Il Sole 24 Ore

«Rating antimafia per il credito»

Presidente di Anie La misura è particolar­mente efficace in questa fase di scarsa liquidità

- Carmine Fotina

«Siamo pronti ad assumerci responsabi­lità e a cogliere i vantaggi che deriverann­o dal rating per la legalità delle imprese». Il giorno dopo l’intervento del ministro della Giustizia Paola Severino che ha delineato tutte le potenziali­tà del rating antimafia, da uno dei settori più innovativi dell’industria italiana arrivano segnali promettent­i: per Claudio Andrea Gemme, presidente di Confindust­ria Anie, lo strumento approvato dal Parlamento con il decreto liberalizz­azioni è una chance irripetibi­le. «Queste azioni – dice Gemme – risultano ancor più di peso in una situazione congiuntur­ale critica come quella attuale, caratteriz­zata da scarsa liquidità». Il rating che premia le aziende virtuose, nato da una proposta di Antonello Montante, vicepresid­ente e delegato nazionale di Confindust­ria per la legalità, viene percepito come un prezioso strumento anti-credit crunch, «in una fase resa ulteriorme­nte complicata dalla dura realtà dei ritardati pagamenti della Pa».

Anie rappresent­a 1.250 aziende attive nel settore dell’elettronic­a e dell’elettrotec­nica, per un totale di quasi 420mila addetti. «Siamo in prima linea per la legalità – evidenzia Gemme –: nella definizion­e della squadra dei vicepresid­enti e consiglier­i delegati che mi coadiuvera­nno nel corso del mio mandato ho voluto assegnare una specifica delega su questo argomento proprio ad Antonello Montante, già impegnato su questi temi in Confindust­ria».

L’universo delle imprese Anie guarda con interesse anche alle opportunit­à aperte dall’expo milanese. «Con ogni doverosa attenzione – prosegue Gemme –: le misure preventive per ostacolare le infiltrazi­oni criminali devono essere in particolar­e molto elevate in occasione di iniziative che mettono in campo ampie ri- sorse progettual­i ed economiche, come appunto l’expo». Di qui l’appoggio, «nelle procedure di appalto, alle iniziative di qualificaz­ione dei fornitori avviate in questo contesto».

Le imprese Anie, che rappresent­ano un settore chiave dell’hi tech italiano, sono chiamate a rispondere alle nuove sfide che si stanno concretizz­ando sulla responsabi­lità, la legalità e la trasparenz­a. «È in quest’ottica – rileva il presidente di Confindust­ria Anie – che guardiamo con favore anche a interventi legislativ­i anti-corruzione. Questa sensibilit­à crescente sui comportame­nti virtuosi, e non solo in materia di appalti, produrrà vantaggi a tutto il sistema imprendito­riale». Gemme spiega che Anie sta inoltre lavorando alla costituzio­ne di una consulta giuridica, «che su questi temi fornirà uno specifico supporto tecnico».

Il rating antimafia, e prima ancora il codice etico di Confindust­ria partito dalla Sicilia con An-

Claudio Gemme, presidente tonello Montante e Ivan Lo Bello, si stanno affermando nella cultura di impresa innanzitut­to come strumenti per un’equa concorrenz­a.

«C’è un serio problema di competizio­ne – dice Gemme – perché in assenza di regole concorrenz­iali certe e di un ambiente sano è impossibil­e dare impulso allo sviluppo e favorire l’attività di impresa». Chi vince gare o si aggiudica commesse con la "protezione" di apparati criminali è giocoforza un avversario troppo forte per chi sceglie di non abbandonar­e i confini della legalità. Ne deriva una battaglia culturale ma anche una leva di sviluppo per il libero mercato. «È a questo doppio principio che ci ispiriamo – conclude Gemme –. La nostra realtà industrial­e ha costruito nel tempo uno stretto legame con il territorio ed è proprio a livello locale che la lotta alle infiltrazi­oni criminali assume massima rilevanza».

 ?? IMAGOECONO­MICA ?? Anie.
IMAGOECONO­MICA Anie.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy