Sindacati in pressing sulla lista unica
Questa mattina a Roma riunione delle sigle sindacali dei commercialisti per tentare di uscire dall’impasse provocato dalla vicenda elettorale del 2012 e dal commissariamento del Consiglio nazionale. Una vicenda che è sfociata in una dura contrapposizione tra le due liste protagoniste delle elezioni, «Vivere la professione» (guidata da Claudio Siciliotti e poi da Massimo Miani, da Raffaele Marcello per la componente ragionieri) e «Insieme per la professione» (guidata da Gerardo Longobardi, Davide Di Russo per i ragionieri) e in ricorsi presso i giudici amministrativi. Dopo le decisioni del Consiglio di Stato che ha sospeso le nuove elezioni del 20 febbraio, in attesa della pronuncia nel merito del Tar Lazio sui ricorsi (nullità della lista «Insieme per la professione» e conteggio dei voti degli Ordini di Bari ed Enna a favore della compagine «Vivere la professione») all’interno dei commercialisti si è fatta strada l’idea di trovare una via d’uscita. Il Tar ha fissato l’udienza di merito per il 19 giugno, ma è probabile che la vicenda finisca, di nuovo, e questa volta nel merito, al Consiglio di Stato. La proposta lanciata nei giorni scorsi da Francesco Muraca, presidente dell’Ordine di Catanzaro, è azzerare la situazione, con il ritiro dei ricorsi e dei candidati. Miani, Marcello, Longobardi e Di Russo si sono detti disponibili; sui ricorsi, Siciliotti – che già ha fatto un passo indietro per quanto riguarda la candidatura – ha annunciato «senso di responsabilità» se dovesse emergere una lista unitaria. A questo punto si tratta di capire come si possa percorrere la strada stretta per arrivare a un azzeramento della situazione e quali sino i presupposti per una lista unitaria.