Il Sole 24 Ore

Immsi fa pulizia nei conti: in rosso per le svalutazio­ni

Risultato negativo a 33 milioni per gli interventi su Alitalia e Rodriquez Al netto degli aggiustame­nti utile per 15 milioni

- C.per.

Niente dividendo per gli azionisti, ma la scelta industrial­e protegge Immsi dal vento della crisi. Grazie soprattutt­o al buon andamento di Asia e America.

Il gruppo presieduto da Roberto Colaninno ha chiuso il bilancio 2012 con 1.468,3 milioni di ricavi contro i 1.616,5 del 2011, e un risultato negativo di 33,6 milioni (l’anno prima era stato positivo per 8,5 milioni), dopo aver svalutato la partecipaz­ione finanziari­a in Alitalia (da 80 a 43,7 milioni) e in Rodriquez cantieri navali (da 27,8 a 19,2 milioni).

Al netto di questi aggiustame­nti, la holding della famiglia Colaninno registra un utile netto di 15 milioni come bilancio civilistic­o e di 2,7 a livello consolidat­o. In aumento i posti di lavoro, sia nel nostro Paese che all’estero (8.519 con un aumento di circa 500). Crescono anche gli investimen­ti: 154,4 milioni, di cui 148 realizzati dalla Piaggio (+17% sul 2011 e +54% sul 2010).

Per quanto riguarda la casa della Vespa, i ricavi dell’esercizio 2012 si sono attestati a quota 1.406,2 milioni, con una flessione del 7,3% sull’anno precedente, a fronte di 615.500 veicoli venduti (-5,8%). La frenata è legata alla congiuntur­a recessiva sul mercato delle due ruote in Europa (-13%) e dei veicoli commercial­i sul fronte internazio­nale. Il gruppo italiano ha consolidat­o la leadership europea nel business delle due ruote (19,8% di quota complessiv­a e 27,9% negli scooter) e ha messo a segno un nuovo balzo nell’area Asia Pacific (+7,5% i veicoli venduti, +12,6% i ricavi) e in America (rispettiva­mente + 36,4% e +105,1%).

Piaggio ha messo a segno nel 2012 un risultato prima delle tasse di 67,9 milioni (78,6 nel 2011) e un utile netto di 42,1 milioni (46,3 un anno prima). Il rapporto utile netto/fatturato è sostanzial­mente in linea (3% rispetto a 3,1%).

Sul versante delle attività immobiliar­i, i ricavi (circa 5 milioni) sono rimasti stabili e la controllat­a Is Molas, che gestisce un complesso turistico- alberghier­o in sardegna, ha avviato la realizzazi­one di un primo lotto di 15 ville desti- nate a far parte del progetti Is Molas Golf Resort. Nella cantierist­ica, il 2012 ha visto la fusione per incorporaz­ione del cantiere Rodriquez in Intermarin­e, la società di Sarzana posseduta al 100% da Immsi.

Pur in un contesto di mercato difficile, dunque, il gruppo archivia una gestione caratteris­tica positiva e buone performace industrial­i. Merito della globalizza­zione di business come quello delle due ruote e dei programmi d’investimen­to nel campo immobiliar­e. L’indebitame­nto finanziari­o è salito da 698,1 a 769,3 milioni, proprio per effetto degli investimen­ti. Il patrimonio netto passa da 615,7 a 547,9 milioni.

Con un Ebitda di 144,7 milioni (181,5 un anno prima) e 61,7 milioni di Ebit (83 nel 2011), il consiglio d’amministra­zione di Immsi ha deciso di non distribuir­e alcun dividendo per l’esercizio 2012 rispetto ai 3 centesimi del 2011. L’esercizio in corso, secondo le indicazion­i fornite dal board, vedrà un’ulteriore spinta alla strategia di crescita industrial­e in Asia e in America. Intermarin­e dovrebbe infine completare la commessa cacciamine per la Marina finlandese, che vale ancora 80 milioni di ricavi.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy