Nel Pensionometro i dettagli dell’assegno
Sul sito del Sole 24 Ore il programma che consente di confrontare contributi e assegni prima e post riforma
Non sempre la riforma della previdenza comporta una penalizzazione in termini di incremento di anni di lavoro e di riduzione. La conferma arriva dalle elaborazioni che si possono fare con il Pensionometro, lo strumento utilizzabile da tutti sul sito del «Sole 24 Ore», all’indirizzo www.ilsole24ore. com, che consente di confrontare cosa cambia della posizione pensionistica di ciascuno prima e post riforma.
Le risposte sono quanto mai variegate. Alcune persone subisconoritardi della pensione di diversi anni, altre hanno l’accredito di contributi che prima non avrebberoavuto, altre ancoravedono comparire nuove tipologie di pensione anticipata e una nuova modalità di conteggio. Tutti incorrono nella revisione continua dei requisiti di pensio- ne che si adatteranno negli anni a venire all’evoluzione della speranza di vita.
Ritardando il pensionamento si perdono alcune rate di pensioneesi dovrannosborsare contributi in più, ma al contempo si acquisisce anche maggiore contribuzione sulla posizione previdenziale e in genere l’importo della pensione e il tasso di sostituzione rispetto ai redditi da lavoro crescono. Quindi, da un lato si ha la penalizzazione del ritardo e i maggiori contributi, dall’altro si potrà ottenere una pensione di importo più elevato.
La combinazione di penalizzazioni e vantaggi non ha, come si è detto, un risultato scontato e anche se per la maggior parte il risultato complessivo sarà negativo, altri ne avranno vantaggi. Se la somma dei contributi nella situazione post riforma è maggiore (perché si versa per più tempo) della somma dei contributi ante, si ha un primo tipo di penalizzazione.
Il secondo può essere determinato dal fatto che la somma di tutte le pensioni dalla prima decorrenza alla speranza di vita nel post riforma (gli anni che restano da vivere secondo l’istat) risulta inferiore a quanto previsto prima della riforma (l’età media resta la stessa ma gli anni di pensione si riducono visto che aumentano quelli di lavoro). Dalla somma algebrica di queste due differenze, cioè se si paga di più o di meno e se si incasserà di più o di meno rispetto al passato, si ottiene la pe- nalizzazione complessiva.
Il Pensionometro consente di elaborare tutto ciò e di trovare l’indice di penalizzazione. Èsufficiente inserire alcuni dati personali: data di nascita, sesso, anzianità accreditata, reddito netto annuo, previsione di carriera, inquadramento lavorativo.