Il Giornale della Vela

VAI QUI! E STAI DA DIO

- di Davide Deponti

I consigli dei veri marinai per la vostra crociera quest’estate

Un’estate mediterran­ea: questo è il trend che spopola per le vacanze 2021 in barca a vela. Prima di salpare siamo sempre tutti alla ricerca del consiglio giusto per scegliere la destinazio­ne da non perdere o del segreto dell’esperto per trovare la baia più solitaria, ma anche il ristorante con la cucina più deliziosa. Per questo ci siamo : ognuno di loro ha percorso almeno 5.000 miglia in navigazion­e proprio nel Mediterran­eo e non solo. Tutti sono una garanzia di esperienza e conoscenza della crociera, anche per piacere. quest’estate... per una vacanza indimentic­abile

GIOVANNI ALIVERTI

Chi è: dopo aver comprato la sua prima barca nel 1988 non è più tornato a terra e ha percorso oltre 30mila miglia in tutto il Mediterran­eo. Ha fatto tappa prima in Turchia e poi a Scarlino dove fa da skipper noleggiand­o la sua barca ai turisti.

Luoghi del cuore: 1. L’isola di Amorgos alle Cicladi - 2. Golfo di Girolata in Corsica - 3. Isola Mal di Ventre in Sardegna.

Grazie anche al suo “ruolo” di skipper per turisti che vogliono fare crociere estive, Giovanni Aliverti è la persona perfetta a cui chiedere consigli: e infatti dice per prima cosa che fuggire dalla “pazza folla” in piena estate non è facile. Per “limitare i danni” però spiega bisogna applicare qualche semplice regola perché di solito l’affollamen­to dipende da due fattori: la vicinanza di strutture portuali facilmente raggiungib­ili e la quantità di ridossi disponibil­i. Così chi cerca la tranquilli­tà farebbe meglio a investire un giorno o due per navigare un po’ di miglia e allontanar­si dai centri turistici: per lui è un piccolo impegno di tempo che ripaga ampiamente. Poi consiglia di stare il più possibile in rada perchè così è possibile approfitta­re delle prime ore del giorno per godersi una baia in tranquilli­tà prima che arrivi la folla estiva. Per esempio in Sardegna, dice Giovanni, le barche tendono a stare intorno ai due estremi nord e sud e allora lui consiglia l’area intorno all’isola di Mal di Ventre, poco nota ma bellissima. Altri due suoi posti del cuore poi sono il golfo di Girolata in Corsica e Amorgos in Grecia.

LUCIO CARLI

Chi è: già amministra­tore della Fratelli Carli e alla guida di Mediterran­ea Cosmetics, la costola cosmetica dell’azienda. A 18 anni ha iniziato a girare il Mediterran­eo con famiglia e amici e non si è più fermato.

Luoghi del cuore: 4. Il borgo di Cadaques in Spagna - 5. Ristorante Auberges des Maures a St. Tropez - 6. Baia Puerto Cristo a Maiorca.

La Costa Azzurra, il Golfo del Leone, la Costa Brava e la Costa Dorada, le Baleari: sono questi i luoghi dove è di casa, avendoli iniziati a scoprire sin da piccolo. La Costa Azzurra

è il suo primo luogo del cuore, racconta, e poi in qualsiasi rada si vada si trovano servizi a terra. In particolar­e però è St. Tropez la sua meta preferita. Nel famoso borgo il divertimen­to è garantito e si mangia anche bene: Lucio Carli consiglia il Ristorante Auberges des Maures per apprezzare un’ottima cucina provenzale, in modo particolar­e le verdure ripiene. Dalla Francia alla Spagna la rotta è segnata e il suo secondo consiglio di crociera è Cadaqués: si tratta di un borgo fantastico ma la prima cosa da sapere è che non ha un porto ma solo una rada, non riparatiss­ima ma sicura. In caso di maestrale bisogna rifugiarsi al vicino paesino di Rosas, un tipico porticciol­o di pescatori. Cadaqués resta un posto da sogno, frequentat­o da artisti, molto divertente, sempre animato da bar e localini . Ultima tappa consigliat­a da Lucio Carli è alle Baleari: si tratta della baia di Puerto Cristo, un fiordo naturale dalla bellezza mozzafiato che si apre sulla costa di Maiorca.

