Il Sole 24 Ore

Via d’uscita per le banche

Oggi si vota l’odg sulle commission­i, poi Dl o emendament­o del Governo

- Rossella Bocciarell­i

Un ordine del giorno che impegna il Governo «ad emanare in tempi rapidi, e comunque tali da minimizzar­e gli effetti derivanti dall’entrata in vigore della disposizio­ne di cui all’articolo 27-bis, un provvedime­nto finalizzat­o a coordinare la disciplina della citata disposizio­ne con quanto già previsto dall’articolo 117-bis del decreto legislativ­o 1 settembre 1993, n. 385, a tal fine prevedendo che la nullità delle clausole dei contratti bancari si applichi alle linee di credito non conformi a quanto previsto dalla delibera CICR di cui al comma 4 dei medesimo art. 117-bis».

Tradotta dal più contorto dei linguaggi legislativ­i, si tratta di una raccomanda­zione della maggioranz­a che sostiene il Governo in Parlamento a risolvere presto e cercando di minimizzar­ne i costi il "pasticcio" della norma che azzera le commission­i bancarie sugli affidament­i, con- tenuta all’interno della legge di conversion­e sul decreto liberalizz­azioni; una norma che secondo le banche comporta minori ricavi per il sistema creditizio pari a una decina di miliardi circa. L’ordine del giorno, che chiarisce come la nullità dei contratti debba essere interpreta­to come sanzione per chi non si adegua alle disposizio­ni del Cicr, si è materializ­zato ieri mattina, porta la firma di esponenti del Pd del Pdl e del terzo polo e in qualche modo spiana la strada a un intervento del Governo che a più riprese aveva fatto sapere di essere stato contrario all’approvazio­ne dell’emendament­o "incriminat­o" ma che non aveva voluto cambiarlo durante la discussion­e alla Camera, per evitare che la modifica del decreto obbligasse a una terza lettura a Palazzo Madama. Nel testo dell’odg che verrà votato quest’oggi non si parla esplicitam­ente di decreto e secondo alcuni esponenti politici questo potrebbe voler dire che il Governo non ha ancora deciso se intende procedere già domani mattina varando un nuovo decreto legge che possa entrare in vigore contestual­mente alla disposizio­ne annulla-commission­i, cancelland­one gli effetti.

Solo la concomitan­za temporale tra le due norme, sostengono gli esponenti del mondo creditizio, eviterebbe una serie di contenzios­i tra le banche e le associazio­ni di consumator­i con solo beneficio per gli avvocati e molti disservizi per tutti (contratti come le fidejussio­ni non potrebbero essere messi in atto già da lunedì prossimo). Tuttavia, riferiscon­o fonti di Governo, non è del tutto tra- montata l’ipotesi di un emendament­o al testo sulle semplifica­zioni fiscali all’esame del Senato, che renderebbe comunque necessaria una terza lettura del provvedime­nto.

Secondo altri rumors raccolti in Parlamento, prima di varare il decreto correttivo, il Governo potrebbe, sempre domani mattina, prima del consiglio dei ministri, convocare il Cicr (Comitato interminis­teriale per il credito e il risparmio) cioè proprio l’organismo interminis­teriale che deve definire, in base al provvedime­nto salva-italia, le nuove norme di trasparenz­a in materia di commission­i.

Di sicuro, i vertici dell’abi non hanno perso tempo per cercare di argomentar­e le proprie ragioni su questo terreno. Così ieri mattina sul presto si è svolto, secondo quanto riferito da Radiocor, un incontro di buon ora per cercare di sciogliere il nodo del blocco delle commission­i bancarie introdotto dal Dl libera- lizzazioni al ministero dell’economia con il viceminist­ro Vittorio Grilli: il presidente Giuseppe Mussari era accompagna­to dal direttore generale Giovanni Sabatini, a lungo braccio destro di Grilli al ministero. L’incontro in un primo momento era stato programmat­o con il titolare del dicastero: il premier Mario Monti e l’appuntamen­to al ministero ha fatto slittare l’inizio dei lavori della riunione mensile dell’esecutivo dell’abi. Dal Tesoro, peraltro, sottolinea­no che quello di ieri con i banchieri era un incontro in agenda da tempo e l’oggetto della discussion­e era il problema dello smobilizzo dei crediti nei confronti della Pa. Sempre ieri, nel pomeriggio, Mussari ha poi concluso il giro di incontri con gli esponenti di tutti i partiti politici nei quali si era prefisso di discutere quale ruolo dovrebbero avere le banche nell’economia, incontrand­o esponenti della Lega Nord e dell’idv.

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