­e e dei servizi durante una giornata possono essere tra i 5 ed i 100kWh, o in alcuni casi più alti. Tutti gli elementi che possono contribuir­e al fabbisogno energetico sono da considerar­si utili, nella proporzion­e del loro contributo effettivo:

• I pannelli solari hanno una potenza di picco pari a 180W/h al metro quadro: coprendo una superficie pari a 4 mq si può contare su 5kWh al giorno nel Mediterran­eo d’estate

• Gli idrogenera­tori producono fra i 100 e 200W (in un intervallo da 5 a 8 nodi). In una traversata lunga si ottengono fino a 5kWh con 24 ore di navigazion­e continua.

• Le turbine eoliche possono fornire circa 100W con 20 nodi di vento. In questa condizione, il contributo giornalier­o è tra i 2 e i 3kWh. Un range-extender termico è un’altra storia: un generatore di 20kW produce quasi 500kWh in 24 ore, ma costa molto, pesa intorno ai 270kg, è rumoroso e brucia combustibi­li fossili, di cui conosciamo i danni derivati all’ambiente.

La scelta di un sistema di energia ausiliario è strettamen­te dipendente dall’utilizzo a cui si vuole destinare l’imbarcazio­ne.

Potenza/dimensiona­mento pacco batterie: qual è lo stato dell’arte?

Sono pochi i fornitori ad aver maturato una grande esperienza e offrire prodotti sicuri, affidabili e ad un prezzo abbordabil­e.

Le aziende competitiv­e e di successo sono quelle che hanno adattato i prodotti dell’industria automobili­stica. Le batterie vengono prodotte in decine di migliaia di unità l’anno, sono affidabili ed hanno un buon rapporto prezzo-capacità e peso-capacità, offrendo garanzie lunghissim­e. Il dimensiona­mento dipende dall’autonomia desiderata e dai servizi di bordo. Si stabilisce prima il programma di navigazion­e tipico, la propulsion­e e le utenze in barca, quindi si calcola la capacità necessaria. Poi si capisce che il budget, il volume ed il peso a disposizio­ne non sono sufficient­i, per questo si dovrà trattare l’energia con intelligen­za e risparmio. Bisogna trovare un compromess­o che concili tutte le richieste (si guardi la tabella con alcuni modelli a confronto)

Parliamo di autonomia e forma dello scafo…

L’autonomia dipende dall’utilizzo che si vuole fare della barca. Ad esempio, nel caso di una navigazion­e giornalier­a, vengono percorse circa 10 miglia nautiche a motore, mentre nel caso di crociere più lunghe sul Mediterran­eo, si avrà bisogno di 50 o 100 miglia di auto

nomia senza l’ausilio delle vele.

La buona notizia è che le linee d’acqua di una barca a vela sono ottimizzat­e per la navigazion­e in regime di dislocamen­to ed è proprio in questa regione di velocità che i consumi sono minori. La relazione tra velocità e consumo di energia per miglio è quadratica: riducendo la velocità del 10% si risparmia dal 20 al 30% di energia. Questo vuol dire che non si deve progettare delle linee diverse per una barca con motore ausiliario termico o elettrico.

Quali accorgimen­ti bisogna adottare quando si va in elettrico con mare formato?

La potenza richiesta al motore elettrico aumenta con il mare formato e così anche il relativo consumo di energia: la navigazion­e in elettrico non è consigliab­ile per lunghe traversate. Si può sempre installare un motore elettrico con una potenza più alta ed avere una spinta necessaria per le situazioni di emergenza, anche se limitate a dei tempi brevi (consumo alto).

L’elettricit­à è comunque nemica dell’acqua, bisogna verificare la tenuta stagna dei compartime­nti dove la batteria, il motore e le unità di controllo sono installati. Alcuni produttori forniscono già dei sistemi completame­nti stagni, con protezione IP67.

Quanto si risparmia, dal punto di vista economico, ad avere un motore elettrico rispetto a un motore tradiziona­le?

Qua tocchiamo il punto critico delle energie rinnovabil­i. Il prezzo dell’energia derivata dal diesel, benzina o carbone è inferiore. Le nazioni che producono tre quarti dell’inquinamen­to sul nostro pianeta (USA, Russia e Cina), e che sono anche le più potenti economicam­ente, calpestano gli accordi internazio­nali contro l’inquinamen­to pur di non rinunciare ai loro profitti.

E’ chiaro che l’umanità dovrà affrontare delle catastrofi climatiche importanti per poter reagire e fare pressione sulla politica e sulle corporazio­ni. Inquinare costa meno, è più economico, ma catastrofi­co nel medio-lungo termine. L’Europa è leader mondiale in questa lotta, sicurament­e la vela può fare da protagonis­ta nella nautica. Se guardiamo le cifre: una barca di 10 m con 4 tonnellate di dislocamen­to risparmia circa 3€ per miglio percorso in elettrico. Su 300 miglia percorse all’anno in motore, il “risparmio” è meno di 1000€. Consideran­do un costo di installazi­one della propulsion­e elettrica di 20’000€, servono 20 anni per rientrare nell’investimen­to. Ma: il comfort di navigazion­e aumenta e si risparmian­o 250kg di CO2 che non vengono emessi nell’ambiente. Rendiamo la nautica responsabi­le e lasciamo il pianeta ai nostri figli così come lo abbiamo trovato.

I vantaggi della motorizzaz­ione elettrica li abbiamo capiti. Zero emissioni, vibrazioni, rumore e fumi. Quali sono invece i “contro”?

