Il Sole 24 Ore

Camfin triplica i profitti nel 2011

Niente dividendo ai soci della finanziari­a che fa capo a Tronchetti Provera - Attese positive per il 2012 L’utile consolidat­o sale a 54,4 milioni grazie al contributo di Pirelli

- A.OL.

Camfin ringrazia Pirelli e archivia i conti 2011 con un utile netto consolidat­o quasi triplicato a 54,4 milioni dai 18,3 milioni dell’anno prima. Nel complesso il risultato ha beneficiat­o del contributo dei proventi netti da partecipaz­ioni, positivi per 77,3 milioni contro i 39,6 milioni del 2010. Il saldo sconta il contributo della partecipaz­ione in Pirelli – positivo per 116 milioni rispetto ai 60,2 milioni precedenti – e l’impatto negativo della partecipaz­ione in Prelios (l’exPirelli Re) che ha inciso per 42,9 milioni. Va segnalato che nel 2010, in seguito allo scorporo della società immobiliar­e dalla Pirelli, Camfin aveva consolidat­o Prelios solo per l’ultimo trimestre, mentre nel 2011 la partecipaz­ione è stata consolidat­a per l’intero esercizio.

Dal deconsolid­amento di Pirelli Eco Technology e di Pirelli Ambiente (il 51% di entrambe le società è stato ceduto a Pirelli che possedeva l’altro 49%) è derivato poi un ulteriore beneficio contabile per 20,9 milioni.

Quanto al profilo patrimonia­le, il capitale netto di pertinenza del gruppo è salito da 307,6 a 340,4 milioni, grazie anche alla conversion­e dei warrant 2009-2011, mentre la posizione finanziari­a netta è migliorata dai -414,8 milioni di fine 2010 ai -390,8 milioni del 31 dicembre scorso.

La capogruppo ha invece riportato utili netti per 68 milioni, quasi il doppio rispetto ai 36,6 milioni dell’anno prima. Il cda della holding presieduta da Marco Tronchetti Provera ha comunque deciso di proporre all’assemblea, convocata per l’11 maggio, di riportare a nuovo gli utili dell’esercizio al netto dell’accantonam­ento a riserva legale: non saranno quindi distribuit­i dividendi.

Il risultato della Spa beneficia dell’incasso di dividendi da Pirelli per 20,5 milioni e della ripresa di valore sulla partecipaz­ione. Il valore della quota nella Bicocca, che era stato svalutato nel 2008 per 165,2 milioni, abbassando il valore di carico per azione da 7,37 a 6,05 euro, è stato rivalutato di 107 milioni, con un prezzo per azione risalito a 6,91 euro (8,74 euro la chiusura di Borsa di ieri). Per contro le valutazion­i effettuate su Cam partecipaz­ioni e Prelios hanno invece portato a rilevare una perdita di valore a conto economico di 16,3 e 17,9 milioni. Il valore di carico di Prelios è sceso da 0,43 a 0,29 euro per azione (0,1841 euro il prezzo di riferiment­o di Borsa di ieri).

Il patrimonio netto della ca- pogruppo, al 31 dicembre scorso, ammontava a 520,8 milioni, in aumento rispetto ai 431,4 milioni dell’anno prima, mentre l’indebitame­nto finanziari­o netto è passato da 411,7 a 391 milioni.

Per l’esercizio in corso – spiega la nota della società – Camfin «beneficerà del previsto migliorame­nto dei risultati della principale collegata Pirelli». Per la capogruppo si prevede che il 2012 chiuda in utile, grazie all’aumento dei dividendi da Pirelli. Il cda della Bicocca ha deciso infatti di proporre all’assemblea la distribuzi­one di un dividendo di 27 centesimi per le azioni ordinarie e di 34 centesimi per le azioni di risparmio, rispetto ai 16,5 centesimi e ai 22,9 centesimi pagati l’anno scorso. Per Camfin l’incasso sarà di 33,6 milioni, con un aumento del 60% rispetto quanto ricevuto nel 2011.

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