Il Sole 24 Ore

Intesa per la Cigs a Mirafiori

L’intesa è stata firmata da tutte le sigle (tranne la Fiom) e coinvolger­à tutti i 5.315 dipendenti Sarà chiesta per ristruttur­azione e durerà da aprile a settembre 2013

- Andrea Malan

Fiat e i sindacati hanno siglato l’accordo per la ristruttur­azione dello stabilimen­to di Mirafiori, accordo che prevede il ricorso alla cassa integrazio­ne straordina­ria per tutti i 5.315 lavoratori (4.863 operai, 362 impiegati e 90 quadri) per 18 mesi dal 2 aprile 2012 al 30 settembre 2013 a rotazione. L’intesa è stata firmata ieri tra la direzione dello stabilimen­to e le organizzaz­ioni sindacali Fim, Uilm, Fismic, Ugl Metalmecca­nici di Torino, Associazio­ni quadri e capi Fiat e le rappresent­anze sindacali aziendali del sito; rimane fuori la Fiom, che in seguito alla mancata firma del nuovo contratto aziendale Fiat dal 1˚ gennaio non è più rappresent­ata nella fabbrica torinese.

L’intesa siglata ieri è volta essenzialm­ente ad appoggiare la richiesta di cassa integrazio­ne straordina­ria per ristruttur­azione aziendale, richiesta presentata lo scorso 5 marzo. In attesa dell’approvazio­ne del procedimen­to, Fiat anticiperà il trattament­o di integrazio­ne salariale. I lavoratori torneranno in fabbrica a rotazione, durante il periodo di Cigs, per le produzioni ancora attive a Mirafiori, ovvero Alfa Romeo MiTo e «in relazione alla richie- sta di mercato» Lancia Musa.

La fabbrica torinese è uscita il 14 febbraio scorso da 12 mesi di cassa integrazio­ne straordina­ria per crisi aziendale (il massimo periodo consentito); dopo un periodo coperto con la Cig ordinaria, seguirà un anno e mezzo di Cigs per ristruttur­azione. In questi 18 mesi Fiat – recita il testo dell’accordo – eseguirà «un’articolata serie di interventi sia sulla parte impiantist­ica sia sul versante struttural­e dei fabbricati». In particolar­e, sarà ampliata l’unità di lastratura con «una nuova linea di produzione e aree dedicate ai sottogrupp­i»; verrà ristruttur­ata l’unità di verniciatu­ra «per adeguarla agli standard produttivi attesi»; sarà realizzata una nuova linea di montaggio. Come già nel caso di Pomigliano, verrà messo in atto un piano di formazione «in previsione delle nuove e diverse produzioni sul mercato internazio­nale».

Proprio sui modelli che verranno prodotti a Mirafiori dopo il riassetto, l’intesa siglata ieri non fornisce dettagli aggiuntivi. L’accordo su Mirafiori firmato nel dicembre 2010 (e successiva­mente approvato con referendum sindacale), faceva riferiment­o al piano presentato da Sergio Marchionne a fine novembre 2010, piano che prevedeva la produzione da fine 2012 di SUV medio-grandi per Alfa Romeo e Jeep. Fiat ha poi rinviato l’investimen­to di un anno e sostituito i modelli citati con due SUV medio-piccoli per i marchi Fiat (da dicembre 2013) e Jeep (dal secondo trimestre 2014). Nelle scorse settimane sono circolate anche voci di chiusura della fabbrica torinese, voci ripetutame­nte e decisament­e smentite da Fiat.

I 18 mesi di cassa integrazio­ne previsti dall’accordo di ieri a Mirafiori potrebbero non essere gli ultimi: il testo firmato ieri precisa che «nel corso del piano di ristruttur­azione sarà svolta una valutazion­e anche con gli enti competenti sull’andamento del programma di Cigs, anche al fine di eventuali successivi periodi di ricorso alla Cig».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy