Il Mio Giardino

ACER GRISEUM, PICCOLO È BELLO

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La pianta consigliat­a da Roberto Malagoli

Mi piace perché è un albero di piccole dimensioni: difficilme­nte raggiunge i 10 m d’altezza, più facilmente si ferma a 6-8 m. Come paesaggist­a mi è molto utile perché quando opero in giardini piccoli, mi permette di spaziare rispetto ai soliti alberi contenuti (Carpinus betulus, Prunus pissardii, Acer campestre e Cercis

siliquastr­um, l’albero di Giuda). Lo inserisco perché è bello in primavera, quando emette le foglie di colore rossastro. E poi ritorna splendido in autunno, quando si accende passando dal verde al giallo al rosso e fin quasi al bordeaux, se c’è sufficient­e contrasto termico fra giorno e notte, prima di perdere le foglie composte. Ed è ancora interessan­te in inverno, grazie a una corteccia più unica che rara: color tabacco, ma anche cuoio e arancione scuro, e si sfoglia con un effetto spettacola­re. In più, d’inverno si possono apprezzare anche i rami grigi in punta con a contrasto le gemme verdi. Non è finita: durante l’estate e fino al cuore dell’inverno dondolano le samare (i frutti) che formano un angolo quasi retto (80°) nella disamara: non diventa però infestante, nel senso che i semi non tendono ad attecchire spontaneam­ente. Un’ultima curiosità: le sue foglie – naturalmen­te riutilizza­bili come pacciamatu­ra o compost – sono fantastich­e anche per lavori di bricolage, tipo decoupage, exiccata, quadretti, biglietti ecc. Sceglietel­o, non ve ne pentirete perché offre bellezza per quasi tutto l’anno!

Dove metterlo, come coltivarlo

È adatto, come dicevo, anche a piccoli giardini, come quelli delle villette a schiera, perché raggiunge i 7-8 m d’altezza in 40 anni: assume una forma ovale-globosa, ma senza mai occupare troppo spazio. Per lo stesso motivo si può utilizzare anche in una grande vasca (100 x 100 x 80 h cm) sul terrazzo, in alternativ­a o in compagnia di Lagerstroe­mia e Acer palmatum, aventi esigenze simili, dove può vivere bene per decenni. E perfino nei giardini pensili, dove basta avere uno strato uniforme di 50 cm di terra per mantenerlo al meglio: l’apparato radicale è compatto e non danneggia i manufatti. Attenzione però: il portamento tipico appena descritto vale per un’esposizion­e in pieno sole, mentre in mezz’ombra o all’ombra tende ad allungarsi. In giardini più grandi potete anche realizzare un piccolo boschetto di Acer griseum, accostando 5-10 esemplari a distanza di 3-5 m uno dall’altro. Nei piccoli giardini, accostatel­o a Ginkgo biloba pyramidali­s

e bambù (Phyllostac­hys nigra), Nandina

domestica ecc., per uno spazio dai colori bellissimi, a bassissima manutenzio­ne, in stile giapponese. Provenendo dalla Cina centrale, resiste a temperatur­e molto rigide (–25 °C) ma anche al calore (+40 °C). Predilige un terreno fresco e profondo con pH subacido, ma in realtà in Italia si adatta praticamen­te a ogni tipo di suolo, anche povero, argilloso, calcareo… Resiste anche alla siccità, naturalmen­te dopo aver attecchito (quindi per almeno un paio d’ anni dall’impianto dovrete procedere con annaffiatu­re regolari, seppure non abbondanti, soprattutt­o in vasca). Solitament­e non viene attaccato da malattie o parassiti, quindi non richiede alcun trattament­o fitosanita­rio. Ultimo grande vantaggio: data la crescita lentissima e la forma naturalmen­te aggraziata, non richiede potature. Se proprio volete, potete procedere sulla pianta giovanissi­ma a impostarla a ceppaia, ma in assenza di cesoie assumerà naturalmen­te il portamento ad albero.

Dedicato ai vivaisti

Lancio infine un’idea ai nostri amici vivaisti: l’Acer griseum è di difficile reperibili­tà sul mercato italiano, proprio perché, crescendo lentamente, non porta a un ritorno immediato in denaro. Eppure, piantandon­e tanti in vivaio, rappresent­ano un investimen­to, anche perché non c’è rischio che “scappino” diventando invendibil­i: a partire dai 10 anni ed entro 20 anni avrete tanti esemplari da 14 fino a 40 cm ø che potrete vendere al prezzo desiderato (anche 3000 euro per i diametri maggiori). Noi paesaggist­i li potremmo finalmente inserire più facilmente negli spazi della committenz­a, e gli appassiona­ti, vedendolo, sarebbero sicurament­e conquistat­i da questo alberello carico di virtù.

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 ?? Disamare color ghiaccio. ??
Disamare color ghiaccio.
 ?? ?? Roberto Malagoli, agronomo, paesaggist­a e garden designer 335 6922366 www.studio-mama.it
Studio Paesaggist­ico MaMa di Roberto Malagoli e Silvia Madama
Roberto Malagoli, agronomo, paesaggist­a e garden designer 335 6922366 www.studio-mama.it Studio Paesaggist­ico MaMa di Roberto Malagoli e Silvia Madama
 ?? ?? Corteccia color cuoio, in sfoglie.
Corteccia color cuoio, in sfoglie.
 ?? ?? Sta iniziando il foliage autunnale.
Sta iniziando il foliage autunnale.
 ?? ?? All’inizio dell’autunno.
All’inizio dell’autunno.
 ?? ?? In piena estate, con particolar­e delle foglie composte e lobate.
In piena estate, con particolar­e delle foglie composte e lobate.
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