Il Giornale della Vela

In un "suffio" sei nel paradiso delle Eolie

Sono l’arcipelago preferito dagli amanti della vela e si raggiungon­o facilmente dalla costa della Sicilia

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Quando si raggiunge via terra o mare la costa nord della Sicilia ecco che le Eolie sono lì, “a portata di mano”, anzi di prua, distanti una trentina di miglia, a ovest e a est. Si, perché le isole del mitologico dio del vento sono sparse nel Tirreno a formare una grande Y. E proprio “alla base” di questa Y c’è un porto turistico che può costituire il punto di partenza ideale per una crociera verso questi mitici atolli: è il Capo d’Orlando Marina (capodorlan­domarina.it e tel. +39 0941 964512). Struttura dalla posizione davvero strategica, anche a terra, perché subito alle sue spalle incomincia il territorio incontamin­ato del Parco Naturale del Monti Nebrodi, Capo d’Orlando Marina propone servizi d’alto livello ai diportisti che vogliono scoprire le Eolie.

SETTE SORELLE VULCANICHE Hanno una comune origine vulcanica anche se ognuna - Lipari, Vulcano, Salina, Panarea, Stromboli, Filicudi e Alicudi - ha poi un suo fascino particolar­e. Le Eolie infatti hanno una tradizione turistica antica: per la limpidezza dei fondali marini, per l’ambiente naturale, i due vulcani attivi a Stromboli e Vulcano, i deliziosi borghi e la cordialità degli abitanti. Visitarle tutte in un’unica vacanza non è semplice, richiede tanto tempo. Ma sicurament­e vale la pena cominciare dall’isola più vicina a Capo D’Orlando: è la spettacola­re Vulcano, isola che riserva a tutti il suo benvenuto “odoroso”. Avvicinand­osi infatti un penetrante odore di zolfo colpisce le narici: è proprio qui, come a Stromboli, che l’attività vulcanica delle Eolie continua a manifestar­si. Sono tre i crateri: il Monte Aria, Vulcanello e il Gran Cratere, ma solo quest’ultimo è attivo. Sono soprattutt­o benefici però quelli che l’isola e i turisti traggono dai vulcani: estetici, grazie al fatto che la natura rigogliosa e il mare turchese hanno origine dalle caratteris­tiche geologiche di Vulcano, e per la salute. Alle spalle del Porto di Levante, infatti, c’è la Pozza dei Fanghi, una piscina termale naturale. La spiaggia più esclusiva è quella di Cannitello, anche se forse ancora più bella e affascinan­te è la Spiaggia dell’Asino: custodita dal borgo di Gelso è di sabbia nera. Lasciata Vulcano e oltrepassa­ta la più grande Lipari ecco Salina, isola che è il polmone verde dell’arcipelago. Qui la prima tappa è a Cala di Pollara, quella che è di certo la baia più affascinan­te.

Grandioso è lo spettacolo che appare a chi vi getta l’ancora: si scopre una stretta spiaggia di sabbia quasi nera che fuoriesce dalle alte rocce di tufo originate dall’esplosione di un cratere 13mila anni fa. E poi c’è Panarea: è la più piccola e modaiola, ma nonostante ciò è un vero gioiello che vale la pena esplorare. Da non perdere Spiaggia della Calcara, con le piccole fumarole sottomarin­e. (D.D.)

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Dal Gran Cratere di Vulcano la vista spazia verso Lipari e Salina.
 ??  ?? In alto, l’origine vulcanica delle Eolie ha dato vita a un paradiso naturale fatto di acque trasparent­i e rocce millenarie. Qui sopra: la modernissi­ma struttura del Capo D’Orlando Marina guarda verso l’arcipelago “dedicato” al dio del vento.
In alto, l’origine vulcanica delle Eolie ha dato vita a un paradiso naturale fatto di acque trasparent­i e rocce millenarie. Qui sopra: la modernissi­ma struttura del Capo D’Orlando Marina guarda verso l’arcipelago “dedicato” al dio del vento.
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