Banda ultralarga Pronti i cantieri
Bandi per 900 milioni fino ad aprile
I primi cantieri per banda larga e ultra-larga apriranno prima di quest’estate. La macchina dei bandi – che da qui ad aprile mette sul piatto 900 milioni – si è messa in moto per chiudersi entro il prossimo mese. Il ministero dello Sviluppo economico ha infatti sbloccato nei giorni scorsi la prima tranche di risorse – 122 milioni di euro – che serviranno a costruire le dorsali in fibra ottica nelle zone ancora sprovviste di banda larga, raggiungendo oltre 500 comuni. Le altre due tranche – 547 milioni e 232 milioni – saranno disponibili a inizio e fine aprile.
«Le procedure di gara saranno concluse entro 3-4 mesi e così i primi cantieri potranno aprire entro inizio estate», assicura Roberto Sambuco, capo dipartimento per le Comunicazioni del ministero dello Sviluppo economico.
Il primo bando è stato appena pubblicato sul sito di Invitalia e chiama all’appello società di scavi e installatori di reti e punta all’azzeramento del digital divide (almeno 2 megabit/secondo a tutti i cittadini) raggiungendo gli ultimi 2,8 milioni di italiani che non possono accedere a collegamenti. Sempre sul fronte del digital divide interviene anche il secondo bando da 232 milioni che sarà pubblicato a fine del prossimo mese appena si sarà conclusa – il 21 aprile – la consultazione pubblica sulle aree «più remote del Paese» interessate dallo stesso bando (sul sito dello Sviluppo economico c’è una lista di oltre 3.000 Comuni). In questo caso l’intervento riguarderà il segmento di accesso della rete telefonica ricorrendo al metodo dell’"incentivo" con 232 milioni pubblici, a cui dovrà corrispondere il contributo privato di almeno il 30 per cento.
In mezzo a questi due bandi ci sarà un terzo intervento molto più ricco – che sarà pubblicato nei primi giorni di aprile – che vale ben 547 milioni dedicato alla banda ultralarga (da 30 a 100 megabit), con l’obiettivo di coprire una serie di piccoli e medi centri che non figurano nei piani dei privati. L’obiettivo è raggiungere 4 milioni di cittadini residenti in 179 comuni di Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Sicilia. In questo caso non ci sarà un solo bando, ma cinque bandi regionali per i quali i fondi pubblici disponibili ammontano in tutto a 383 milioni (una buona parte con la riprogrammazione dei fondi europei 2007-2013) a cui si aggiungerà un contributo privato minimo di 164 milioni, per un plafond totale di appunto 547 milioni di euro. I nuovi bandi dovrebbero tra l’altro favorire i consorzi tra gli operatori – come Telecom, Metroweb, Fastweb o Vodafone – e anche le "cordate di filiera" con alleanze che includano anche le aziende che si occupano di scavi o della fibra.
In attesa dei nuovi bandi le società di scavi e gli installatori di reti che vogliono partecipare al primo bando (95 milioni con investimenti per 122) potranno presentare le loro offerte entro il 31 maggio. Gli interventi riguardano, in particolari, Comuni e frazioni di Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria e Veneto e prevedono la costruzione di circa 4000 km di rete in fibra ottica.