Treni Dotto alla conquista del mondo
Il primo modello, datato 1962, era nato quasi per caso dall’inventiva di Ivo Dotto: allievo di quell’ingegner De Rossi progettista della Fiat 500, insegnante di materie tecniche con il pallino della meccanica e produttore di giochi da giardino, aveva pensato di piazzare anche un trenino dotato di motore a scoppio in un parco attrezzato per bambini. Oggi i trenini Dotto si trovano nei cinque continenti: rigorosamente Made in Italy, sono stati venduti in oltre 50 Paesi, dal Giappone alla Tunisia, dalla nuova Caledonia al Marocco, dalla Russia al Sudafrica. Dotto Trains compie 50 anni: fedele al legame con la città in cui è nata e cresciuta, l’azienda festeggia la ricorrenza a Castelfranco Veneto, Treviso, aprendo le porte dello stabilimento e organizzando visite per i concittadini nella nuova struttura produttiva di Loreggia. Per tutta la giornata di domenica 25 marzo, i trenini collegheranno piazza Giorgione con via Borgo Pieve.
La fabbrica dei trenini è oggi guidata dalla presidente Bruna Dotto, da Sabrina Carraro, general manager, e dalla la sorella Ottorina, responsabile qualità e marketing, entrambe pronipoti del fondatore. Negli anni il prodotto si è evoluto: nel 1965 è stato realizzato il primo convoglio su rotaia a funzionamento elettrico, l’anno successivo il primo treno su pneumatici, decisivo per ampliare il mercato di riferimento. Dai parchi divertimento, il trenino si è fatto spazio nelle città turistiche, d’arte, balneari, e nei luoghi di interesse storico. Negli anni Settanta e Ottanta altre novità: debutta il primo convoglio adatto a viaggiare anche su terreni accidentati, con le carrozze chiuse, mentre viene definitivamente abbandonato il mercato delle giostre; nel 1995 debutta il Muson River – dal nome del fiume che attraversa il territorio castellano, altro omaggio alle origini – funzionante a batteria; ancora, nel 1998, l’avvento del City Roamer, veicolo ecologico e agilissimo, e nel 2005 viene lanciato il Sirius, nato per valorizzare il trasporto alternativo nei centri storici. Le scelte di colori e design, la dimensione e le personalizzazione avvengono a seconda delle esigenze dei clienti: le quattro ruote sterzanti e la larghezza contenuta consentono ai trenini di arrivare dove i comuni mezzi di trasporto non possono accedere.
Prossima fermata, ambiente. «Un impegno per il futuro dell’azienda» dice Sabrina Carraro: dopo la ricerca delle motorizzazioni a emissioni zero ed elettriche, il 2011 ha portato l’introduzione delle batterie al litio di ultima generazione.