Il Sole 24 Ore

Banche: le tedesche raccolgono di più di quello che impiegano

Fenomeno in controtend­enza rispetto a quanto avviene in Italia

- Giovanni Vegezzi

Le banche italiane sono più generose di quelle tedesche, almeno nei confronti dell’economia reale. Lo evidenzian­o alcuni dati elaborati da Unicredit secondo cui il sistema creditizio nazionale impiega verso famiglie, imprese e amministra­zioni pubbliche quasi 2000 miliardi di euro(1971 per l’esattezza), contro una raccolta che supera di poco il miliardo e mezzo. Un gap di 435 miliardi che va invece confrontat­o con un avanzo di 236 miliardi maturato dal complesso degli istituti in Germania dove, a fronte di 3 miliardi di euro di depositi, se ne impiegano circa 2,8. In sintesi i tedeschi raccolgono di più di quello che impiegano, l’esatto contrario di ciò che avviene nel nostro Paese. Lo squilibrio evidente dai dati richiama quanto evidenziat­o dal direttore generale di Piazza Cordusio Roberto Nicastro in un intervento pubblicato sul sito de Il Sole 24 Ore. «Tutti i circa 1600 miliardi di euro di depositi e obbligazio­ni bancarie raccolte in Italia sono impiegati in crediti alle famiglie, alle imprese e alle amministra­zioni pubbliche – ha spiegato Nicastro –. Anzi la raccolta bancaria non è sufficient­e a coprire per intero gli stock creditizi verso l’economia reale italiana, che ammontano a quasi 2000 miliardi di euro». «In passato, l’intero disavanzo di circa 400 miliardi veniva finanziato ricor- rendo ai mercati finanziari internazio­nali all’ingrosso – ha continuato il d.g. –. Con la crisi di fiducia che ha colpito il debito sovrano dell’italia e il conseguent­e prosciugar­si dei mercati all’ingrosso, le banche hanno dovuto attingere alla Bce, dapprima nelle forme di "emergenza" poi attraverso fonti più struttural­i, con i cosiddetti Ltro a 3 anni».

Una raccolta con il fiato corto per la crisi si traduce necessaria­mente in minori erogazioni, anche se, è il punto di vista di Unicredit, la grande maggioranz­a delle domande di credito riceve ancora in Italia una risposta positiva. «Pur ancora nel mezzo di una crisi economica e di liquidità senza precedenti, quasi l’80% delle domande di credito riceve risposta positiva dal sistema bancario – ha aggiunto ancora Nicastro –. Ovviamente ciò vuole anche dire che una domanda su cinque riceve invece un diniego, in un contesto tra l’altro di minor domanda di credito. Un fenomeno maggiore che in passato, e questo giustifica la acuta, diffusa e comprensib­ile preoccupaz­ione sul tema». In ogni caso e nonostante le difficoltà, vuole evidenziar­e Nicastro «senza banche in salute non ci può essere nuovo credito e sviluppo economico del paese». «È un’affermazio­ne in teoria scontata – chiosa il d.g. di Unicredit – ma nei fatti spesso messa in discussion­e».

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