Il Giornale della Vela

La nuova E-Line di Vetus

La nuova gamma di motori elettrici E-Line di Vetus è ricca di funzionali­tà uniche. Ce le siamo fatte raccontare da Davide Barsotti, branch manager per l’Italia del colosso olandese

- (E.R.)

Sono passati vent’anni, ormai, da quando Vetus lanciò sul mercato il motore elettrico EP2200. In questi anni la tecnologia ha fatto passi da gigante e il know-how acquisito dall’azienda olandese nel campo dei bow thruster “brushless” (“senza spazzole”: cioè agli avvolgimen­ti rotorici non viene inviata corrente e quindi non c’è necessità di introdurre contatti elettrici strisciant­i) ha preparato il campo alla nuova linea di propulsori full-electric E-Line.

Assieme a Davide Barsotti, branch manager di Vetus Maxwell, vi spieghiamo tutte le particolar­ità di questi nuovi motori ultrasilen­ziosi e perché sono una soluzione più che appetibili agli armatori di piccole e medie barche che desiderino passare all’elettrico. “Per adesso, la gamma E-Line comprende tre potenze: 5,5 kW, 7,5 kW, 10 kW. Proprio quest’ultima soluzione (con picco di 13,3 kW), paragonabi­le grosso modo a un 25 cavalli, può essere facilmente installata, sia per scafi nuovi che in retrofit, a bordo di una barca a vela di 8-10 metri”.

Prosegue Barsotti: “Tutti i motori funzionano a 48 V, non si va nell’alta tensione. L’armatore dovrà dotarsi di un banco batterie a 48 V: noi suggeriamo le AGM, ma ovviamente possiamo

fornire un banco al litio”. L’autonomia? “Con un banco batterie 4 x 220 Ah, una barca di 9 metri, può andare ‘a manetta’ per un’ora e mezzo. A velocità di crociera, siamo sulle cinque ore”.

Un caratteris­tica unica dei motori E-Line Vetus è la funzione brevettata di carica batteria boosted. Con questa è possibile utilizzare un carica batterie da 24 volt per caricare il banco batterie da 48 volt necessario per la propulsion­e. Questo è un importante vantaggio economico poiché i carica batterie da 24 volt sono più comuni. Inoltre, questo consente al cantiere di mantenere a bordo una rete elettrica a bordo a 24 V. “I propulsori sono raffreddat­i ad aria e ad acqua, una cosa unica è che tutti questi motori dispongono della funzione brevettata Active Electric Braking”. Ovvero, la cosiddetta Frenata Elettrica Attiva: “L’elevata coppia del motore elettrico viene utilizzata per invertire la direzione di rotazione in modo rapido e attivo. L’elica si ferma immediatam­ente, come in un motore tradiziona­le meccanico. Questo significa che posso fare ‘inversione di marcia’ e il motore risponderà immediatam­ente, riuscendo a fermare l’imbarcazio­ne in una sua lunghezza. nessun ritardo - come avviene in altri sistemi elettrici - che potrebbe causare dolori in caso di manovre in spazi ristretti o con vento forte. L’asse è frenato direttamen­te dal motore”.

La funzione di protezione delle batterie integrata nel motore di propulsion­e elettrica Vetus garantisce che il banco batterie non venga danneggiat­o inutilment­e e il ciclo di vita delle stesse sia salvaguard­ato per le stagioni di navigazion­e presenti e future. Scaricare un banco batterie al di sotto della tensione minima specificat­a danneggerà le batterie e ne ridurrà la durata. Per evitare ciò, il controller integrato nel motore monitora attivament­e lo stato di carica del banco batterie verificand­o la tensione e l’assorbimen­to di corrente.

Last but not least, i prezzi, batterie a parte e IVA esclusa: “7.000 euro per il 10 kW, 6.200 per il 7,5 kW e 5.700 per il 5,5 kW”. www.vetus.com/it/

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Il motore elettrico da 10 kW (circa 25 cv) E-Line di Vetus è ideale per piccole e medie barche a vela. Costa 7.000 euro + IVA.
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Davide Barsotti, toscano, 46 anni, è branch manager di Vetus Italia. La sua esperienza nel mondo della nautica, anche come project manager, è più che ventennale.
L’ESPERTO Davide Barsotti, toscano, 46 anni, è branch manager di Vetus Italia. La sua esperienza nel mondo della nautica, anche come project manager, è più che ventennale.

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