No alla rinuncia della flessibilità in entrata
Il Pdl ha spinto affinché la riforma non penalizzi le piccole e medie imprese, con la rinuncia, a causa degli alti costi, alla flessibilità in entrata per assumere i giovani. Nel mirino, quello che il deputato Pdl Giuliano Cazzola chiama «un pregiudizio di illegittimità dei rapporti di lavoro flessibili». Tuttavia il partito di Angelino Alfano è d’accordo nel chiedere di trasformare l’apprendistato nel contratto prevalente attraverso cui accedere al mondo del lavoro.