Integrativo Parmalat: premio da 950 euro
Bonus armonizzati in tutti i siti
Con il nuovo integrativo per il quadriennio 2012-2015 in Parmalat arriva un nuovo modello organizzativo, basato sulla Lean manufacturing che diventerà il metodo dominante per incrementare la produttività. Ma arriva anche un premio rinforzato di quasi il 20%, a 950 euro, e si apre la via per l’armonizzazione degli importi del premio variabile in tutti i siti. E poi il rafforzamento delle relazioni industriali, così come del capitolo su ambiente, salute e sicurezza. L’azienda inoltre conferma l’impegno nella formazione che prevede da ora in poi, tra l’altro, la registrazione e il monitoraggio dei vari momenti formativi. Il work life balance sarà migliorato con flessibilità di orario per i genitori di bambini piccoli e part time per quelli con figli fino a 3 anni. L’accordo che è stato raggiunto ieri tra Parmalat e Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil sull’integrativo aziendale che riguarderà oltre 2mila lavoratori, porterà quindi a un salto di qualità nei processi produttivi oltre che una compensazione economica importante.
Tra i capitoli più interessanti c’è senz’altro l’organizzazione industriale. Per soddisfare l’esigenza di razionalizzazione dei costi, il gruppo e i sindacati hanno concordato di introdurre e implementare «le tecniche di Lean manufacturing» e di applicare «un modello operativo organizzato per processi anziché per funzioni». Dalla Lean manufacturing, un modello usato soprattutto nella meccanica, il gruppo si aspetta una riduzione delle inefficienze e l’orientamento al miglioramento continuo: quindi maggiore produttività e riduzione dei costi. Sarà creata un struttura produttiva dotata di unità operative organizzate per prodotto, denominate Product unit. La semplificazione dei processi organizzativi, il presidio totale del flusso produttivo, la disponibilità di tutte le leve operative, la delega delle responsabilità consentiranno maggiore velocità nelle decisioni e nella soluzione delle criticità. A supporto della product unit sono previste unità di staff per la gestione di utilities, qualità e laboratorio, presidio della sicurezza e controllo costi. In questo ambito si collocherà anche la gestione risorse con il compito di operare per la crescita professionale, la polivalenza e la flessibilità operativa del personale.
L’implementazione della nuova organizzazione comporterà effetti anche sullo sviluppo professionale e di quelli che nell’accordo sono definiti "Sentieri di carriera". E ovviamente sulla formazione delle persone. Le parti hanno preso anche un impegno importante sul fronte dell’"intercettazione" dei sostegni finanziari previsti dalle normative nazionali, locali e comunitarie.
Per il segretario nazionale della Uila, Tiziana Bocchi, è «un buon accordo che affronta nella maniera migliore il periodo di crisi e rappresenta un’importante sicurezza per i lavoratori coinvolti, anche in considerazione della recente acquisizione da parte di Lactalis». Ma è anche un accordo che guarda al futuro perché, come spiega Mauro Macchiesi, della Flai Cgil, «l’azienda si è impegnata a presentare, a seguito dell’acquisizione da parte di Lactalis, un nuovo Piano Industriale a partire dal secondo trimestre del 2012. Questo costituisce un fatto importante che getta un ponte verso il futuro del gruppo».