Il Sole 24 Ore

Giovane imprendito­re merce rara

«Spariti» dall’inizio della crisi oltre 28mila titolari e amministra­tori d’impresa under 30

- Katy Mandurino

Mai come nello scorso e in questo decennio le giovani generazion­i hanno vissuto sulla loro pelle le difficoltà del mondo del lavoro. Poche possibilit­à di accesso al mercato, poca stabilità finanziari­a, pochi aiuti dagli istituti di credito. Una delle peggiori conseguenz­e è il mancato entusiasmo nei confronti di nuove iniziative imprendito­riali, pur nella voglia di realizzare le proprie idee e la propria creatività. I dati elaborati da Datagiovan­i confermano questa tendenza: nel quarto trimestre 2011 l’imprendito­ria giovanile ha perso, rispetto al 2008, 28mila titolari e amministra­tori di impresa, accentuand­o una flessione che dal 2005 sfiora il 20%. A farne le spese sono soprattutt­o gli under 30 che scendono al di sotto delle 350mila unità, erano 436mila nel 2005 (-19,7%). A livello complessiv­o, infatti, le cariche imprendito­riali più "mature" sono in leggera crescita dall’inizio della crisi e in buon progresso sul 2005 (+5,7%).

Tra i territori soffre di più il Nord-est. Questa è l’area in cui dal 2008 si è assistito alla perdita maggiore di imprendito­ri giovani, -11,4%. Nord-ovest e Mezzogiorn­o non sono immuni dalle tendenze negative, anche se in misura minore, mentre il Centro sembra soffrire meno.

Solo i servizi tengono, unico settore economico che sembra mantenere appeal e possibilit­à imprendito­riali, uno di quelli in cui l’incidenza dei giovani rispetto al totale è più consistent­e (oltre il 6%) e registra una crescita di oltre 2.800 unità (sebbene rispetto al 2005 la flessione sia del 13%). Malissimo invece il comparto manifattur­iero, che con un terzo di giovani imprendito­ri in meno rispetto al terzo trimestre 2008 e quasi la metà sul 2005 mostra una vera e propria emorragia.

Guardando ai dati provincial­i, le prime cinque province italiane per maggiore presenza di titolari e amministra­tori giovani sono: Prato, Savona, Cuneo, Nuoro e Imperia.

La drastica diminuzion­e del numero dei giovani imprendito­ri nasconde un rischio preoccupan­te, cioé che si perda nel nostro Paese l’humus del fare impresa. Amministra­tori e titolari under 30 nel 2011 rispetto al 2008, divisi per settore e totale nazionale

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