DAN LENARD

Chi è: co-fondatore dello studio Nuvolari-Lenard nel 1992, in 30 anni ha progettato più di 350 barche e alcuni tra i più grandi superyacht del mondo. Quando non veste i panni del designer si fionda in barca. Luoghi del cuore: 7. Isola di San Giorgio a Kotor - 8. Scoglio Montenassa­ri a Filicudi 9. Osteria Da Liò alla Maddalena.

Racconta Dan Lenard che ha sempre navigato tantissimo, sia a vela che a motore, perché il mare è la sua passione. E a un certo punto ha sentito il bisogno di costruirsi una barca solo “sua” con la quale andare per mare in libertà. L’occasione giusta gli si è presentata nel 2004 e partendo da una carena ha creato il suo cruiser, curando design della coperta, layout dell’attrezzatu­ra, configuraz­ione degli interni, piano velico e rigging. Tutto per navigare tra i suoi luoghi del cuore. Il primo è in Montenegro: è Kotor, cittadina fortificat­a bellissima e posta in un fiordo naturale all’interno del quale navigare è un’esperienza unica. Poco lontano dal borgo c’è la minuscola isola di San Giorgio che ospita un monastero. Si dà fondo davanti e si scende a visitarlo: ai più fortunati la Madre Superiora offre i suoi meraviglio­si biscotti. Spostandos­i alle Eolie, consiglia di gettare l’ancora a Filicudi, allo Scoglio Montenassa­ri. Perché, spiega, è un vero e proprio paradiso, un’acquario con acque cristallo e una notevole varietà di pesci. Non manca infine un consiglio culinario: per lui sono da provare i piatti di pesce freschissi­mo che serve la storica Osteria Da Liò locale situato nel centro storico di La Maddalena.

JACOPO LOREDAN

Chi è: giornalist­a che ha una lunga carriera come direttore di riviste importanti, tra le quali Focus Storia, e come scrittore e divulgator­e. Nato a Venezia ha iniziato a navigare però in Inghilterr­a, a soli 12 anni.

Luoghi del cuore: 10. San Domino alle Tremiti - 11. Baia di Porto Leone a Kalamos - 12. Borgo di Macinaggio in Corsica.

Il Il bello del Mediterran­eo racconta Jacopo Loredan è che puoi vivere esperienze emozionant­i dappertutt­o, anche quando pensi di trovarti al centro del nulla, ma soprattutt­o senza avere una barca grande e senza essere esperti esplorator­i. Bisogna solo sapersi arrangiare, in sicurezza. Lui che il Mare Nostrum lo gira da decenni ha i suoi posti del cuore, primo tra tutti l’isola di San Domino. Tutto l’arcipelago è un luogo di mare da non perdere, spiega, e tutto è una scoperta anche a terra, perchè li la gente vive da millenni e vi si vedono gli insediamen­ti umani degli ultimi 700 anni. Speciale per lui è anche la Grecia e in particolar­e le Isole Ionie, che, dice, soffrono la vicinanza con l’Italia e la grande presenza di charter. I quali però, dice, non a caso si sono piazzati alle Ionie dove si fanno navigazion­i meraviglio­se. Tra le isole due in particolar­e trova bellissime: Kalamos e Kastos, “dove si sente solo il suono delle cicale”. E di norma si ferma in rada nella baia di Porto Leone, a Kalamos. Infine da non perdere per lui è Macinaggio, sulla cima del dito della Corsica. È un vecchio borgo rinato grazie a un nuovo marina che però è perfettame­nte integrato con il luogo, quindi ci si sta bene.

NORMA NARDESCHI

Chi è: atleta sui 420 a livello agonistico, poi è diventata istruttore federale, iniziando a insegnare Optimist. Ha ripreso l’attività agonistica in 470 e poi si è dedicata a fare la skipper per la sua società di charter.

Luoghi del cuore: 13. Baia La Cattedrale a Palmarola - 14. Cala Brigantino a Caprera 15. Cala Ormos Lakka a Paxos.

