La Bari Tools ora esporta il «su misura» nel Far East
In India utensili in metallo e meccanica di precisione
Vanta tra i propri clienti le più importanti multinazionali locali e nazionali del settore e un fatturato di 3,35 milioni di euro. Bari Tools, azienda nata nel 1988 a Modugno, alle porte del capoluogo pugliese, e specializzata nella produzione di utensili in metallo e meccanica di precisione, è cresciuta negli anni e resiste alla crisi grazie ad una strategia di successo che punta alla personalizzazione del prodotto. «In un’area dove non c’erano competenze per asportare polvere di cobalto o tungsteno dalla materia grezza, ho lanciato la mia sfida», dice Marino Ippolito, fondatore e amministratore di Bari Tools. Dopo l’esperienza tecnico commerciale maturata in Fiat e nella multinazionale americana Valenite, Ippolito è riuscito a prendere in mano le redini, investendo in tecnologia e forza lavoro. Ad affiancarlo i due figli, Nicola, laureato in economia aziendale, che si occupa dell’amministrazione, e Giorgio, perito meccanico, che tratta gli aspetti commerciali. Con loro, lavorano molti giovani che hanno iniziato il loro percorso in azienda come stagisti e poi sono stati assunti.
«I giovani sono più aperti alle nuove tecnologie – sostiene Michele Vinci, presidente di Confindustria Bari e Bat (Barletta-andria-trani) e sostenitore del progetto "Viaggio nelle imprese", che presenta le eccellenze pugliesi –. Hanno una preparazione di base che li agevola rispetto ai lavoratori più anziani. Per questo è naturale che lo sbocco dei giovani sia nelle nuove aziende, soprattutto se investono in tecnologia come fa Bari Tools». L’azienda oggi conta 55 dipendenti, per lo più periti meccanici con un età media di 25 anni, 40 macchine da oltre 8 milioni di euro in funzione 24 ore su 24 sei giorni su sette, ha un fatturato in crescita del 30% rispetto al 2010 e fa concorrenza ai maggiori competitors europei nella costruzione e rigenerazione di utensili meccanici speciali per la lavorazione meccanica e di attrezzature meccaniche a disegno. «La più grande soddi- sfazione – afferma Ippolito – è stata diventare primo fornitore, davanti a svizzeri e tedeschi, nell’area industriale barese, ma anche veder crescere il nostro mercato in India, dove esportiamo da due anni». Le relazioni più intense sono con Bangalore, soprattutto con gli insediamenti locali di Bosch, e ora Ippolito vuole espandersi in Turchia e Brasile.
I punti di forza dell’azienda sono l’estrema flessibilità nell’adeguarsi alle esigenze delle grandi realtà aziendali presenti sul territorio, soprattutto nel comparto automotive ( Tecnologie Diesel & Sistemi Frenanti Spa-gruppo Bosch, Oerlikon Graziano Spa, O-i Manufacturing Italy Spa, Osram Spa, Getrag Spa); l’elevata capacità di diversificazione dei servizi e dei prodotti offerti; il controllo qualitativo eseguito in process al 100% e la relativa certificazione; il reinvestimento totale degli utili economici aziendali nell’acquisto di macchinari e strumentazioni ad alto tasso innovativo e tecnologico.
Ma il vero potenziale sta nell’aver stabilito rapporti di collaborazione con il sistema scolastico. Da dieci anni, infatti, Bari Tools lavora a stretto contatto con gli istituti tecnici industriali di Bari e Acquaviva delle Fonti per l’inserimento nell’organico produttivo dei più meritevoli.
Inoltre, con i finanziamenti della Regione Puglia ha organizzato corsi di formazione per tecnici di macchine a controllo numerico. Bari Tools mette poi a disposizione del Politecnico di Bari e dell’enea di Brindisi i mezzi e le strutture utili alle attività di ricerca. Sinergie che si sono rivelate vincenti e che hanno consentito all'azienda di proiettarsi in una dimensione sempre più internazionale.