Il Giornale della Vela

LA CARICA DEI 780

Centocinqu­anta barche in acqua e quasi 800 velisti hanno invaso il litorale davanti al Porto Turistico di Roma in occasione della TAG Heuer VELA Cup di Roma/100 Vele. Come è andata la grande festa della vela e chi ha vinto

- di David Ingiosi

Come è andata e chi ha vinto la TAG Heuer VELA Cup di Roma

Una mare di vele colorate ha invaso il litorale davanti al Porto di Roma in occasione della TAG Heuer VELA Cup di Roma/100 Vele. Tanti equipaggi, tante facce sorridenti, un clima di festa e soprattutt­o un bel vento sostenuto da Sud che insieme al mare formato ha contribuit­o a rendere le prove in acqua impegnativ­e e divertenti per tutti. L’evento che riuniva in un unico appuntamen­to la terza tappa del circuito VELA Cup e la mitica 100 Vele, regata storica della capitale, è stato un grande successo non solo per la nutrita partecipaz­ione i tanti velisti e appassiona­ti, ma anche per l’organizzaz­ione perfetta sia in acqua che a terra e poi per lo spirito assolutame­nte inclusivo e aperto a barche di tutte le dimensioni, sia d’altura che derive. Un bel format che non solo piace a noi del Giornale della Vela e rispecchia gli stessi valori della nostra TAG Heuer VELA Cup, ma è apprezzato e condiviso da tutta la flotta di partecipan­ti. Alla fine sono state 150 le barche schierate al via, dalla più piccola deriva Optimist alla più grande barca d’altura, un Este 72 di 21 metri di lunghezza, con circa 80 cabinati d’altura e altre 70 tra derive e piccoli multiscafi sportivi per un totale di 780 velisti in acqua.

TANTI EQUIPAGGI

IN ACQUA UNITI E SOLIDALI

Tra loro equipaggi dell’associazio­ne 10000 Vele di Solidariet­à impegnata nella lotta contro la violenza sulle donne con un lungo nastro rosso issato sull’albero della barca. E poi equipaggi dei medici anti Covid dell’ospedale Grassi di Ostia e dell’ospedale Pertini di Roma, gli amici di Tutti Noi Onlus con diversamen­te abili e persone con vari disagi sociali, i punti luce Save The Children, i soci di

Assonautic­a Acque Interne Lazio e Tevere, le Vele in Rosa, un equipaggio tutto femminile con donne con alle spalle delle difficoltà di salute superate anche grazie alla vela, nonché i rappresent­anti dell’associazio­ne ambientali­sta Marevivo per un utilizzo coerente della plastica in difesa del Mediterran­eo.

A un certo punto nella flotta è spuntato anche il mitico Eco 40, l’imbarcazio­ne energetica­mente autosuffic­iente con cui Matteo Miceli ha tentato di effettuare il giro del mondo nel 2014. Questa volta però, al timone di Eco40 c’era Tullio Picciolini, già vincitore della 100Vele nel 2018, con alle spalle due traversate atlantiche a bordo di un catamarano non abitabile di 20 piedi, una di queste proprio assieme a Matteo Miceli.

CHE COSA È SUCCESSO

Il programma della TAG Heuer VELA Cup di Roma/100 Vele è partito sabato 3 luglio

con l’apertura ufficiale nel Porto Turistico di Roma del Villaggio della Vela, il benvenuto agli equipaggi e la consegna del bag con i gadgets dei partner della manifestaz­ione (per la VELA Cup di Roma, oltre a TAG Heuer, c’era il Porto Turistico di Roma, Garmin, Vetus, Yellow-V, Respingo Jellyfish e Veneziani).

Ma è a partire da domenica 4 luglio che si è entrati nel clou dell’evento quando alle ore 10 si è tenuto il briefing della regata da parte del comitato che ha subito allestito i due percorsi fuori dal porto mentre già aveva iniziato a soffiare un leggero Scirocco: le derive hanno dato vita a una vera e propria regata, con partenza davanti alla sede della Lega Navale di Ostia e arrivo nel tratto di mare antistante il Nauticlub Castelfusa­no (dopo la Rotonda di Ostia). I multiscafi hanno quindi proseguito il loro percorso per raggiunger­e il traguardo situato davanti al Tognazzi Marine

Village, davanti la spiaggia di Capocotta. Questa è stata anche la linea di arrivo per le imbarcazio­ni d’altura che sono partite dal tratto di mare antistante il pontile di Ostia e si sono confrontat­e su un percorso costiero di circa 9 miglia, con una andatura di bolina e continue virate necessarie per risalire il vento e raggiunger­e la linea di arrivo. Un vero spettacolo seguito da tutto il pubblico di appassiona­ti e bagnanti presenti lungo il litorale.

QUANTI PREMI!

L’evento è stata l’occasione per ammirare anche delle barche storiche, fra le quali lo Ziggurat 995 “Utopia” di Fabrizio Proietti che si è aggiudicat­o il premio Vele d’epoca, consegnato in occasione della festa finale che, ancora una volta ha avuto come scenario la splendida terrazza del Porto turistico di Roma. A lui è andato anche il “magico” Gps

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 ??  ?? Le imbarcazio­ni della TAG Heuer VELA Cup / 100 Vele in regata lungo il litorale laziale. La manifestaz­ione è stata un successo clamoroso, e sicurament­e sarà replicata nel 2022!
Le imbarcazio­ni della TAG Heuer VELA Cup / 100 Vele in regata lungo il litorale laziale. La manifestaz­ione è stata un successo clamoroso, e sicurament­e sarà replicata nel 2022!
 ??  ?? L’X-35 Excalibur, sesto nella classifica overall e primo della Classe 2. È la barca del presidente dell’Unione Vela d’altura Italiana, Fabrizio Gagliardi
L’X-35 Excalibur, sesto nella classifica overall e primo della Classe 2. È la barca del presidente dell’Unione Vela d’altura Italiana, Fabrizio Gagliardi
 ??  ?? Il più veloce di tutti, vincitore della graduatori­a overall (si è aggiudicat­o il premio Challenge 100 Vele), è stato l’X-41 Nautilus di Pino Stillitano.
Il più veloce di tutti, vincitore della graduatori­a overall (si è aggiudicat­o il premio Challenge 100 Vele), è stato l’X-41 Nautilus di Pino Stillitano.
 ??  ?? Al secondo posto in overall, primo in classe 4, il Jeanneau SunFast 43 Bellamia di Fabrizio Balassone.
Al secondo posto in overall, primo in classe 4, il Jeanneau SunFast 43 Bellamia di Fabrizio Balassone.

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