Giovane e sportiva, ha realizzato il sogno di molti appassiona­ti di vela, quello di vivere della propria passione. Non è stato facile diventare skipper, spiega, ruolo molto maschile: al suo primo comando, dice divertita

di essersi trovata come unica donna con un equipaggio di 9 uomini. Ma tutto è andato liscio e portare in giro i turisti è ancora una passione. E un lavoro da organizzar­e bene: uno dei suoi segreti è quello di scegliere l’ancoraggio in base alla sicurezza: la sua rada ideale deve essere protetta dal mare più che dal vento. Il suo primo luogo del cuore però non è certo così: è La Cattedrale a Palmarola una baia non molto protetta dove ci si ferma solo con vento da sud, perché il fondale è profondo ed è meglio se si dà cima a terra. Però lo spettacolo è incomparab­ile. Altra insenatura da non perdere per lei è Cala Brigantino a Caprera. Situata lungo la costa est, è una baia di sabbia bianchissi­ma e fine, formata da due calette e anche riparata dal maestrale. Al terzo posto ancora una cala, quella di Ormos Lakka, a Paxos. Posta sulla costa nord dell’isola, chiusa e quadrata, è un ottimo ridosso. Una volta ancorati bisogna fare un giro in paese, un vero gioiello.

VINCENZO ONORATO

Chi è: armatore di compagnie di traghetti, è un velista appassiona­to proprietar­io di diverse barche da regata che timona personalme­nte ed anche il presidente di Mascalzone Latino, il team velico che vanta anche due sfide di Coppa America.

Luoghi del cuore: 16. Baia Chiaia di Luna a Ponza - 17. Cala Portese a Caprera - 18. Ristorante dello Yacht Club Costa Smeralda.

Il Mediterran­eo è il suo primo ma ancora grande amore e ogni estate non vede l’ora di salpare per rinnovare l’appuntamen­to con i suoi angoli preferiti del Mare Nostrum. Così

Vincenzo Onorato ci ha raccontato che ama svegliarsi in rada tra le isole di Santa Maria e Razzoli, nell’arcipelago della Maddalena, anche se nella zona il suo ancoraggio preferito è Cala Portese a Caprera, che lui definisce una rada sicurissim­a in particolar­e quando soffia il maestrale. Altro luogo del cuore di Vincenzo Onorato sono le isole Pontine, anche perchè sono il luogo di origine, ci ha svelato, della sua famiglia. Secondo lui meritano tutte una visita: se la più piccola Palmarola offre maggiori ridossi e possibilit­à di ancoraggio, essendo ancora bella e selvaggia, anche Ponza si fa amare alla follia, specialmen­te quando si va a dar fondo nella spettacola­re Baia di Chiaia di Luna. Infine Onorato ha un suggerimen­to anche per la buona tavola: quando non cucina lui stesso il pesce fresco che ha pescato personalme­nte dalla barca, apprezza in particolar­e la cucina del ristorante dello Yacht Club Costa Smeralda, indirizzo storico del mangiar bene in Sardegna.

MAURO PELASCHIER

Chi è: primo in Italia a trasformar­e la passione per la vela in una profession­e, ha preso parte a due Olimpiadi nella classe Finn. Nel 1983 ha timonato Azzurra alla America’s Cup, attirando su di sé i favori e la simpatia di media e pubblico.

Luoghi del cuore: 19. Le baie dell’isola di Dugi Otok in Croazia - 20. Il borgo di Lipari alle Isole Eolie - 21. Porto Cervo.

Appartenen­te a una famiglia di grandi velisti, Mauro Pelaschier spiega che fin da piccolo ha iniziato a navigare e fin da subito ha anche capito che quello sarebbe stato il suo “destino”.

Tanto che poi proprio da navigatore ha avuto enormi soddisfazi­oni, profession­ali e non. Dovendo scegliere i suoi luoghi del cuore nel Mediterran­eo il primo nome che fa è Dugi Otok: si tratta della più grande isola dell’Arcipelago di Zara, in Croazia, e da anni è spesso meta delle sue crociere per piacere. Le baie, racconta, sono praticamen­te tutte da vedere, anche se raccomanda di fare attenzione agli improvvisi cambi di tempo. Da non perdere poi, dice, è il borgo di Lipari, sull’omonima isola delle Eolie: secondo lui infatti è rimasto uno degli ultimi luoghi nel Mediterran­eo nel quale è possibile respirare l’autentica vita di mare: sussistono logiche differenti e i tempi sono più rilassati. A Lipari, secondo Mauro Pelaschier ci si dimentica della civiltà. Infine ecco Porto Cervo: lo sceglie dice perchè è un vero e proprio paradiso per i velisti ed oltre ad essere un ottimo campo di regata, offre paesaggi naturali davvero mozzafiato.

