Telecom rinegozia prestito sindacato da 3 miliardi
Il gruppo allunga le scadenze di un forward start facility
Le tensioni sui mercati finanziari alla luce degli sviluppi della crisi di Cipro, continuano a non toccare i corporate italiani. Ieri Telecom Italia ha chiuso una rinegoziazione di un prestito sindacato da 3 miliardi di euro, raccogliendo richieste per 4 miliardi. L’operazione si inserisce sulla scia delle forward start facility lanciate a febbraio da Fiat Industrial per 2 miliardi di euro e da Enel per oltre 9 miliardi.
L’operazione chiusa ieri da Telecom Italia rappresenta la seconda parte del rifinanziamento della vecchia facility da 8 miliardi di euro dell’agosto 2005, che scadrà ad agosto 2014 e che la società puntava ad assi- curarsi l’allungamento della scadenza per complessivi 7 miliardi di euro. Parte di questa linea era stata già estesa nel maggio 2012 per 4 miliardi di euro con scadenza a maggio 2017. Restavano, quindi, da rinegoziare 3 miliardi la cui scadenza è stata portata al marzo 2018. Il deal, che ha visto come bookrunner Rbs e Banca Imi, ha raccolto richieste per 4 miliardi di euro sui 3 miliardi richiesti, grazie alla partecipazione di 30 banche italiane e internazionali, tra cui le giapponesi Sumitomo e Bank of Tokyo. Tenendo con- 7 L'Euribor è il tasso al quale i depositi interbancari a breve termine vengono offerti da una banca primaria a un altro istituto nell'Eurozona. Il suo valore è calcolato da panel 39 banche. to del rating di Telecom Italia (BBB per S&P e BBB- per Moody’s) il prezzo dell’operazione è stata di 220 punti base sopra il tasso euribor, con periodicità da definire.
Il successo dell’operazione e l’elevato livello delle richieste dimostrano che, nonostante il panorama di incertezza a seguito delle elezioni politiche e alle tensioni sul rating, nomi come Telecom Italia trovano ottima accoglienza tra le banche internazionali, a conferma della liquidità che il sistema mette a disposizione per i corporate italiani.
Sempre ieri TotalErg ha sottoscritto un’operazione di cartolarizzazione dei propri crediti commerciali per 200 milioni di euro. L’operazione prevede, si legge in una nota, la cessione pro soluto su base revolving dei crediti commerciali per un periodo di 5 anni e rifinanzia la precedente cartolarizzazione da 150 milioni di euro sottoscritta da Erg Petroli nel 2008. Il contratto di cartolarizzazione è stato sottoscritto da Credit Agricole Cib e Banca Imi in qualità di arranger.