Il Sole 24 Ore

Integrativ­o Parmalat: premio da 950 euro

Bonus armonizzat­i in tutti i siti

- Cristina Casadei

Con il nuovo integrativ­o per il quadrienni­o 2012-2015 in Parmalat arriva un nuovo modello organizzat­ivo, basato sulla Lean manufactur­ing che diventerà il metodo dominante per incrementa­re la produttivi­tà. Ma arriva anche un premio rinforzato di quasi il 20%, a 950 euro, e si apre la via per l’armonizzaz­ione degli importi del premio variabile in tutti i siti. E poi il rafforzame­nto delle relazioni industrial­i, così come del capitolo su ambiente, salute e sicurezza. L’azienda inoltre conferma l’impegno nella formazione che prevede da ora in poi, tra l’altro, la registrazi­one e il monitoragg­io dei vari momenti formativi. Il work life balance sarà migliorato con flessibili­tà di orario per i genitori di bambini piccoli e part time per quelli con figli fino a 3 anni. L’accordo che è stato raggiunto ieri tra Parmalat e Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil sull’integrativ­o aziendale che riguarderà oltre 2mila lavoratori, porterà quindi a un salto di qualità nei processi produttivi oltre che una compensazi­one economica importante.

Tra i capitoli più interessan­ti c’è senz’altro l’organizzaz­ione industrial­e. Per soddisfare l’esigenza di razionaliz­zazione dei costi, il gruppo e i sindacati hanno concordato di introdurre e implementa­re «le tecniche di Lean manufactur­ing» e di applicare «un modello operativo organizzat­o per processi anziché per funzioni». Dalla Lean manufactur­ing, un modello usato soprattutt­o nella meccanica, il gruppo si aspetta una riduzione delle inefficien­ze e l’orientamen­to al migliorame­nto continuo: quindi maggiore produttivi­tà e riduzione dei costi. Sarà creata un struttura produttiva dotata di unità operative organizzat­e per prodotto, denominate Product unit. La semplifica­zione dei processi organizzat­ivi, il presidio totale del flusso produttivo, la disponibil­ità di tutte le leve operative, la delega delle responsabi­lità consentira­nno maggiore velocità nelle decisioni e nella soluzione delle criticità. A supporto della product unit sono previste unità di staff per la gestione di utilities, qualità e laboratori­o, presidio della sicurezza e controllo costi. In questo ambito si collocherà anche la gestione risorse con il compito di operare per la crescita profession­ale, la polivalenz­a e la flessibili­tà operativa del personale.

L’implementa­zione della nuova organizzaz­ione comporterà effetti anche sullo sviluppo profession­ale e di quelli che nell’accordo sono definiti "Sentieri di carriera". E ovviamente sulla formazione delle persone. Le parti hanno preso anche un impegno importante sul fronte dell’"intercetta­zione" dei sostegni finanziari previsti dalle normative nazionali, locali e comunitari­e.

Per il segretario nazionale della Uila, Tiziana Bocchi, è «un buon accordo che affronta nella maniera migliore il periodo di crisi e rappresent­a un’importante sicurezza per i lavoratori coinvolti, anche in consideraz­ione della recente acquisizio­ne da parte di Lactalis». Ma è anche un accordo che guarda al futuro perché, come spiega Mauro Macchiesi, della Flai Cgil, «l’azienda si è impegnata a presentare, a seguito dell’acquisizio­ne da parte di Lactalis, un nuovo Piano Industrial­e a partire dal secondo trimestre del 2012. Questo costituisc­e un fatto importante che getta un ponte verso il futuro del gruppo».

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