Alla Motorizzazione il personale si dà il voto
Problema: come rispettare l’obbligo di dare i voti ai dipendenti pubblici se si è deciso che la valutazione va fatta da una commissione che ancora non c’è? Soluzione: ogni dipendente si dà il voto da sé. È la procedura avviata nelle regioni del Nord-ovest dalla Motorizzazione in questi giorni in cui bisogna adempiere agli obblighi imposti dall’ex-ministro Brunetta per combattere i fannulloni e premiare i meritevoli.
Intenzioni tanto lodevoli da meritare applausi pubblici e titoloni sui giornali. All’atto pratico, però, c’è sempre il rischio che qualcosa non funzioni.
Nel caso della Motorizzazione, l’organismo indipendente di valutazione ha stabilito i parametri come richiesto dalla legge Brunetta. La valutazione spetta ai dirigenti responsabili di ciascun ufficio. Ma la Dgt (direzione generale territoriale) Nord-ovest – che raggruppa gli uffici del dipartimento Trasporti terrestri di Piemonte, Valle d’aosta, Liguria e Lombardia – sta seguendo una strada diversa, almeno nella parte di attribuzione dei punteggi che riguardano i comportamenti organizzativi di ciascun dipendente: agli interessati è stato indicato di compilare direttamente la propria scheda «in autovalutazione». La distribuzione delle schede sta avvenendo in questi giorni. Sarà interessante vedere quali saranno i risultati.
Nel frattempo, occorre spiegare quali sono i motivi di questa procedura. Il problema – un po’ ovunque in Italia – sta nella sfiducia del personale nella valutazione data dai dirigenti: si teme possa essere utilizzata impropriamente, per punire gli addetti meno graditi ai vertici e premiare i più fedeli (anche a prescindere da alcune vicende penali). Così nel Nord-ovest i sindacati hanno ottenuto che l’attribuzione dei punteggi passi da una commissione formata dall’amministrazione, dagli stessi rappresentanti dei lavoratori e dall’organismo di valutazione. Ma stanno scadendo i termini per le "pagelle" 2011. Così si è decisa una soluzione-ponte: l’autovalutazione.