Finmeccanica alla prova nomine
Consigli più asciutti e quote rosa per Alenia, Menarini, Ansaldobreda, Fata
Consigli più asciutti e quote rosa. Con qualche notabile eccezione. Sono le linee seguite da Finmeccanica per il rinnovo dei consigli di alcune controllate.
Le nomine sono state varate dal consiglio di amministrazione della holding dell’aerospazio il 14 marzo. Una tappa di avvicinamento al «gran consiglio» fissato dal presidente e a.d. Giuseppe Orsi per il 27 marzo, per l’esame del pesantissimo bilancio 2011, ormai messo a punto insieme al direttore generale e Cfo, Alessandro Pansa. Sono attese perdite nette per almeno 2,3 miliardi di euro.
All’alenia Aermacchi è stato varato il cda della nuova società, nata dalla fusione per incorporazione della lombarda Aermacchi nella campana Alenia, ma con sede legale trasferita a Venegono (Varese), il territorio dominato dalla Lega Nord, il partito che l’anno scorso ha portato il cattolico Orsi dall’agustawestland a Roma. Confermato il vertice composto da Amedeo Caporaletti (presidente), Giuseppe Giordo (a.d.), Carmelo Cosentino vicepresidente. Orsi ha confermato sia Giordo per la gestione sia Caporaletti, il suo mentore agli elicotteri che un anno fa ha collocato all’alenia, quasi un commissario. Il cda è ridotto da nove a sette componenti. Sono confermati anche Francesco Lalli, Andrea Mascetti e il giornalista Giuseppe Cortese, che nel 2010 ha lasciato la direzione della Tribuna novarese per andare a guidare la segreteria politica di Roberto Cota, il presidente leghista del Piemonte. In rappresentanza dell’anima campana dell’alenia è il settimo, nuovo componente del cda, Antonio Blandini, docente di diritto commerciale all’università di Napoli e alla Luiss di Roma.
Alla Bredamenarinibus è uscito il presidente Cesare San Mauro, vicino all’ex ministro Franco Frattini, il cda si riduce da cinque a tre componenti: il nuovo presidente è Giovanni Pontecorvo, dirigente di Finmeccanica. Nel cda confermato Nunzio Saporoso ed entra Alessandra Genco, giovane dirigente di Finmeccanica. Come Angela Maria Tornatora, altra dirigente entrata nel cda di Ansaldobreda, nel quale è confermato l’a.d. Maurizio Manfellotto con il presidente Al- berto Rosania e il vice Roberto Tana. Lo staff di Orsi ha inserito dirigenti interni presi dalla seconda linea, quarantenni che scavalcano alcuni "senatori" di piazza Monte Grappa.
Alla Finmeccanica Group Real Estate il cda si riduce da cinque a tre persone, confermato presidente Luigi Calabria. Infine la Fata, la società torinese di macchinari industriali che nulla ha a che fare con le attività principali del gruppo. Il cda resta di cinque componenti, con l’innesto di un’altra giovane dirigente, Patrizia Spera, accanto all’a.d. Sergio Praitano e ai consiglieri Claudio De Giovanni e Andrea Lombardi. Confermato il presidente Ignazio Moncada, un intoccabile. Nato a Modica nel 1949, radicato a Torino, ha coltivato rapporti con il Psi e i suoi ex appartenenti, da Giusy La Ganga a Giuliano Amato. Vicino ai servizi segreti, temuto da tutti i vertici che si sono alternati in Finmeccanica, Moncada ha seguito attivamente anche le ultime tornate di nomine al vertice. E non ha abbassato la guardia.
Finmeccanica ha ottenuto da Nuova Delhi una nota ufficiale dopo le voci giornalistiche di un’indagine legata alla vendita di 12 elicotteri Agusta (ai tempi di Orsi) per il governo. Il ministro della Difesa, Ak Antony, ha detto che, secondo un rapporto chiesto all’ambasciata a Roma, «la magistratura italiana sta conducendo un’indagine preliminare su accuse di presunte irregolarità finanziarie riguardanti Finmeccanica e sue controllate in generale e non c’è alcuna indagine specifica su transazioni legate all’india».