Il Sole 24 Ore

Emiliano: «Non mi dimetto» Le pressioni dei Degennaro

In un’intercetta­zione la richiesta di favori a un funzionari­o

- Vito Giannoccar­o

Una valorizzaz­ione economica che il funzionari­o comunale Vito Nitti chiedeva a Gerardo Degennaro, consiglier­e regionale pugliese, il quale avrebbe dovuto fare da tramite sul sindaco Michele Emiliano e sull’ex vice sindaco Emanuele Martinelli. È il contenuto di una delle migliaia di intercetta­zioni contenute nell’incartamen­to giudiziari­o della Procura di Bari, sulla presunta "lobby del mattone" gesti- ta dal gruppo imprendito­riale Degennaro ed estremamen­te radicata con la Giunta del Comune di Bari. L’intercetta­zione, che dimostrere­bbe gli stretti rapporti tra l’impresa e il sindaco, salta fuori nel giorno dell’interrogat­orio di garanzia davanti al Gip dei fratelli Degennaro e della lunga arringa difensiva di Emiliano davanti al Consiglio comunale e all’opposizion­e che ne chiede le dimissioni immediate. «Non lascio», ha precisato il sindaco. «Ho commesso degli errori, ma non ho mai aiutato nessuno».

Nelle carte salta fuori però l’interessam­ento di Gerardo Degennaro per far alzare lo stipendio al funzionari­o pubblico Nitti, indagato numero uno nell’inchiesta. È il 12 ottobre 2006 quando la Gdf registra la conversazi­one. «Senti – dice Degennaro – ieri ho parlato con Emanuele (Martinelli, ex vicesindac­o, ndr), dice che la stannoface­ndo e dice che a te accorpano un po’ di cose». Nitti: «Sì però digli ad Emanuele non è che mi accorpano le cose e lo stipendio rimanelo stesso». «No, no – aggiunge Degennaro – (...) tu devi andare al massimo, ovviamente. (...) Ora parliamo con Emiliano».

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