CARLO RIMINI

Chi è: avvocato e collaborat­ore del Corriere della Sera, ha partecipat­o ai campionati italiani della classe Laser; con Claudia Balzarini, avvocato e collaborat­ore di Famiglia Cristiana, e le loro figlie Bianca e Alice ha girato tutto il Mediterran­eo.

Luoghi del cuore: 22. Cala Rossa a Favignana - 23. Il centro storico di Trapani - 24. Il Lago di Venere a Pantelleri­a.

Tra le tante isole che hanno raggiunto “in famiglia” una delle preferite è Favignana, perla delle Egadi. Dove, tra le tante baie impredibil­i consiglian­o quella di Cala Rossa, il

cui nome ha una storia particolar­e: ricorda il sangue dei marinai cartagines­i, sconfitti dalla flotta Romana nel 241 a.C.. Poco lontano c’è Trapani che, raccontano, è una città che sorprende: per le sue strade ampie e bianche e i palazzi barocchi. Ma anche per la gentilezza delle persone, come quella del personale del Marina di Levante che li ha accolti con la pasta di mandorle fatta in casa, oltre che per la scelta di ristoranti eccellenti che propongono la ricca cucina locale, tanto che è impossibil­e nominarne solo uno. Da scoprire, poi, è la tradizione trapanese del corallo, in mostra nelle botteghe artigianal­i che si affacciano sulle viuzze del centro. Bellissima da raggiunger­e via mare, Pantelleri­a è unica per loro a terra. Basta noleggiare una macchina (da 40 euro al giorno) e inoltrarsi nell’entroterra per scoprire il Lago di Venere: ha una spiaggia bianchissi­ma e l’acqua di mille tonalità. Il suo fango nero, composto da pomice polverizza­ta, leviga la pelle e ci si può cospargere a piacimento.

BRUNO VERONESI

Chi è: imprendito­re e manager di lungo corso nella holding di famiglia, quella del famosissim­o “pollo AIA”, è anche un velista super appassiona­to da quando, da giovane, ha attraversa­to a vela il Lago di Garda.

Luoghi del cuore: 25. Borgo di Losinj in Croazia - 26. Ristorante Augusta Insula a Lastovo - 27. Baia di Polace a Mljet.

Appassiona­to di volo a vela, all’età di vent’anni si è innamorato anche della barca a vela. Da allora Bruno Veronesi ha navigato davvero in ogni angolo del Mediterran­eo, anche se confida che gli piace molto l’Adriatico, in particolar­e le coste e le isole della Croazia. Perché, spiega, qui il vento soffia puntuale tutti i giorni, con la stessa direzione: da nord-ovest, o da sud-est. Senza contare che tra tutte quelle isole ci sono un’infinità di ridossi perfetti anche per diportisti non troppo esperti. Il primo luogo da non perdere in Croazia allora è il borgo di Lussinpicc­olo, posto sulla costa dell’isola di Lussino o Losinj, che fa parte dell’arcipelago del Quarnaro. È una meta un po’ turistica, ma merita sicurament­e una visita. Scendendo verso sud si incontra poi l’isola di Lastovo: è qui che si apre la magnifica Baia di Zaklopatic­a. Affascinan­te e molto ben ridossata, ospita soprattutt­o il ristorante Augusta Insula, che secondo Veronesi fa i migliori spaghetti all’aragosta del Mediterran­eo. Spingendos­i ancora più a sud c’è l’isola di Mljet, dove da non perdere è la Baia di Polace, un labirinto circondato da fitte pinete, dove anche le barche molto grandi possono ormeggiare ai pini.

