Il Sole 24 Ore

Unicredit, intesa sul board a 19

I soci a consulto sulla presidenza

- Laura Galvagni

La scelta del candidato alla presidenza Unicredit potrebbe arrivare intorno a Pasqua e cioè nella prima settimana di aprile. È questo ciò che trapela da Piazza Cordusio a valle del consiglio di amministra­zione della banca tenuto ieri. Una riunione che è servita per definire alcuni paletti chiave circa il profilo qualitativ­o e la composizio­ne del board dell’istituto. Indicazion­i che ora i soci faranno proprie per mettere a punto la lista di nomi.

In tutto i membri del nuovo consiglio di amministra­zione non saranno più di 19, dei quali almeno un quinto donne (gradualmen­te si salirà a un terzo), il che significa almeno quattro figure managerial­i femminili, e non dovranno esserci nomi con altri incarichi al vertice di società bancarie, assicurati­ve e finanziari­e. Il termine per la presentazi­one delle liste per il rinnovo dell’intero board è stato fissato per metà aprile. In particolar­e, per il 16 aprile, ossia 25 giorni prima dell’assemblea convocata l’11 maggio a Roma.

Quanto all’identikit del successore di Dieter Rampl i punti cardine sono stati individuat­i: non operativo, di estrazione finanziari­a ma non necessaria­mente un banchiere, conosciuto in ambito internazio­nale. Ecco perché continuano a restare in auge le candidatur­e di Gian Maria Gros Pietro e di Angelo Tantazzi. Mentre è di fatto tramontata l’ipotesi Gabriele Galateri di Genola che giusto ieri ha incassato il via libera alla riconferma alla poltrona da numero uno delle Generali. «Galateri sarà confermato alla presidenza delle Generali», ha assicurato una fonte vicina al board della compagnia, che si è riunito ieri a Milano.

Ha preso le distanze dal toto nomine anche Fabrizio Palenzona. Più volte indicato co- me potenziale numero uno della banca, ha ribadito a più riprese di non essere disponibil­e e ieri lo ha nuovamente confermato: «Io alla presidenza? Dobbiamo lavorare, saluti cari», ha commentato tranchant il vice presidente di Piazza Cordusio entrando ieri nella sede di Mediobanca.

Sullo sfondo ci sono poi le ipotesi Alberto Cribiore, Andrea Orcel, Giuseppe Vita e Domenico Siniscalco. Allo stato, tuttavia, questi nomi non sembrano raccoglier­e un consenso sufficient­emente condiviso. Peraltro, sono in diversi a credere che l’attuale lista di candidati sia destinata ad ampliarsi nelle prossime ore con una rosa che potrebbe arrivare a comprender­e fino a 10 indicazion­i. Questo anche in vista del consiglio di amministra­zione del 27 marzo. Cda deputato alla discussion­e del bilancio 2011 di UniCredit ma che potrebbe servire anche per fare un punto della situazione a valle delle consultazi­oni tra i soci che si terranno nei prossimi giorni. L’intenzione, evidenteme­nte è di arrivare a Pasqua con le idee ben chiare e quindi, presumibil­mente, il consenso sul nome verrà cercato entro le prossime due settimane.

In quest’ottica, si andrà componendo anche la lista dei membri dei board e tra i possibili candidati, di estrazione imprendito­riale, figurano Emma Marcegagli­a e Luigi Maramotti. Mentre le quote rosa potrebbero essere rimpolpate da Lucrezia Reichlin, come esponente dei fondi.

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