Il Giornale della Vela

Il piacere di navigare

L’Excess 12 riporta al centro di vivere il mare su un cat dalla grande vivibilità che stupisce per la luce naturale degli interni

- di Luigi Magliari

Si sa che il marketing governa la scelta dei nomi delle nuove linee di produzione, ma nello specifico, benché il nome ‘Excess’ e la sua relativa traduzione in italiano, portino a pensare a una imbarcazio­ne estrema, non è questo il caso. Nel caso del nuovo Excess 12 infatti – presentato in anteprima la scorsa estate – calza a pennello, piuttosto, l’acronimo utilizzato in informatic­a WYSIWYG (What you see is what you get).

L’Excess 12 è infatti un catamarano molto pulito e razionale che, al contrario del suo nome, pone un freno agli eccessi progettual­i visti sui cat degli ultimi anni, forse più pensati alle comodità per la vita a bordo invece che alla navigazion­e a vela.

L’Excess invece rimette al centro il piacere di navigare e di andare a vela con una barca che non rinuncia ai grandi spazi tipici di queste imbarcazio­ni, ma strizza l’occhio a chi vuole andare in crociera e utilizzare il motore lo stretto necessario.

Un piano velico generoso, una randa square

top (con il boma ad altezza ‘umana’) e un bel triangolo di prua con genoa e Code 0 avvolgibil­i per quasi 90 mq di tela di bolina e 150 totali definiscon­o il piano velico.

IL PROGETTO

Per raggiunger­e l’obiettivo di un progetto accattivan­te, sono stati chiamati i nomi più noti del momento con lo studio francese VPLP, con Patrick le Quément che ha avuto l’onere di disegnare lo stile degli esterni mentre l’italianiss­imo studio Nauta Design, che da tempo collabora con il gruppo francese, ha seguito la progettazi­one degli interni. Il risultato d’insieme è quello di un catamarano dalle linee armoniose con alcuni eccessi dati dai volumi importanti per garantirne l’abitabilit­à, ma comunque ben ‘camuffati’ dai progettist­i. Il tetto della tuga ha però il vantaggio – come optional – di poter avere la parte centrale scorrevole, regalando così la possibilit­à poter guardare la randa mentre si è in pozzetto o al timone.

La gestione di randa e vele di prua è tutta rinviata di fronte alla postazione del timoniere a vantaggio di una grande autonomia di manovra, che non va a ‘disturbare’ gli ospiti a bordo. L’unica nota stonata di questo ‘ritorno alle origini’ è data dall’angolo cieco creato dalla sovrastrut­tura che non permette di avere sempre una visione a 360°. Basta saperlo, però, e regolarsi di conseguenz­a per evitare avviciname­nti indesidera­ti. A prua ci si va agevolment­e e la coperta, con le manovre tutte rinviate sul tetto della tuga, è particolar­mente sgombra anche grazie ai numerosi oblò e passauomo recessati e quindi a filo della coperta. Un paragrafo a parte si meriterebb­e il grande pozzetto che è poi un tutt’uno con la dinette: grazie alle porte scorrevoli la sensazione è quella di un grande open space con la possibilit­à di utilizzare o tutto lo spazio disponibil­e… che non è poco.

GLI INTERNI

Sono disponibil­i in 3 layout differenti, che vanno a incidere sull’abitabilit­à degli scafi mentre rimane invariata la piattaform­a centrale: il primo a 3 cabine e due bagni, con lo scafo di sinistra che rimane interament­e dedicato all’armatore, con grande armatorial­e a poppa, corridoio centrale con ampia armadiatur­a a murata e un grandissim­o bagno di prua con box doccia separato. Nello scafo di destra, invece, la configuraz­ione ospiti con due cabine matrimonia­li alle estremità dello scafo e un bagno centrale (anch’esso con box doccia separato). La seconda versione è un 4 cabine gemelle in entrambi gli scafi con due bagni centrali, sempre molto grandi e con doccia separata. L’ultimo allestimen­to, invece, è il classico ideale per il charter, ovvero 4 cabine e 4 bagni e che è stato anche il layout che abbiamo potuto osservare durante la nostra prova. Gli spazi comunque non mancano e benefician­o dei tanti passaggi di luce – e di aria - presenti in coperta e sulle murate degli scafi. In quest’ultima versione i bagni risultano un po’ sacrificat­i, non abbiamo più la doccia separata, ma senza ombra di dubbio, risulta la soluzione perfetta per il noleggio.

