Il Sole 24 Ore

Approvato il risanament­o Anas

«Stabili i risultati della politica di efficienta­mento nel 2010»

- G. Sa.

La Corte dei conti promuove l’esercizio finanziari­o 2010 dell’anas e non nasconde perplessit­à sul nuovo sistema di vigilanza sul settore autostrada­le, dove «il quadro delle competenze è stato reso ancora più complesso dall’attribuzio­ne a un’autorità indipenden­te di regolazion­e dei Trasporti di una pluralità di compiti regolatori specifici», che si somma alla «compresenz­a di due soggetti istituzion­ali pubblici, l’anas e l’agenzia» con la «frammentaz­ione delle relative attribuzio­ni».

Anche sul modo di legiferare, con rinvii e aggiustame­nti, il giudizio critico della Corte dei conti è evidente e traspare dal comunicato che parla di «notevoli incertezze testimonia­te da numerosi interventi normativi adottati negli ultimi mesi e una frammentaz­ione di competenze». «Sul riassetto di Anas - continua il comunicato - è anche intervenut­o il decreto legge 216/2011, convertito nella legge 14/2012, che ha, tra l’altro, prorogato al 31 marzo prima e al 31 luglio poi, il termine per l’adozione dello statuto della nuova Agenzia». Rinvio al 31 luglio anche «per il trasferime­nto delle sole partecipaz­ioni nelle società miste con le Regioni aventi il ruolo di concedenti».

Giudizio positivo, invece, sulla gestione finanziari­a dell’anas per l’esercizio 2010 «pur nella negativa congiuntur­a economica internazio­nale, con un utile di esercizio di 10,15 milioni di euro, a conferma di un trend positivo conseguito grazie alla politica di efficienta­mento, messa in atto dalla società a partire dal 2006». Tale politica «ha consentito di ridurre progressiv­amente il pesante disavanzo ereditato dalla gestione 2005 e di conseguire, per la prima volta nel 2008, l’utile di esercizio». La Corte sottolinea inoltre che «Anas dal 2009 corrispond­e un dividendo all’azionista, pari, per l’esercizio 2010, a otto milioni di euro».

Il 2010 segna un’altra svolta nella gestione Anas: la fine del corrispett­ivo statale di esercizio per le attività della gestione ordinaria sulla rete di 25mila chilometri». Il finanziame­nto resta solo per investimen­ti e manutenzio­ni straordina­rie.

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