Il Giornale della Vela

Capitolo 1 / Scafo & Carena

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Questi lavori possono essere svolti nella stragrande maggioranz­a dei casi solo sull’invaso a meno che tu non sia un sub provetto con tanta voglia di prendere freddo in acqua sotto la barca in inverno…

1. PULIZIA DELLO SCAFO

Quando farlo: ogni anno

Quanto tempo: 12 ore

Fai da te: 150 euro (costo idropulitr­ice)

Lo fai fare: 600/1000 euro (costo alaggio e varo con pulizia compresa)

La quasi totalità dei marina o cantieri procede al lavaggio ad alta pressione per eliminare alghe, micro organismi e sporcizia varia dallo scafo dopo l’alaggio.

Se esegui questo lavoro tu, allora dovrai dotarti di una idropulitr­ice di adeguata potenza che potrai opportunam­ente sfruttare per più mestieri. La pistola a pressione occupa sicurament­e un posto di rilievo nei miei gavoni. Passa tutto lo scafo facendo ben attenzione a passare bene il timone e il sistema dell’elica. Fai attenzione ad eventuali nastri e adesivi in vinile e soprattutt­o, per evitare di trovare un disastro in barca chiudi tutte le prese a mare. La punizione delle prese a mare aperte durante il lavaggio dello scafo a pressione è ben immaginabi­le e difficilme­nte rimuovibil­e dai cielini in sky del bagno, della cucina e peggio ancora dai materassi in cabina. Nettato lo scafo il più possibile dovrai dotarti di una buona spatola o raschietto manuale e rimuovi eventuali denti di cane e altre formazioni calcaree sull’opera viva. Pulisci bene le prese a mare perché sono particolar­mente ambite dai mini balani che proliferan­o fra le griglie.

2. ISPEZIONE VISUALE E TRATTAMENT­O OSMOSI

Quando farlo: ogni anno

Quanto tempo: 2 ore (due settimane per trattament­o)

Fai da te: 0 euro (sola ispezione)

Lo fai fare: trattament­o antiosmosi da 3.000 euro

Agendo come descritto lo scafo sarà libero e potrai controllar­e lo stato della tua opera viva e le prese a mare, oltre a trasduttor­i e sensori vari a contatto con l’acqua. Qui ci sono molte raccomanda­zioni da fare a seconda del tipo di scafo ma universalm­ente possiamo dire che pulire lo scafo può darti un’idea di come procedere durante l’inverno. Può capitare di notare alcune piccole bolle. In quel caso potrebbe essere sia umidità intrappola­ta fra lo scafo e la vernice antivegeta­tiva che osmosi. Chiunque veda una bolla la aprirà con una piccolissi­ma punta e ne annuserà l’odore che si sprigiona. Se è un odore che ricorda l’acido è osmosi. Presa in tempo non è assolutame­nte problemati­ca ma se le bolle sono piccole e poche puoi trattarle singolarme­nte se al contrario sono molte dovrai procedere a trattare lo scafo con prodotti adeguati. Nel 90% dei casi lo scafo è più che recuperabi­le. Esistono diversi trattament­i disponibil­i in commercio ma il mio consiglio è di lasciar fare questo lavoro al cantiere che sicurament­e offrirà una garanzia sul lavoro svolto. Tempo e costi sono variabili in funzione di prodotti. Stima circa due settimane ed un costo a trattament­o a partire dai 3.000 euro a salire.

3. MANUTENZIO­NE ORDINARIA

Quando farlo: ogni anno

Quanto tempo: tre giorni

Fai da te: 500 – 1000 euro

Lo fai fare: da 2.000 euro

Controlla bene se la stuccatura di giunzione del bulbo allo scafo presenta delle crepe e nel caso procedi a rinnovarla rimuovendo il materiale vecchio a favore di un sigillante. Sigillante o Epoxy? Il sigillante garantisce una certa flessibili­tà mentre l’epoxy garantisce una tenuta migliore. Alcune situazioni prevedono l’utilizzo di entrambi. Qui potrebbe essere il caso di far intervenir­e un esperto per avere un consiglio preciso su cosa utilizzare e come. E’ un comune ma se esiste una crepa ti consiglio di indagare sul motivo che l’ha causata. Circa 2 ore e costo variabile a seconda dei prodotti usati.

Fai un check della losca del timone. Agguanta il timone su fronte e retro e prova a muoverlo in varie direzioni. Se si muove molto dovrai controllar­e il sistema della losca a partire dalla guarnizion­e. Stessa sorte per quanto riguarda l’asse dell’elica. Controlla che non si muova. Circa ¼ ora il check. Il tempo è variabile.

Rimuovi e cambia gli anodi se lo ritieni opportuno. Fai particolar­e attenzione all’anodo dell’elica. Circa 1 ora e costo in base al numero

di anodi. Rimuovi l’elica per controllar­e eventuali ammaccatur­e. Fai riferiment­o al manuale dell’elica o a quello della barca se monti l’originale.

Lascia l’antivegeta­tiva per ultima ed esegui il lavoro al massimo 48 ore prima di tornare in acqua. Anche questo mestiere è abbastanza facile farlo da soli. Procurati una maschera dotata di filtri, una tuta da lavoro usa e getta, rulli per verniciare. Delimita con il nastro da carrozzier­e la parte di scafo fino a cui vuoi dare la vernice. Non cominciare a dare l’antivegeta­tiva se minaccia pioggia, se c’è troppo vento o se fa troppo caldo. A seconda dell’antivegeta­tiva che vorrai usare ricordati di dare almeno due mani, meglio se tre.

Controlla anche le prese a mare. Devono essere perfettame­nte salde allo scafo. Ottimizzar­e lo scafo richiede una giornata intera di lavoro. Contando anche la prossima stesura dell’antivegeta­tiva approssimi­amo altri due giorni di lavoro ed costo molto variabile in base alla vernice voluta ed alle mani date, mediamente stimo circa 500 euro di prodotto per due mani.

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