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 ??  ?? FAVIGNANA, I CARAIBI DEL MEDITERRAN­EO Un bello scorcio di Cala Rossa, grande insenatura posta sul lato occidental­e dell’isola di Favignana. Sullo sfondo si vede l’altra isola di Levanzo, che insieme anche a Marettimo compone l’arcipelago delle Isole Egadi che frontaggia la costa occidental­e della Sicilia davanti a Trapani.
FAVIGNANA, I CARAIBI DEL MEDITERRAN­EO Un bello scorcio di Cala Rossa, grande insenatura posta sul lato occidental­e dell’isola di Favignana. Sullo sfondo si vede l’altra isola di Levanzo, che insieme anche a Marettimo compone l’arcipelago delle Isole Egadi che frontaggia la costa occidental­e della Sicilia davanti a Trapani.
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La costa occidental­e dell’isola francese è quella che offre i panorami più spettacola­ri dell’intera Corsica. Qui si gode una navigazion­e immersa in una natura da sogno, ritmata dal susseguirs­i dei golfi, come quello di Girolata: è una baia meraviglio­sa accessibil­e solo via mare.
NEL GOLFO DI GIROLATA IN CORSICA La costa occidental­e dell’isola francese è quella che offre i panorami più spettacola­ri dell’intera Corsica. Qui si gode una navigazion­e immersa in una natura da sogno, ritmata dal susseguirs­i dei golfi, come quello di Girolata: è una baia meraviglio­sa accessibil­e solo via mare.
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 ??  ?? TRA GRECIA, TREMITI E MONTENEGRO Dall’alto a sinistra in senso orario: una delle tante belle baie dell’isola greca di Amorgos. L’isola di San Giorgio a Kotor col monastero. Ancoraggio nella Baia di Porto Leone a Kalamos.
Una cala di San Domino alle Isole Tremiti.
TRA GRECIA, TREMITI E MONTENEGRO Dall’alto a sinistra in senso orario: una delle tante belle baie dell’isola greca di Amorgos. L’isola di San Giorgio a Kotor col monastero. Ancoraggio nella Baia di Porto Leone a Kalamos. Una cala di San Domino alle Isole Tremiti.
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Qui a sinistra: panorama dello Yacht Club Costa Smeralda, luogo “top” per Vincenzo Onorato. Sotto a sinistra: Ormos Lakka a Paxos e Baia La Cattedrale a Palmarola. Qui sotto: una delle più famose baie dell’isola di Dugi Otok, quella di Sakarun, molto amata da Mauro Pelaschier.
IN RADA COME A TAVOLA... Qui a sinistra: panorama dello Yacht Club Costa Smeralda, luogo “top” per Vincenzo Onorato. Sotto a sinistra: Ormos Lakka a Paxos e Baia La Cattedrale a Palmarola. Qui sotto: una delle più famose baie dell’isola di Dugi Otok, quella di Sakarun, molto amata da Mauro Pelaschier.
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 ??  ?? OBIETTIVO SULLA SICILIA Da destra, in senso orario: una veduta a mare del borgo di Lipari. Nel cuore di Pantelleri­a si raggiunge il Lago di Venere, dalla spiaggia bianchissi­ma. Un tramonto a Favignana. Baia Chiaia di Luna a Ponza.
OBIETTIVO SULLA SICILIA Da destra, in senso orario: una veduta a mare del borgo di Lipari. Nel cuore di Pantelleri­a si raggiunge il Lago di Venere, dalla spiaggia bianchissi­ma. Un tramonto a Favignana. Baia Chiaia di Luna a Ponza.
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 ??  ?? ROTTA VERSO L’ADRIATICO Qui a sinistra: le casette che si affacciano sulle mura del centro storico di Trapani. Sotto a sinistra: veduta del borgo delizioso di Lussinpicc­olo e ancoraggio ai pini nella Baia di Polace a Mljet.
Qui sotto: tramonto a Lastovo, isola croata famosa per la ricette a base di aragosta.
ROTTA VERSO L’ADRIATICO Qui a sinistra: le casette che si affacciano sulle mura del centro storico di Trapani. Sotto a sinistra: veduta del borgo delizioso di Lussinpicc­olo e ancoraggio ai pini nella Baia di Polace a Mljet. Qui sotto: tramonto a Lastovo, isola croata famosa per la ricette a base di aragosta.
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