4. L’arte a scuola e la cultura scientifica.
L’azione radichi a lo studio dell’arte per rendere i giovani custodi del patrimonio. E si assecondi la cultura scientifica. se, un selezione della quale sta per uscire in volume. Ma queste fonti hanno fornito la base per uno spettacolo teatrale che si propone di rappresentare, in forma narrativa, il passaggio generazionale all’interno di una popolazione d’impresa sempre più composita.
Un aspetto particolare concerne poi il recupero della produzione cinematografica delle aziende, che ha portato alla riscoperta di materiali importanti, oggi anche riproposti a un pubblico più largo.
Un tempo, operazioni come quelle sulla memoria storica dell’industria e del lavoro venivano sommariamente giudicate un prodotto di congiunture aziendali favorevoli, che permettevano investimenti culturali pronti a essere revocati non appena sopravvenivano fasi più difficili. La loro sopravvivenza, invece, testimonia che il lavoro di scavo sulla propria identità e sulla propria evoluzione è ormai entrato stabilmente nelle vita di molte imprese, che non rinunciano al patrimonio costituito dalla loro cultura. Gioca in questo senso, a volte, la proprietà familiare, che vuol preservare un senso di appartenenza, oppure la volontà di conservare una cifra di distinzione e di prestigio, o semplicemente l’intenzione di rendere visibile ciò che si è costruito e accumulato nel tempo.
Ora – probabilmente – si potrebbe compiere un passo ulteriore e importante, per cercare di mettere a buon frutto in un progetto più collettivo il recupero della storia e della cultura d’impresa che fin qui si è sviluppato. Se l’italia deve ritrovare il sentiero della crescita, ciò implica anche una riconsiderazione della propria matrice di sviluppo, delle forze motrici che hanno guidato la trasformazione dell’economia e della società. E qui è giocoforza tornare al ruolo degli attori, dei sistemi aziendali e alle loro esperienze concrete. Un ambito su cui le culture d’impresa hanno davvero molto da dire.