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I consigli dei veri marinai per la vostra crociera quest’estate
Un’estate mediterranea: questo è il trend che spopola per le vacanze 2021 in barca a vela. Prima di salpare siamo sempre tutti alla ricerca del consiglio giusto per scegliere la destinazione da non perdere o del segreto dell’esperto per trovare la baia più solitaria, ma anche il ristorante con la cucina più deliziosa. Per questo ci siamo : ognuno di loro ha percorso almeno 5.000 miglia in navigazione proprio nel Mediterraneo e non solo. Tutti sono una garanzia di esperienza e conoscenza della crociera, anche per piacere. quest’estate... per una vacanza indimenticabile
GIOVANNI ALIVERTI
Chi è: dopo aver comprato la sua prima barca nel 1988 non è più tornato a terra e ha percorso oltre 30mila miglia in tutto il Mediterraneo. Ha fatto tappa prima in Turchia e poi a Scarlino dove fa da skipper noleggiando la sua barca ai turisti.
Luoghi del cuore: 1. L’isola di Amorgos alle Cicladi - 2. Golfo di Girolata in Corsica - 3. Isola Mal di Ventre in Sardegna.
Grazie anche al suo “ruolo” di skipper per turisti che vogliono fare crociere estive, Giovanni Aliverti è la persona perfetta a cui chiedere consigli: e infatti dice per prima cosa che fuggire dalla “pazza folla” in piena estate non è facile. Per “limitare i danni” però spiega bisogna applicare qualche semplice regola perché di solito l’affollamento dipende da due fattori: la vicinanza di strutture portuali facilmente raggiungibili e la quantità di ridossi disponibili. Così chi cerca la tranquillità farebbe meglio a investire un giorno o due per navigare un po’ di miglia e allontanarsi dai centri turistici: per lui è un piccolo impegno di tempo che ripaga ampiamente. Poi consiglia di stare il più possibile in rada perchè così è possibile approfittare delle prime ore del giorno per godersi una baia in tranquillità prima che arrivi la folla estiva. Per esempio in Sardegna, dice Giovanni, le barche tendono a stare intorno ai due estremi nord e sud e allora lui consiglia l’area intorno all’isola di Mal di Ventre, poco nota ma bellissima. Altri due suoi posti del cuore poi sono il golfo di Girolata in Corsica e Amorgos in Grecia.
LUCIO CARLI
Chi è: già amministratore della Fratelli Carli e alla guida di Mediterranea Cosmetics, la costola cosmetica dell’azienda. A 18 anni ha iniziato a girare il Mediterraneo con famiglia e amici e non si è più fermato.
Luoghi del cuore: 4. Il borgo di Cadaques in Spagna - 5. Ristorante Auberges des Maures a St. Tropez - 6. Baia Puerto Cristo a Maiorca.
La Costa Azzurra, il Golfo del Leone, la Costa Brava e la Costa Dorada, le Baleari: sono questi i luoghi dove è di casa, avendoli iniziati a scoprire sin da piccolo. La Costa Azzurra
è il suo primo luogo del cuore, racconta, e poi in qualsiasi rada si vada si trovano servizi a terra. In particolare però è St. Tropez la sua meta preferita. Nel famoso borgo il divertimento è garantito e si mangia anche bene: Lucio Carli consiglia il Ristorante Auberges des Maures per apprezzare un’ottima cucina provenzale, in modo particolare le verdure ripiene. Dalla Francia alla Spagna la rotta è segnata e il suo secondo consiglio di crociera è Cadaqués: si tratta di un borgo fantastico ma la prima cosa da sapere è che non ha un porto ma solo una rada, non riparatissima ma sicura. In caso di maestrale bisogna rifugiarsi al vicino paesino di Rosas, un tipico porticciolo di pescatori. Cadaqués resta un posto da sogno, frequentato da artisti, molto divertente, sempre animato da bar e localini . Ultima tappa consigliata da Lucio Carli è alle Baleari: si tratta della baia di Puerto Cristo, un fiordo naturale dalla bellezza mozzafiato che si apre sulla costa di Maiorca.
