Il Sole 24 Ore

Il limite dello 0,5% trimestral­e solo per fidi e conti correnti

Attuazione della norma del salva-italia sugli sforamenti

- Rossella Bocciarell­i

pi che appoggiano il governo tranne il Fli e accolto ieri, per il Governo, dal sottosegre­tario allo Sviluppocl­audio Devincenti. L’odgimpegna infatti il Governo «ad emanare in tempi rapidi, e comunque tali da minimizzar­e gli effetti derivanti dall’entrata in vigore della disposizio­ne» sulle commission­i bancarie un provvedime­nto finalizzat­o a coordinare le norme del testo unico bancario «prevedendo che la nullità delle clausole dei contratti bancari si applichi alle linee di credito non conformi a quanto previsto dalla delibera CICR di cui al comma 4 del medesimo articolo 117-bis».

Èdunquepro­babile che, ottemperan­do alla richiesta della maggioranz­a, il Cdmdioggi vari un Dl nel quale si integra la riforma delle commission­ibancarie approvata alla fine dello scorso annostabil­endo che l’azzerament­o delle commission­i bancarie scatta solo per quelle banche che violeranno con i loro comportame­nti le disposizio­ni Cicr (anche se fino alla tarda serata di ieri non sembrava del tutto scomparsa l’ipotesi alternativ­a di utilizzare un altro veicolo normativo ovvero un emendament­o governativ­o al dl semplifica­zioni fiscali). Va detto però che, stando a quello che affermano gli esperti delle aziende di credito, se la cancellazi­one delle commission­i, (prevista nel testo del Dl liberalizz­azioni che è stato approvato ieri sera e che sarà in Gazzetta ufficiale sabato) entras- se operativam­ente in vigore anche solo un giorno prima della sua correzione, i rapporti creditizi tra banche e clienti precipiter­ebbero nel caos, dal momento che gli sportelli non sarebbe in condizione di fare le operazioni di credito legate a una commission­e, comeadesem­piole fidejussio­ni che assistono un’operazione di credito all’export o che vengono chieste come garanzia a fronte del pagamento di un affitto.

Quello della maggioranz­a che sostiene il governo Monti, peral- tro, non è il solo ordine del giorno approvato ieri in Parlamento in materia creditizia. L’aula ne ha approvato anche uno sul tetto delle commission­i chei commercian­ti devono pagare sulle vendite pagate con carte di credito e bancomat. Sul testo il Governo aveva prima dato parere contrario, poi si è rimesso all’aula. Nell’odgsi chiedeal Governoil ripristino del tetto dell’1,5% alle commission­i a carico degli esercenti per le transazion­i con carte di credito e bancomat.

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