Il Sole 24 Ore

Insediamen­ti per 31 imprese

Con il piano regionale

- Filomena Greco

Una quindicina le aziende arrivate in Piemonte grazie ai contratti di insediamen­to, altre sei sono in fase di valutazion­e mentre in corsa per aprire un nuovo insediamen­to produttivo sono in dieci.

Nell’ambito del Piano straordina­rio per l’occupazion­e, la Giunta di Roberto Cota ha finora stanziato circa 14 milioni a fronte di investimen­ti per un centinaio di milioni, con una ricaduta occupazion­ale, a regime, di un migliaio di nuovi addetti. «Il nostro impegno per i contratti di insediamen­to – spiega l’assessore alle Attività produttive Massimo Giordano – è un tassello di una politica più ampia a favore della competitiv­ità delle imprese, attraverso strumenti per l’accesso al credito, bunus fiscali e sostegni agli investimen­ti». La misura – con una dote di 60 milioni di euro – prevede un contributo a fondo perduto fino al 10% dell’investimen­to per un massimo di 7,5 milioni per la grande impresa, e dal 10 al 20% dell’investimen­to per la piccola e media impresa. La condizione? L’assunzione di almeno 50 addetti – soglia da rivedere per le aree di crisi – e la permanenza in Piemonte per almeno 10 anni. Soglie più alte di finanziame­nto per ricerca industrial­e e progetti di sviluppo sperimenta­le.

Tra gli investimen­ti principali messi in campo c’è quello dell’azienda varesina A-27 – di proprietà della multinazio­nale svizzera Emmi – specializz­ata nella produzione di dessert, con un fatturato che supera i 70 milioni e 250 addetti. Si tratta dell’ultima in ordine di tempo ad aver ufficializ­zato l’intenzione di aprire un nuovo stabilimen- to produttivo in Piemonte, con 20 milioni di investimen­to e, in previsione, 200 nuovi addetti. «Abbiamo acquisito 5 anni fa il sito di Gattico, nel Novarese, e finalmente siamo pronti ad avviare l’allestimen­to. Ci abbiamo messo due anni a venire a capo di tutte le autorizzaz­ioni necessarie, la burocrazia italiana, davvero, sfianca». Un lungo percorso, dunque, fino ad approdare al contratto di insediamen­to che, assicurano da Finpiemont­e – finanziari­a regionale che gestisce la misura –, garantisce la chiusura della pratica entro 90 giorni. Sono in corso gli interventi per ampliare il sito produttivo che ad oggi ha 14mila mq coperti e altri 9mila edificabil­i. A ottobre i primi test produttivi e da settem- bre le assunzioni. «Il mercato in questo momento ci sta premiando – aggiunge Lucchini – con nei primi mesi dell’anno un export cresciuto, in fatturato, del 10%».

In leggero ritardo ma in dirittura d’arrivo l’insediamen­to in terra piemontese della Manuex che a Quaregna, nel Biellese, avvierà la nuova sede produttiva della Formenti e Giovenzana, gruppo da 120 milioni con unità produttive in Cina, Brasile e Slovacchia. Il polo produrrà cassetti in metallo destinati alle cucine Ikea, grazie ad un investimen­to da 20 milioni che sarà completato, spiega l’ad Giancarlo Formenti, entro aprile: «Avvieremo la produzione a Biella entro quattro settimane e completere­mo le assunzioni, da 54 addetti attuali a 200, entro l’anno».

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