DAN LENARD
Chi è: co-fondatore dello studio Nuvolari-Lenard nel 1992, in 30 anni ha progettato più di 350 barche e alcuni tra i più grandi superyacht del mondo. Quando non veste i panni del designer si fionda in barca. Luoghi del cuore: 7. Isola di San Giorgio a Kotor - 8. Scoglio Montenassari a Filicudi 9. Osteria Da Liò alla Maddalena.
Racconta Dan Lenard che ha sempre navigato tantissimo, sia a vela che a motore, perché il mare è la sua passione. E a un certo punto ha sentito il bisogno di costruirsi una barca solo “sua” con la quale andare per mare in libertà. L’occasione giusta gli si è presentata nel 2004 e partendo da una carena ha creato il suo cruiser, curando design della coperta, layout dell’attrezzatura, configurazione degli interni, piano velico e rigging. Tutto per navigare tra i suoi luoghi del cuore. Il primo è in Montenegro: è Kotor, cittadina fortificata bellissima e posta in un fiordo naturale all’interno del quale navigare è un’esperienza unica. Poco lontano dal borgo c’è la minuscola isola di San Giorgio che ospita un monastero. Si dà fondo davanti e si scende a visitarlo: ai più fortunati la Madre Superiora offre i suoi meravigliosi biscotti. Spostandosi alle Eolie, consiglia di gettare l’ancora a Filicudi, allo Scoglio Montenassari. Perché, spiega, è un vero e proprio paradiso, un’acquario con acque cristallo e una notevole varietà di pesci. Non manca infine un consiglio culinario: per lui sono da provare i piatti di pesce freschissimo che serve la storica Osteria Da Liò locale situato nel centro storico di La Maddalena.
JACOPO LOREDAN
Chi è: giornalista che ha una lunga carriera come direttore di riviste importanti, tra le quali Focus Storia, e come scrittore e divulgatore. Nato a Venezia ha iniziato a navigare però in Inghilterra, a soli 12 anni.
Luoghi del cuore: 10. San Domino alle Tremiti - 11. Baia di Porto Leone a Kalamos - 12. Borgo di Macinaggio in Corsica.
Il Il bello del Mediterraneo racconta Jacopo Loredan è che puoi vivere esperienze emozionanti dappertutto, anche quando pensi di trovarti al centro del nulla, ma soprattutto senza avere una barca grande e senza essere esperti esploratori. Bisogna solo sapersi arrangiare, in sicurezza. Lui che il Mare Nostrum lo gira da decenni ha i suoi posti del cuore, primo tra tutti l’isola di San Domino. Tutto l’arcipelago è un luogo di mare da non perdere, spiega, e tutto è una scoperta anche a terra, perchè li la gente vive da millenni e vi si vedono gli insediamenti umani degli ultimi 700 anni. Speciale per lui è anche la Grecia e in particolare le Isole Ionie, che, dice, soffrono la vicinanza con l’Italia e la grande presenza di charter. I quali però, dice, non a caso si sono piazzati alle Ionie dove si fanno navigazioni meravigliose. Tra le isole due in particolare trova bellissime: Kalamos e Kastos, “dove si sente solo il suono delle cicale”. E di norma si ferma in rada nella baia di Porto Leone, a Kalamos. Infine da non perdere per lui è Macinaggio, sulla cima del dito della Corsica. È un vecchio borgo rinato grazie a un nuovo marina che però è perfettamente integrato con il luogo, quindi ci si sta bene.
NORMA NARDESCHI
Chi è: atleta sui 420 a livello agonistico, poi è diventata istruttore federale, iniziando a insegnare Optimist. Ha ripreso l’attività agonistica in 470 e poi si è dedicata a fare la skipper per la sua società di charter.
Luoghi del cuore: 13. Baia La Cattedrale a Palmarola - 14. Cala Brigantino a Caprera 15. Cala Ormos Lakka a Paxos.
