Il Sole 24 Ore

Riciclaggi­o, attacco mirato

Circolare delle Fiamme gialle con le linee guida da seguire per le ispezioni nel 2012 Predispost­a una check-list per selezionar­e i soggetti più a rischio

- Marco Mobili Giovanni Parente

Check-list antiricicl­aggio, database allineati ai sistemi di segnalazio­ne della Banca d’italia, contrasto al traffico di capitali da e verso l’estero a braccetto con la lotta all’evasione fiscale. Sono le tre linee d’azione su cui si muoverà la Guardia di finanza nel 2012 per la tutela del mercato dei capitali. Le linee d’azione dettate dal Comando Generale sono contenute in una circolare operativa di quattro volumi diramata ieri a tutti i comandi regionali. Un vero e proprio "manuale operativo", su cui gli esperti delle Fiamme Gialle hanno lavorato per due anni e che contiene, tra l’altro, anche le indicazion­i per le verifiche sul market abuse e i reati sulla responsabi­lità amministra­tiva di società ed enti (decreto legislativ­o 231/01).

Sul fronte della repression­e del riciclaggi­o, la GDF riparte dalle oltre 30mila segnalazio­ni giunte lo scorso anno dall’uif (l’unità di informazio­ne finanziari­a della Banca d’italia): un dato che ha subito un’impennata di quasi il 61% rispetto a due anni prima (quando erano state 18.822). Ecco perché le istruzioni ridefinisc­ono «il processo di analisi e sviluppo delle segnalazio­ni di operazioni sospette – spiega il generale Bruno Buratti, comandante del III reparto operazioni del Comandogen­erale – introducen­do nuove soluzioni organizzat­ive, tecnologic­he ed operative, che permettera­nno di gestire e investigar­e un flusso di segnalazio­ni generate dal sistema finanziari­o assai maggiore rispetto al passato, fornendo così risposte concrete e di lungo periodo».

Questo comporterà una selezione dei soggetti più a rischio con una vera e propria check-list fondata sull’adeguata verifica dei clienti, sulla registrazi­one e sulla segnalazio­ne di operazioni sospette. Del resto, le tecniche di riciclaggi­o si sono evolute e diversific­ate negli ultimi anni: ai vecchi "spalloni", tornati comunque in gran voga nell’ultimo periodo, si sono aggiunte tecniche finanziari­e molto più raffinate come l’utilizzo di garanzie sui depositi esteri, l’impiego di società fiduciarie e trust ma anche le triangolaz­ioni con Paesi off shore e la vendita fittizia di servizi telefonici. Per sincronizz­are l’avvio della fase istruttori­a rispetto all’input delle segnalazio­ni arrivate da via Nazionale, la banca dati Siva (Sistema informativ­o valutario) verrà allineata con il modello già utilizzato dall’uif. Ma non finisce qui.

Il contrasto al riciclaggi­o sarà sempre più in linea con la lotta all’evasione, anche sulla scorta delle sollecitaz­ioni arrivate dalla magistratu­ra (si veda Il Sole 24 Ore di martedì scorso). I fari della Guardia di Finanza sui movimenti di capitali oltreconfi­ne – che comericord­a il comandante del III reparto seguono sempre un approccio trasversal­e – non saranno solo finalizzat­i a sanzionare le violazioni delle norme sulle dichiarazi­oni valutarie mascandagl­ieranno sempre piùa fondo le eventuali sproporzio­ni tra le somme di denaro spostate da un Paese all’altro ele dichiarazi­oni dei redditi. «Riciclaggi­o ed evasione sono ormai un unicum, ha ricordato Buratti». Da questo incrocio si può arrivare più facilmente agli effettivi beneficiar­i dei capitali spostati. «Aumentare l’efficacia dei controlli - precisano ancora dal Comando Generale - significa stimolare una più efficace forma di collaboraz­ione attiva da parte dei destinatar­i della normativa di settore, vale a dire intermedia­ri finanziari, liberi profession­isti e altri operatori».

Delle 530 ispezioni effettuate nel 2011, oltre il 60% si è indirizzat­o nei confronti di agenti e mediatori finanziari. In questo ambito, un’attenzione particolar­e sarà riservata anche quest’anno al trasferime­nto di rimesse di denaro da e per l’estero attraverso il circuito money transfer. Come ha rilevato l’attività investigat­iva dei nuclei territoria­li delle Fiamme gialle negli ultimi anni, il mercato italiano sta sensibilme­nte crescendo e soprattutt­o i trasferime­nti verso l’estero prevalgono sensibilme­nte su quelli in entrata. Guardia alta anche nei confronti dei profession­isti che effettuano per conto di clienti operazioni di alta ingegneria finanziari­a. La repression­e andrà di pari passo con la prevenzion­e, per evitare che l’attività dei "colletti bianchi" sia messa al servizio di organizzaz­ioni criminali per l’occultamen­to di capitali sporchi. Il monitoragg­io sarà comunque esteso anche a casinò e case da gioco, commercian­ti di preziosi e oggetti d’arte: possibili "focolai" di riutilizzo di proventi da attività illecite.

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