Febbre online per lo shopping
Osservatorio acquisti Cartasi
Nel 2011 i consumi degli italiani frenano ma aumentano di circa 3 miliardi quelli regolati con carte di credito bancarie: la spesa balza da 71,2 a 74 miliardi, il 4,1% in più. Ma soprattutto il 2011 è stato l’anno in cui è esploso lo shopping di abbigliamento e calzature online, un altro passo in avanti del consumatore italiano. È quanto emerge dall’osservatorio acquisti Cartasi 2012.
«È stato un anno a due facce – commenta Natale Capone, amministratore delegato di Cartasi, la società che gestisce il ciclo di emissione e accettazione delle carte di credito – sostenuto solo dalla ripresa dei mesi primaverili. Poi in estate, la crisi finanziaria, legata al debito sovrano, ha gelato il trend di spesa e ha accentuato i cambiamenti strutturali». Infatti, se nei primi sette mesi dell’anno lo scontrino medio registrava un +0,7%, fra agosto e dicembre ha segnato una media di -3%. Nel finale d’anno la spesa per servizi ha superato quella per i prodotti. E si è confermato il boom dell’ecommerce, +15,4%.
E per il 2012? «Gennaio – aggiunge Capone – è stato un mese al rallentatore, con una crescita degli acquisti del 2,5% rispetto all’anno precedente. Febbraio meglio: siamo tornati sopra il 4% e questo lascia ben sperare per il resto dell’anno: nessuno ignora le difficoltà delle famiglie italiane, tanto che la fiducia rimarrà estremamente erratica, ma, se non ci taglieranno le commissioni, cresceremo ancora».
Secondo Banca d’italia nel 2010 risultavano 14,6 milioni di carte di credito attive e 37 milioni di carte di debito. Mediamente ciascuna di esse ha realizzato meno di 12 operazioni l’anno, una al mese.
Durante il 2011 gli acquisti con moneta elettronica di abbigliamento-calzature, viaggi e alimentari hanno pesato sul totale per il 45%. «E soprattutto – osserva Francesco Pallavicino, responsabile marketing di Cartasi - si osserva che la spesa per alimenti, 13,5%, è stata "superata" da abbigliamento-calzature, 15,2%, e viaggi e trasporti, 16,5%. Un mutamento sociale che presumibilmente si svilupperà ancora». Gli altri capitoli di spesa sono, nell’ordine, alberghi e ristoranti, 12,9%, dettaglio non food, 9,8%, beni per la casa, 7,6%, e telecomunicazioni, 5,1%.
Fra i prodotti che hanno performato meglio, da notare i dispositivi e i prodotti digitali che sono cresciuti tutto l’anno: +11,2%. Altrettanto bene ha fatto il turismo: viaggi e trasporti hanno messo a segno +12,8%, e, anche scontando gli incrementi del costo dei carburanti (+18,6%), si conferma in crescita. In aumento anche le spese per pernottamenti e ristoranti (+5,8%).
Le carte di credito hanno tirato la volata all’e-commerce: il 2011 è stato un anno di boom, +15,4% contro il +2,9% degli altri canali di spesa. «Alla fine – osserva Pallavicino – gli acquisti online rappresentano circa l’11% delle spese complessive realizzate con carta di credito che hanno raggiunto un valore di 8 miliardi».
A fare la parte del leone sono ancora una volta le spese effettuate per viaggi e trasporti (39,5%) e nel campo dell’informatica, beni e servizi professionali (18,9%). Ma la vera novità dell’e-commerce 2011 arriva dai più tradizionali acquisti di beni fisici: abbigliamento e calzature, che hanno messo a segno rispettivamente un +45,2% e un +41%, muovendosi in rete in controtendenza rispetto all’offline.