Giovane e sportiva, ha realizzato il sogno di molti appassionati di vela, quello di vivere della propria passione. Non è stato facile diventare skipper, spiega, ruolo molto maschile: al suo primo comando, dice divertita
di essersi trovata come unica donna con un equipaggio di 9 uomini. Ma tutto è andato liscio e portare in giro i turisti è ancora una passione. E un lavoro da organizzare bene: uno dei suoi segreti è quello di scegliere l’ancoraggio in base alla sicurezza: la sua rada ideale deve essere protetta dal mare più che dal vento. Il suo primo luogo del cuore però non è certo così: è La Cattedrale a Palmarola una baia non molto protetta dove ci si ferma solo con vento da sud, perché il fondale è profondo ed è meglio se si dà cima a terra. Però lo spettacolo è incomparabile. Altra insenatura da non perdere per lei è Cala Brigantino a Caprera. Situata lungo la costa est, è una baia di sabbia bianchissima e fine, formata da due calette e anche riparata dal maestrale. Al terzo posto ancora una cala, quella di Ormos Lakka, a Paxos. Posta sulla costa nord dell’isola, chiusa e quadrata, è un ottimo ridosso. Una volta ancorati bisogna fare un giro in paese, un vero gioiello.
VINCENZO ONORATO
Chi è: armatore di compagnie di traghetti, è un velista appassionato proprietario di diverse barche da regata che timona personalmente ed anche il presidente di Mascalzone Latino, il team velico che vanta anche due sfide di Coppa America.
Luoghi del cuore: 16. Baia Chiaia di Luna a Ponza - 17. Cala Portese a Caprera - 18. Ristorante dello Yacht Club Costa Smeralda.
Il Mediterraneo è il suo primo ma ancora grande amore e ogni estate non vede l’ora di salpare per rinnovare l’appuntamento con i suoi angoli preferiti del Mare Nostrum. Così
Vincenzo Onorato ci ha raccontato che ama svegliarsi in rada tra le isole di Santa Maria e Razzoli, nell’arcipelago della Maddalena, anche se nella zona il suo ancoraggio preferito è Cala Portese a Caprera, che lui definisce una rada sicurissima in particolare quando soffia il maestrale. Altro luogo del cuore di Vincenzo Onorato sono le isole Pontine, anche perchè sono il luogo di origine, ci ha svelato, della sua famiglia. Secondo lui meritano tutte una visita: se la più piccola Palmarola offre maggiori ridossi e possibilità di ancoraggio, essendo ancora bella e selvaggia, anche Ponza si fa amare alla follia, specialmente quando si va a dar fondo nella spettacolare Baia di Chiaia di Luna. Infine Onorato ha un suggerimento anche per la buona tavola: quando non cucina lui stesso il pesce fresco che ha pescato personalmente dalla barca, apprezza in particolare la cucina del ristorante dello Yacht Club Costa Smeralda, indirizzo storico del mangiar bene in Sardegna.
MAURO PELASCHIER
Chi è: primo in Italia a trasformare la passione per la vela in una professione, ha preso parte a due Olimpiadi nella classe Finn. Nel 1983 ha timonato Azzurra alla America’s Cup, attirando su di sé i favori e la simpatia di media e pubblico.
Luoghi del cuore: 19. Le baie dell’isola di Dugi Otok in Croazia - 20. Il borgo di Lipari alle Isole Eolie - 21. Porto Cervo.
Appartenente a una famiglia di grandi velisti, Mauro Pelaschier spiega che fin da piccolo ha iniziato a navigare e fin da subito ha anche capito che quello sarebbe stato il suo “destino”.
