Il Sole 24 Ore

Anche il Governo si allea al Comune nel ricorso alla Ue su Sea Handling

L’ipotesi «aiuti di Stato»

- Sara Monaci

Lo Stato italiano si associa alla richiesta di sospensiva della multa europea da 360 milioni inflitta a Sea handling, già avanzata poche settimane fa sia dalla controllan­te Sea, sia dal Comune di Milano, azionista di riferiment­o della stessa società aeroportua­le di Linate e Malpensa, sia da F2i, secondo socio di Sea.

La decisione è stata presa ieri a Roma durante un incontro tra il ministro degli Affari europei Enzo Moavero Milanesi, il presidente di Sea Giuseppe Bonomi e i rappresent­anti di Palazzo Marino, guidati dal dg Davide Corritore, e di F2i. L'obiettivo è bloccare subito la sanzione europea in base alla quale la Handling, che si occupa della gestione del traffico bagagli e cargo nei due scali lombardi, dovrebbe restituire alla capogruppo 360 milioni, cioè il corrispett­ivo di quanto da essa ricevuto dal 2002 al 2006 e poi dal 2006 al 2010.

Il ricorso che si oppone nel merito alla decisione Ue è stato intanto già presentato nel corso di questo mese sia da Sea che dal Comune di Milano che da F2i che dallo Stato. Per ora dunque il governo non formalizze­rà alla Handling la richiesta di restituire i finanziame­nti.

La ratio della multa è che queste risorse, girate da Sea alla sua controllat­a nel corso di un decennio, per l'Europa sono assimilabi­li ad aiuti di Stato lesivi delle regole della concorrenz­a di mercato, soprattutt­o perché erogati grazie all'esistenza di un socio pubblico come il Comune di Milano. Il quale, invece, è di tutt'altro avviso, così come la società aeroportua­le.

Il timore di Sea e dei suoi azionisti è ora che un'immediata eseguibili­tà della sanzione mandi in fallimento la Handling, che da sempre vive situazioni finanziari­e precarie (per quanto ad oggi abbia un bilancio in sostanzial­e pareggio). Fatto, questo, che imporrebbe anche uno stop alle trattative in corso per una possibile cessione alla multinazio­nale Menzies, che già darebbe qualche garanzia occupazion­ale.

Così ieri a Roma è stata trovata un'intesa per un'azione comune e coordinata. Non c'è molto tempo però: se la sospensiva non verrà concessa entro giugno, la Handling si ritroverà a redigere un bilancio tenendo conto della multa da 360 milioni, non potendo rimandare ol t r e la presentazi­one dell'esercizio. Il che, praticamen­te, significa chiudere i battenti ancora prima di aver trovato un acquirente.

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