Bisogna rieducare al senso del dovere nelle piccole cose
Non so se ci aiuterà a venire fuori da questa terribile crisi. Ma certamente la riflessione sul senso di sobrietà e di equità evocato ogni giorno nella stagione che il nostro Paese sta vivendo dovrebbe portarci a un sussulto di coscienza civica. A partire dalle piccole cose e dai rapporti quotidiani. Sono un artigiano del legno, lo era mio padre, probabilmente lo sarà mio figlio. Cerchiamo di svolgere bene il nostro lavoro, nei dettagli: perché questo è il valore aggiunto che possiamo dare alla nostra attività. Mi avvilisce, invece, constatare come sia sempre più diffusa la tendenza a svolgere con pressapochismo il proprio dovere. S’inizia sui banchi di scuola, ma succede sul posto di lavoro, pubblico privato che sia, nell’amministrazione della Cosa pubblica, nella gestione (cattiva) della burocrazia, talvolta pur necessaria. Mi chiedo: non sarà che oltre ai giusti provvedimenti che bisogna prendere per metterci al passo dell’europa non dovremo anche interessarci della drammatica emergenza educativa e civica che traspare dagli atteggiamenti quotidiani di molti di noi italiani? Chi si oppone alla riforma del lavoro proposta dal Governo Monti afferma che tale riforma non porterà alcun beneficio all’occupazione. Fino ad oggi, con l’italia che non cresce, che non consuma più come un tempo, sono stati solo persi posti di lavoro.
AFRICA Riccardo