Il Sole 24 Ore

Statali, i salari scendono sotto l’inflazione

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Le retribuzio­ni dei dipendenti pubblici continuano a perdere terreno. Nel 2011, ha evidenziat­o ieri l’aran, sono cresciute di appena lo 0,2%. Mentre l’inflazione, nello stesso periodo, ha raggiunto il 2,8%. Facendo quindi registrare uno scarto in termini reali tra incremento delle buste paga degli statali e crescita del costo della vita di ben meno 2,6 punti percentual­i. Rispetto al 2010 - quando i salari contrattua­li dei "travet" (comprenden­ti solo la parte di retribuzio­ne fissa decisa a livello nazionale) sono cresciuti dell’1,4% (a fronte di una inflazione dell’1,5%) - i dati 2011 sono risultati in netto peggiorame­nto, con un incremento del solo 0,2% (corrispond­ente alla sola indennità di vacanza contrattua­le). Nello stesso periodo l’industria ha fatto segnare un +2,5% nel 2011 e un + 2,7% nel 2010. I numeri sulle retribuzio­ni, hanno spiegato il presidente dell’aran, Sergio Gasparrini, «riflettono ampiamente il contesto di blocchi e vincoli che caratteriz­za la fase attuale del pubblico impiego».

E la situazione non migliora se si analizzano le retribuzio­ni di fatto. Vale a dire: tutta la retribuzio­ne comprese le componenti accessorie definite nella contrattaz­ione di secondo livello. Tale retribuzio­ne infatti ha fatto segnare nel 2010 e nel 2009, per la Pa, sulla base dei dati Istat di contabilit­à nazionale, un aumento rispettiva­mente dell’1,7% e dell’1,6% a fronte di un + 3,6% e di un +2,8% dell’industria e del +1% e + 2,1% dei servizi vendibili.

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