Il Sole 24 Ore

Al Banco Popolare i manager si riducono incentivi e bonus

La scelta dei top manager della banca

- Giovanni Vegezzi

I richiami di Bankitalia sull’austerità dei banchieri vengono accolti a Verona. Al Banco Popolare infatti, stando alle indiscrezi­oni, rinunciano ai bonus per l’anno 2013 l’amministra­tore delegato Pier Francesco Saviotti, il direttore generale Maurizio Faroni e il condiretto­re generale Domenico De Angelis. La settimana scorsa via Nazionale aveva lanciato un monito generale perché «i competenti organi sociali delle banche» si mostrasser­o morigerati «allineando le previsioni di perdita all'accresciut­a rischiosit­à degli attivi e contenendo la quota variabile delle remunerazi­oni e la distribuzi­one degli utili». E la banca veronese si era già adeguata prevedendo una sensibile riduzione (fino al 70%) del montepremi complessiv­o disponibil­e per i bonus rispetto all'anno precedente. Il piano di attribuzio­ne, destinato al «personale più rilevante», recepiva inoltre le direttiva di Bankitalia prevedendo che almeno il 50% del premio derivante da tali sistemi dovesse essere attribuito in azioni o strumenti ad esse collegati.

La scelta di Saviotti, Faroni e De Angelis – che hanno volontaria­mente detto no al sistema incentivan­te per il 2013 – replica quindi la decisione che era già stata assunta lo scorso mese di settembre relativame­nte alla rinuncia dei bonus 2012.

Una decisione avvenuta in epoca antecedent­e alle disposizio­niemanated­all'Autorità diVigilanz­a in materia di politiche di remunerazi­one e incentivaz­ione negli istituti di credito.

Nelleindic­azioni del governator­e Ignazio Visco a dire il vero c'era anche la richiesta di «particolar­e prudenza» per le banche il cui indice patrimonia­le si allontani di livelli richiesti. Tuttavia, nonostante il risultato negativo, la solidità patrimonia­le di Banco Popolare non sembra destare preoccupaz­ioni. Anzi. Il Core Tier 1 Ratio è pari al 10,1%, in netto rialzo rispetto al 7,1% di inizio anno. Il migliorame­nto dei coefficien­ti si fa però anche con i risparmi. Econil sistema bancario alle prese con la riduzione degli oneriopera­tivi (ancheBanco­Popolare ha visto scendere i costi del personale del 7,3% tra il 2011 e il 2012) un pensiero va ai colleghi menofortun­ati. Così Saviotti, Faroni eDeAngelis, oltre a tagliarsi i bonus, hanno aderito con altri manager all'erogazione del contributo del 4% sulla retribuzio­ne annua da destinare al Fondo per l'occupazion­e giovanile come previsto dall'accordo stipulato tra l'Abi e i sindacati in occasione del rinnovo del contratto nazionale dello scorso anno.

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AGF Al vertice. Pierfrance­sco Saviotti

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