Confindustria, costi in calo e iscritti in crescita (+2,2%)
I conti del 2012 e il consuntivo finale dell’ultimo quadriennio
Nonostante la crisi salgono. A guardare il numero degli iscritti a Confindustria il grafico è sempre in salita da anni a questa parte, con una punta di +5,5 nel 2009. A tal punto che a gennaio del 2012 si è arrivati, come dato assoluto, a sfiorare le 150mila imprese associate (149.288, +2,2 rispetto all’anno precedente).
Cresce il numero delle aziende e in parallelo aumenta quello dei dipendenti delle imprese che aderiscono al sistema confindustriale, che sono arrivati a 5milioni 516.975. A riprova dell’attrattività nel mondo produttivo verso una Confederazione che risulta ai vertici anche nelle classifiche delle istituzioni in cui i cittadini italiani hanno più fiducia: secondo un sondaggio dell’istituto Piepoli è la prima istituzione privata, con il 57% delle preferenze, accanto alla Banca d’italia.
Una Confindustria che ha cambiato pelle in questi ultimi anni, anche se non sono mancati episodi clamorosi come l’uscita della Fiat, cercando di mettere a sistema i servizi, e che dovrà continuare a farlo in futuro, per dare risposte sempre più in linea con i bisogni delle aziende.
Lo ha detto esplicitamente la presidente Emma Marcegaglia, sabato mattina, concludendo il convegno del Centro studi, suo ultimo discorso pubblico da numero uno della confederazione: Confindustria va snellita, resa più efficiente. «Ho ridotto i costi del 20%, anche se non è sufficiente». La Marcegaglia si era posta que- sto traguardo all’inizio del suo mandato, nel 2008: ridurre il 20% i costi di viale dell’astronomia, la sede romana e rendere più funzionale tutta la struttura. Il processo è tuttora in atto e i numeri fanno appunto prevedere che si arriverà a questo obiettivo: dai calcoli ad oggi rispetto al 2007 si prevede che si arrivi nel 2012 ad una riduzione del totale dei costi operativi di 8,2 milioni di euro.
Il totale degli oneri, al netto di quelli straordinari e dei Progetti Centenario Confindustria e Cento Giovani per Canto Anni, è stimato nel preconsuntivo 2011 a 39,1 milioni di euro e nel preventivo 2012 a 38,7 milioni, scendendo al di sotto dei livelli di costo del 2000 (il tetto era stato toccato nel 2007 con 47 milioni di euro). La gestione operativa e finanziaria è stimata in attivo per 2,2 milioni nel preconsuntivo 2011 e di 2,4 milioni di euro nel bilancio preventivo 2012, un risultato che è stato re- alizzato, come è scritto, grazie ad una riduzione dei costi e una semplificazione organizzativa. In questi ultimi anni si è anche avviato un processo di integrazione delle strutture e dei servizi tra le varie territoriali e tra alcune categorie, nel Lazio c’è stata una vera e propria fusione.
Bisogna andare avanti in questo processo, ha detto la Marcegaglia sabato. Una Confindustria più efficiente, che migliori costantemente, che sia più idonea a rispondere alle esigenze delle imprese è stata un comune denominatore delle richieste che la base ha fatto ai saggi, durante le consultazioni per la futura presidenza. Ed è già negli impegni dichiarati di chi guiderà la Confederazione per i prossimi quattro anni.
Per quanto riguarda le imprese associate, l’85,6% delle aziende è al di sotto dei 50 dipendenti; il 12,1% è tra i 50 e i 250; il 2,3% ha più di 250 dipendenti. È cambiata anche la rappresentanda in questi ultimi anni: nel 1996 le attività manifatturiere rappresentavano il 65,3% delle aziende associate, mentre il 34,7% erano servizi commercio e costruzioni (rispettivamente 18,4%; 1,5%; 14,8%). Nel 2011 le attività manifatturiere sono scese al 51,7%, mentre il 48,3% erano i servizi, commercio e costruzioni (rispettivamente 35,8%; commercio5%; costruzioni 7,5%). Per quanto riguarda i dipendenti delle aziende associate nel 1996 il 78,2% erano di attività manifatturiere, nel 2011 questa percentuale è scesa al 59,6.