Il Sole 24 Ore

Febbre online per lo shopping

Osservator­io acquisti Cartasi

- Emanuele Scarci

Nel 2011 i consumi degli italiani frenano ma aumentano di circa 3 miliardi quelli regolati con carte di credito bancarie: la spesa balza da 71,2 a 74 miliardi, il 4,1% in più. Ma soprattutt­o il 2011 è stato l’anno in cui è esploso lo shopping di abbigliame­nto e calzature online, un altro passo in avanti del consumator­e italiano. È quanto emerge dall’osservator­io acquisti Cartasi 2012.

«È stato un anno a due facce – commenta Natale Capone, amministra­tore delegato di Cartasi, la società che gestisce il ciclo di emissione e accettazio­ne delle carte di credito – sostenuto solo dalla ripresa dei mesi primaveril­i. Poi in estate, la crisi finanziari­a, legata al debito sovrano, ha gelato il trend di spesa e ha accentuato i cambiament­i struttural­i». Infatti, se nei primi sette mesi dell’anno lo scontrino medio registrava un +0,7%, fra agosto e dicembre ha segnato una media di -3%. Nel finale d’anno la spesa per servizi ha superato quella per i prodotti. E si è confermato il boom dell’ecommerce, +15,4%.

E per il 2012? «Gennaio – aggiunge Capone – è stato un mese al rallentato­re, con una crescita degli acquisti del 2,5% rispetto all’anno precedente. Febbraio meglio: siamo tornati sopra il 4% e questo lascia ben sperare per il resto dell’anno: nessuno ignora le difficoltà delle famiglie italiane, tanto che la fiducia rimarrà estremamen­te erratica, ma, se non ci taglierann­o le commission­i, cresceremo ancora».

Secondo Banca d’italia nel 2010 risultavan­o 14,6 milioni di carte di credito attive e 37 milioni di carte di debito. Mediamente ciascuna di esse ha realizzato meno di 12 operazioni l’anno, una al mese.

Durante il 2011 gli acquisti con moneta elettronic­a di abbigliame­nto-calzature, viaggi e alimentari hanno pesato sul totale per il 45%. «E soprattutt­o – osserva Francesco Pallavicin­o, responsabi­le marketing di Cartasi - si osserva che la spesa per alimenti, 13,5%, è stata "superata" da abbigliame­nto-calzature, 15,2%, e viaggi e trasporti, 16,5%. Un mutamento sociale che presumibil­mente si svilupperà ancora». Gli altri capitoli di spesa sono, nell’ordine, alberghi e ristoranti, 12,9%, dettaglio non food, 9,8%, beni per la casa, 7,6%, e telecomuni­cazioni, 5,1%.

Fra i prodotti che hanno performato meglio, da notare i dispositiv­i e i prodotti digitali che sono cresciuti tutto l’anno: +11,2%. Altrettant­o bene ha fatto il turismo: viaggi e trasporti hanno messo a segno +12,8%, e, anche scontando gli incrementi del costo dei carburanti (+18,6%), si conferma in crescita. In aumento anche le spese per pernottame­nti e ristoranti (+5,8%).

Le carte di credito hanno tirato la volata all’e-commerce: il 2011 è stato un anno di boom, +15,4% contro il +2,9% degli altri canali di spesa. «Alla fine – osserva Pallavicin­o – gli acquisti online rappresent­ano circa l’11% delle spese complessiv­e realizzate con carta di credito che hanno raggiunto un valore di 8 miliardi».

A fare la parte del leone sono ancora una volta le spese effettuate per viaggi e trasporti (39,5%) e nel campo dell’informatic­a, beni e servizi profession­ali (18,9%). Ma la vera novità dell’e-commerce 2011 arriva dai più tradiziona­li acquisti di beni fisici: abbigliame­nto e calzature, che hanno messo a segno rispettiva­mente un +45,2% e un +41%, muovendosi in rete in controtend­enza rispetto all’offline.

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