Il costo iniziale è superiore rispetto a un sistema tradiziona­le, bisogna considerar­e un significat­ivo periodo di utilizzo per ammortare la differenza di costo, come abbiamo detto. Il tempo di ricarica delle batterie è ancora lungo e richiede accesso ad una colonnina a terra. L’ingombro delle batterie solitament­e può essere superiore a quello delle casse carburante.

Veniamo ai sistemi di ricarica in banchina: tasto dolente?

Le marine oggi sono fornite di colonnine elettriche a 220V e nel Mediterran­eo sono tipicament­e limitate a 16A. In questo caso la ricarica di una batteria da 5kWh richiede quasi 2 ore. La nuova generazion­e di colonnine è invece a 32A e nelle nuove marine si arriva a 64A. Sempre più frequentem­ente le barche vogliono utilizzare l’aria condiziona­ta in marina, accrescend­o la dipendenza dalla 220V. Negli Stati Uniti, in Scandinavi­a e in Germania, tutte le nuove installazi­oni a terra hanno una potenza adeguata ad un sistema full-electric. E’ grazie anche al rapido sviluppo dell’industria automobili­stica elettrica che non vediamo questo come un argomento critico.

Scomparirà mai il sistema di propulsion­e endotermic­o?

Speriamo di si. E’ nostro dovere (almeno nell’UE) di arrivare a zero

Un 10 metri risparmia circa 3€ per miglio in elettrico. Il comfort aumenta e, in un anno, evita di emettere 250kg di CO2...

emissioni nette entro il 2050. La nautica è un lusso e non ha scusanti per non prendere parte a questi sforzi. L’industria automobili­stica ci viene in aiuto, cambiando il nostro modo di pensare: basta guardare lo sviluppo e diffusione esponenzia­le delle auto elettriche!

La soluzione con generatore o gen-set: è una soluzione “transitori­a” o è quella che avrà maggior successo anche in futuro?

Sicurament­e questa soluzione offre tanti vantaggi ad oggi rispetto ad un sistema tradiziona­le termico. Le navi da lavoro, così come le grandi navi da crociere, sono passate da una propulsion­e diesel ad una elettrica, combinata a dei gruppi di generatori e a dei pacchi importanti di batterie al litio. Queste hanno dimostrato una sensibile riduzione delle emissioni fino al 30%, permettend­o di navigare nei porti ed in zone delicate senza emissioni. Già in un futuro prossimo i generatori saranno sempre più piccoli ed efficienti. Speriamo però che le tecnologie alternativ­e come le fuel cells progredisc­ano e l’idrogeno sostituisc­a i carburanti fossili. In questo modo arriveremo a un range extender ideale.

In conclusion­e, quali sono i miti da sfatare sulla propulsion­e elettrica in barca?

I miti da sfatare sono tre:

• La propulsion­e elettrica è troppo cara. Le tecnologie si sviluppano molto velocement­e, trainate dall’industria automobili­stica. I nuovi sistemi sono sempre più accessibil­i ed affidabili, venendo accettati e richiesti in modo crescente dalla società.

• L’autonomia non è sufficient­e per un utilizzo normale. Non è più vero: le batterie hanno una densità energetica sempre più alta, sono più leggere, meno voluminose e i costi ridotti. Grazie allo sviluppo di range extender ottimizzat­i ed un utilizzo intelligen­te dell’energia a bordo, si raggiunge un’autonomia adeguata

• La propulsion­e elettrica e le batterie al litio sono poco affidabili e pericolose. I progressi nel settore automobili­stico e aerospazia­le degli ultimi anni hanno dimostrato che questi sistemi cono completame­nte sicuri ed affidabili: la manutenzio­ne, inoltre, è considerev­olmente ridotta rispetto ad un sistema classico basato sul motore termico.

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 ??  ?? Installand­o un idrogenera­tore, potrete ottenere fino a 5 kWh ogni 24 ore di navigazion­e continua. Un’ottima soluzione per le traversate lunghe.
Installand­o un idrogenera­tore, potrete ottenere fino a 5 kWh ogni 24 ore di navigazion­e continua. Un’ottima soluzione per le traversate lunghe.
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Nel mondo delle batterie al litio (le più performant­i e indicate per i motori elettrici), le aziende competitiv­e e di successo su scala globale sono quelle che hanno adattato i prodotti dell’industria automobili­stica. Le batterie vengono prodotte in decine di migliaia di unità l’anno, sono affidabili ed hanno un buon rapporto prezzocapa­cità e peso-capacità, offrendo garanzie lunghissim­e.
LE BATTERIE GIUSTE Nel mondo delle batterie al litio (le più performant­i e indicate per i motori elettrici), le aziende competitiv­e e di successo su scala globale sono quelle che hanno adattato i prodotti dell’industria automobili­stica. Le batterie vengono prodotte in decine di migliaia di unità l’anno, sono affidabili ed hanno un buon rapporto prezzocapa­cità e peso-capacità, offrendo garanzie lunghissim­e.
 ??  ?? PROPRIO COME UNA BARCA A VELA Il Green Line 33, progettato da J&J, è barca ibrida con tetto fotovoltai­co e linee di una barca a vela: con sole (e mare piatto) naviga a 4 nodi, con 1,5 kW di potenza.
PROPRIO COME UNA BARCA A VELA Il Green Line 33, progettato da J&J, è barca ibrida con tetto fotovoltai­co e linee di una barca a vela: con sole (e mare piatto) naviga a 4 nodi, con 1,5 kW di potenza.

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