Tanto che poi proprio da navigatore ha avuto enormi soddisfazioni, professionali e non. Dovendo scegliere i suoi luoghi del cuore nel Mediterraneo il primo nome che fa è Dugi Otok: si tratta della più grande isola dell’Arcipelago di Zara, in Croazia, e da anni è spesso meta delle sue crociere per piacere. Le baie, racconta, sono praticamente tutte da vedere, anche se raccomanda di fare attenzione agli improvvisi cambi di tempo. Da non perdere poi, dice, è il borgo di Lipari, sull’omonima isola delle Eolie: secondo lui infatti è rimasto uno degli ultimi luoghi nel Mediterraneo nel quale è possibile respirare l’autentica vita di mare: sussistono logiche differenti e i tempi sono più rilassati. A Lipari, secondo Mauro Pelaschier ci si dimentica della civiltà. Infine ecco Porto Cervo: lo sceglie dice perchè è un vero e proprio paradiso per i velisti ed oltre ad essere un ottimo campo di regata, offre paesaggi naturali davvero mozzafiato.
CARLO RIMINI
Chi è: avvocato e collaboratore del Corriere della Sera, ha partecipato ai campionati italiani della classe Laser; con Claudia Balzarini, avvocato e collaboratore di Famiglia Cristiana, e le loro figlie Bianca e Alice ha girato tutto il Mediterraneo.
Luoghi del cuore: 22. Cala Rossa a Favignana - 23. Il centro storico di Trapani - 24. Il Lago di Venere a Pantelleria.
Tra le tante isole che hanno raggiunto “in famiglia” una delle preferite è Favignana, perla delle Egadi. Dove, tra le tante baie impredibili consigliano quella di Cala Rossa, il
cui nome ha una storia particolare: ricorda il sangue dei marinai cartaginesi, sconfitti dalla flotta Romana nel 241 a.C.. Poco lontano c’è Trapani che, raccontano, è una città che sorprende: per le sue strade ampie e bianche e i palazzi barocchi. Ma anche per la gentilezza delle persone, come quella del personale del Marina di Levante che li ha accolti con la pasta di mandorle fatta in casa, oltre che per la scelta di ristoranti eccellenti che propongono la ricca cucina locale, tanto che è impossibile nominarne solo uno. Da scoprire, poi, è la tradizione trapanese del corallo, in mostra nelle botteghe artigianali che si affacciano sulle viuzze del centro. Bellissima da raggiungere via mare, Pantelleria è unica per loro a terra. Basta noleggiare una macchina (da 40 euro al giorno) e inoltrarsi nell’entroterra per scoprire il Lago di Venere: ha una spiaggia bianchissima e l’acqua di mille tonalità. Il suo fango nero, composto da pomice polverizzata, leviga la pelle e ci si può cospargere a piacimento.
BRUNO VERONESI
Chi è: imprenditore e manager di lungo corso nella holding di famiglia, quella del famosissimo “pollo AIA”, è anche un velista super appassionato da quando, da giovane, ha attraversato a vela il Lago di Garda.
Luoghi del cuore: 25. Borgo di Losinj in Croazia - 26. Ristorante Augusta Insula a Lastovo - 27. Baia di Polace a Mljet.
Appassionato di volo a vela, all’età di vent’anni si è innamorato anche della barca a vela. Da allora Bruno Veronesi ha navigato davvero in ogni angolo del Mediterraneo, anche se confida che gli piace molto l’Adriatico, in particolare le coste e le isole della Croazia. Perché, spiega, qui il vento soffia puntuale tutti i giorni, con la stessa direzione: da nord-ovest, o da sud-est. Senza contare che tra tutte quelle isole ci sono un’infinità di ridossi perfetti anche per diportisti non troppo esperti. Il primo luogo da non perdere in Croazia allora è il borgo di Lussinpiccolo, posto sulla costa dell’isola di Lussino o Losinj, che fa parte dell’arcipelago del Quarnaro. È una meta un po’ turistica, ma merita sicuramente una visita. Scendendo verso sud si incontra poi l’isola di Lastovo: è qui che si apre la magnifica Baia di Zaklopatica. Affascinante e molto ben ridossata, ospita soprattutto il ristorante Augusta Insula, che secondo Veronesi fa i migliori spaghetti all’aragosta del Mediterraneo. Spingendosi ancora più a sud c’è l’isola di Mljet, dove da non perdere è la Baia di Polace, un labirinto circondato da fitte pinete, dove anche le barche molto grandi possono ormeggiare ai pini.
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