Impresentabili e intoccabili
Impresentabili.
Li definisce così i politici che vorrebbero candidarsi ma sono imputati (accusati, non condannati) in un’intervista rilasciata al giornale di Marco Travaglio la presidente della Commissione parlamentare Antimafia Chiara Colosimo. Imputati non vuol dire condannati, in Italia pare che esitano ancora tre gradi di giudizio e che si è innocenti fino a sentenza definitiva ma pare pure che in questo paese di giustizialisti e forcaioli imputato vuol dire condannato. Il garantismo? La Costituzione? Macché, impresentabili e basta. Impresentabili non sono però quei magistrati che collezionano un flop dietro l’altro, perché per loro esiste prima l’indagine e poi, evenutalmente, la prova che effettivamente c’era un qualche motivo per aprire un fascicolo su quella persona. Niente di nuovo sotto questo cielo, loro sono intoccabili. Di nuovo c’è invece che la Colosimo vorrebbe modificare il codice di autoregolamentazione per una “questione etica” si intende… “Presenterò delle modifiche che riguardano il quarto grado per i reati di mafia. Il vincolo familistico è essenziale per la criminalità organizzata: per fare un esempio, un Ciccarelli (per lungo tempo clan egemone del Parco Verde di Caivano, Ndr) ha fatto il consigliere comunale. E vorrei inserire nel codice anche i corruttori: non è possibile che siano impresentabili solo i corrotti”. Il fatto di avere parenti condannati per mafia però non rende i candidati degli impresentabili, no? Chiede giustamente la giornalista che pur lavorando per il Fatto Quotidiano ha un sussulto di civiltà (se dico garantismo scatta la querela, è un insulto). “Le responsabilità penali sono e restano personali. Ma se tuo fratello o chi per lui è un esponente della criminalità organizzata tu devi provare che non lavori per lui. Così si possono strappare giovani generazioni alla manovalanza criminale”. Quindi, vediamo se ho capito bene: mio fratello è un malavitoso, io no e voglio fare politica, in che modo dovrei dimostrare di non essere uno “scagnozzo” del mio familiare? Cioè, è previsto un giuramento? Devo disconoscerlo? Cambiare cognome? Come si dimostra che non sono impicciata con gli affari loschi di qualche mio familiare? Magari devo giurare di non sedermi più a tavola con lui la sera a cena… Quindi, ricapitolando: se hai un parente malavitoso o fai il malavitoso pure tu o niente. Perché sei colpevole, a prescindere. Condannato alla nascita. Non so, a me pare che più che strappare giovani generazioni alla manovalanza criminale qui si stia strappando la Costituzione…