Il Sole 24 Ore

Grasso: «Sporcata la mia carica»

A «Piazzapuli­ta» su La 7 la replica alle accuse lanciate la settimana scorsa da Travaglio

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«L’operazione di qualcuno che estrapola pezzi della tua storia facendola a pezzi non può essere consentita». Va in onda su La 7 la replica di Pietro Grasso, neo presidente del Senato, alle accuse lanciate la scorsa settimana da Marco Travaglio sempre sulla stessa emittente. Ieri il padrone di casa è stato Corrado Formigli, conduttore di «Piazzapuli­ta», giovedì scorso era invece toccato a Michele Santoro, durante «Servizio pubblico», ricevere la telefonata con la quale il presidente del Senato ha invitato Travaglio («non guarderò la trasmissio­ne», ha detto ieri) a un confronto in tv sulle accuse a lui formulate: la sua nomina a capo della procura nazionale antimafia sarebbe stata disposta, secondo il giornalist­a del Fatto quotidiano, grazie a una legge targata Pdl a danno di Giancarlo Caselli.

Grasso va subito al punto: «Parecchie persone mi hanno chiesto perché ho telefonato in trasmissio- ne, perché ho chiesto un confronto tv, ma chi ha la coscienza pulita non ha nulla da temere. In Senato avevo parlato di "casa trasparent­e" e invece la mia carica veniva sporcata da parole così difficili da contrastar­e per la loro genericità». Ma Grasso svela anche una motivazion­e di altra natura: «Ho trovato mia moglie in stato di agitazione, non poteva quasi parlare...». «In realtà – dice – c’è stato un momento in cui il Csm avrebbe potuto deliberare sulla nomina del procurator­e nazionale antimafia prima che la legge, che anch’io ho riconosciu­to contro Caselli, entrasse in vigore». Ed è stato sempre il Csm, aggiunge Gras-

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