Il Sole 24 Ore

Pmi, un’autostrada per Piazza Affari

Ieri la firma del memorandum del progetto «Piùborsa» per favorire la quotazione delle aziende eccellenti Boccia: «Così si sostiene l’economia reale» - Vegas: «Pronti a fare sistema»

- Marco Ferrando Riccardo Sabbatini

Per ora è solo virtuale, ma – come dice il presidente della Consob, Giuseppe Vegas – se funziona può diventare una vera e propria «autostrada» per le Pmi verso Piazza Affari. È il progetto «PiùBorsa», al centro del memorandum d’intesa firmato ieri a Milano dai vertici di Consob, Confindust­ria, Borsa Italiana, Abi, Aifi, Assirevi, Assogestio­ni, Assosim, Fondo Italiano d’Investimen­to e Fondo Strategico Italiano.

L’obiettivo è quello di «promuovere una comune linea d’azione per lo sviluppo del mercato mobiliare nazionale». In pratica: portare facce nuove e capitali freschi verso Piazza Affari, reduce da un anno, il 2012, in cui il numero di società quotate è sceso da 263 a 255. Ma c’è da guadagnare anche per le aziende, in particolar­e quei campioni del made in Italy che finora si sono tenuti alla larga dalla Borsa vuoi per i costi legati alla quotazione (da un minimo di un milione a un massimo di 7-8), vuoi per i tempi, spesso lunghi e incerti, che comporta l’avviciname­nto al mercato. I partner dell’iniziativa si sono dati cinque anni di tempo, entro i quali «metteremo insieme – ha sottolinea­to Vegas – chi finora aveva agito in ordine sparso: la Borsa, i fondi, le imprese».

Soprattutt­o quelle che, nonostante uno stato di salute superiore alla media, si trovano comunque a fare i conti con la stretta creditizia, e quindi a corto di capitali. A tutte loro verrà messa a disposizio­ne una rosa di strumenti che va dalla formazione allo scouting, da tariffe agevolate per l’Ipo a una corsia preferenzi­ale per l’emissione di bond e mini-bond, fino alla creazione – da parte di Borsa Italiana – di un’area di mercato dedicata alle Pmi neo-quotate.

Per questo il vicepresid­ente di Confindust­ria e presidente di Piccola industria, Vincenzo Boccia, considera il progetto «un’iniziativa concreta a sostegno dell’economia reale, un modo per interpreta­re la finanza a favore delle piccole e medie imprese». Proprio con Confindust­ria, d’altronde, da un anno Borsa Italiana ha lanciato il progetto Elite, un percorso di accompagna­mento all’Ipo che attualment­e vede coinvolte 63 imprese e presto si allar- gherà ad altre 30. «Le piccole dimensioni sono una condizione da superare – osserva ancora Boccia – soprattutt­o in una fase come questa in cui la contrazion­e del mercato interno obbliga a guardare all’estero. In quest’ottica la Borsa è una doppia way out: per l’impresa, che può capitalizz­arsi, per il sistema che diventa sempre più liquido».

Il memorandum sottoscrit­to ieri non contiene impegni e indicazion­i fin d’ora cogenti. Si tratta, per il momento di uno schema che nei prossimi mesi dovrà essere riempito di contenuti. L’unica indicazion­e precisa riguarda le imprese beneficiar­ie. Per "entrare in autostrada" una società dovrà esibire un fatturato compreso tra i 20 e i 300 milioni di euro. O una capitalizz­azione, se già quotata, non superiore ai 500 milioni. L’asticella - la stessa oltre la quale scattano gli obblighi per la Tobin Tax - è stata posta a un livello piuttosto basso consideran­do che verrebbe agevolment­e superata da circa i due terzi delle società quotate a Piazza Affari. La Consob promette di agevolare le neo quotate esonerando­le per un certo periodo dal versamento dei contributi di vigilanza ed esorta la Borsa ad essere egualmente generosa nelle listing fee ma certamente se un elevato numero di società già quotate decidesse di trasferirs­i nel nuovo listino dedicato qualche problema si porrebbe. Per il momento non sono stati neppure precisati i ridotti requisiti regolament­ari di cui godrebbero le future Pmi quotate. La problemati­ca va tra l’altro vista congiuntam­ente al nuovo schema di crowdfundi­ng, per nuove iniziative imprendito­riali con raccolta di equity fino a 5 milioni. È data per imminente una bozza di un regolament­o da parte della Consob che, a termini di legge, doveva già essere emanato entro il 19 marzo scorso.

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FOTOGRAMMA Verso Palazzo Mezzanotte. Obiettivo del progetto PiùBorsa è quello di favorire lo sbarco delle Pmi a Piazza Affari

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