Bocciata la gestione idrica della Puglia
Non si può affidare direttamente, con una norma di legge, la gestione del Servizio idrico integrato a un ente pubblico regionale controllato dalla stessa Regione, e allo stesso modo viola competenze dello Stato il subentro dell’azienda pubblica regionale «Acquedotto pugliese» nel patrimonio e nei rapporti della Acquedotto pugliese Spa. Viola tra l’altro il principio della selezione per concorso nel comparto pubblico anche il relativo passaggio dell’organico dalla vecchia società all’azienda pubblica. È quanto ha stabilito la Corte costituzionale (con la sentenza n. 62 depositata ieri) che ha dichiarato illegittimi l’articolo 2, comma 1, l’articolo 5 e l’articolo 9, comma 1, della legge della Regione Puglia numero 11 del 20 giugno 2011.