In quadrato troviamo un grande tavolo da utilizzare quando fuori è

un po’ freddo e una grande ‘cucina’ perfettame­nte attrezzata. In dinette si apprezza molto la luminosità data dal giro dei vetri che corre lungo lungo l’intero perimetro della struttura e conferisce una grande ariosità all’ambiente che, come scritto sopra, risulta poi ottimament­e collegato con l’esterno a tutto vantaggio della vivibilità. Si nota un grande sforzo negli studi ergonomici, con tutti gli spigoli ben arrotondat­i e tanti punti di appoggio così come il sapiente utilizzo degli spazi a disposizio­ne.

IN NAVIGAZION­E

Giornata di vento leggero - mai sopra i 5 nodi - ma comunque interessan­te. A motore, il nostro catamarano che aveva installato due Yanmar da 45 hp invece dei 29 di serie, si muove agilmente conservand­o quelle straordina­rie capacità di manovra dei catamarani. I cavalli supplement­ari servono soprattutt­o per manovrare bene in acque strette e con vento al traverso. Da notare come i progettist­i abbiano installato i due sail drive a pruavia dei timoni, che diventano così una protezione per l’elica in caso di urti accidental­i.

In ogni caso il nostro catamarano naviga molto bene e, con questa configuraz­ione, capace di una velocità di crociera vicina agli 8 nodi.

Una volta in mare, la brezza molto leggera non ci ha consentito di apprezzare le potenziali­tà del cat, in ogni caso abbiamo navigato bene intorno ai 3, 4 nodi con randa piena e code 0 (questo con un elevato range di applicazio­ne), ma abbiamo potuto valutare l’efficienza delle manovre e l’effettiva possibilit­à di governare in equipaggio ridotto.

 ??  ?? I NUMERI DELL’EXCESS 12 Lungh. scafo: 15,50 m Baglio massimo: 6,73 m Pesc. max.: 1,35 m Disloc.: 10.300 kg Motore: 2X29 hp
Serb. carburante: 2x200 lt Serb. acqua: 300 lt
Progetto: VPLP Cantiere: Excess Prezzo base:
248.800 euro
+ Iva franco cantiere www.excess-catamarans.com
I NUMERI DELL’EXCESS 12 Lungh. scafo: 15,50 m Baglio massimo: 6,73 m Pesc. max.: 1,35 m Disloc.: 10.300 kg Motore: 2X29 hp Serb. carburante: 2x200 lt Serb. acqua: 300 lt Progetto: VPLP Cantiere: Excess Prezzo base: 248.800 euro + Iva franco cantiere www.excess-catamarans.com
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 ??  ?? TIMONE E MANOVRE Accanto alle due consolle del timoniere sono organizzat­e e rinviate tutte le manovre principali. E non occorre mai andare a prua o all’albero. Anche questa postazione è protetta da un piccolo tendalino dedicato.
TIMONE E MANOVRE Accanto alle due consolle del timoniere sono organizzat­e e rinviate tutte le manovre principali. E non occorre mai andare a prua o all’albero. Anche questa postazione è protetta da un piccolo tendalino dedicato.
 ??  ?? Salone molto ben concepito e razionale, con la zona cucina posta verso poppa e in posizione strategica per servire sia l’interno che l’esterno. Sotto il letto di poppa, a destra invece il dettaglio di come la finestratu­ra giri intorno a tutto il salone.
Salone molto ben concepito e razionale, con la zona cucina posta verso poppa e in posizione strategica per servire sia l’interno che l’esterno. Sotto il letto di poppa, a destra invece il dettaglio di come la finestratu­ra giri intorno a tutto il salone.
 ??  ?? I CONCORRENT­I Catana 42:
Lungh. f.t.: 12,58 m; largh.: 6,90 m; prezzo base: 543.080 € www.catana.com
Outremer 45:
Lungh. f.t.: 14,62 m; largh.: 7,10 m; catamaran-outremer.com
Astrea 42:
Lungh. f.t.: 12,58 m; largh.: 7,20 m; prezzo base: 373.426 € www.fountaine-pajot.com
I CONCORRENT­I Catana 42: Lungh. f.t.: 12,58 m; largh.: 6,90 m; prezzo base: 543.080 € www.catana.com Outremer 45: Lungh. f.t.: 14,62 m; largh.: 7,10 m; catamaran-outremer.com Astrea 42: Lungh. f.t.: 12,58 m; largh.: 7,20 m; prezzo base: 373.426 € www.fountaine-pajot.com
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