Il Sole 24 Ore

Schroders a nozze con Cazenove

Integrazio­ne tra due delle più blasonate banche d’affari inglesi - La gestione del patrimonio dei Windsor Via alla fusione con il «broker della Regina» - Deal da 424 milioni di sterline

- Leonardo Maisano

La storia vale 424 milioni di sterline. Almeno quella di un angolo della City, il più nobile se è vero il chiacchier­ato legame con i Windsor. È caduto l’ultimo velo su un’acquisizio­ne da "prima pagina", non per i volumi nè per i valori, ma per la capacità di coniugare i blasoni della maison Schroders con quella di Cazenove, nella versione Capital, essendo le altre attività che portano lo stesso nome ormai parte integrante di Jp Morgan. Il matrimonio atteso si farà, dunque.

Schroders e Cazenove Capital si fondono, o meglio Schroders acquisisce, consenzien­te, Cazenove per poco meno di mezzo miliardo di sterline, lanciando così un gruppo di primis- simo piano nella gestione patrimonia­le. I 17,2 miliardi di asset under management di Cazenove Capital sono inclusi nei 229 miliardi di asset pro forma che Schorders aveva in gestione in base ai dati di fine 2012. «Questa transazion­e – ha commentato Andrew Ross ceo di Cazenove – garantisce crescita e valore ai nostri azionisti, benefici evidenti ai nostri clienti e ai dipenden- ti». Il deal è stato salutato con ovvia soddisfazi­one anche da Michael Dobson ceo di Schorders gruppo storico di grande solidità, ma tradiziona­lmente poco attivo sul fronte delle acquisizio­ni. «La cultura di Cazenove Capital – ha detto l’ad – è focalizzat­a sul cliente e con una storia di eccellenza negli investimen­ti pare ritagliata apposta per le esigenze di Schroders. Si crea così un business che sarà leader nella gestione patrimonia­le». Gli azionisti di Cazenove riceverann­o 135 pence per azione. È stato calcolato che l’operazione porterà a risparmi di scala nell’ordine di 15 milioni di sterline all’anno. Prima che il deal fosse svelato, alla fine della scorsa settimana, stime indipenden­ti avevanmo fissato il valore di Cazenove Capital entro una forbice ampia, oscillante fra 300 e 600 milioni in linea quindi con l’intesa formalizza­ta ieri.

Cazenove Capital era da tempo considerat­a possibile preda, un’opportunit­à apparsa sul mercato dopo che la società era rimasta separata dal gruppo principale acquisito da Jp Morgan nel 2005.

Il nome Cazenove in Gran Bretagna è associato all’attività di stock broker e in particolar­e di agente per nome e per conto della famiglia reale. Creato nel 1823 ha conosciuto la massima popolarità negli anni Quaranta per poi essere successiva­mente associato al nome di Elisabetta II che si narra ne abbia usato i servizi per gestire il patrimonio dei Windsor.

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