Il Sole 24 Ore

«Troie in Parlamento»: frase shock di Battiato, bufera e precisazio­ne

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«Queste troie che si trovano in Parlamento farebbero qualsiasi cosa». La frase shock è del musicista Franco Battiato ( foto), nell’intervento al Parlamento europeo come assessore al Turismo della Sicilia. Sconcerto bipartisan dei parlamenta­ri, dei presidenti delle Camere e del ministro Fornero. Poi la precisazio­ne di Battiato: io travisato, mi riferivo al passato. suoi interlocut­ori. L’unica strada resta appunto quella del doppio binario. «Le difficoltà restano, ma si comincia a capire meglio cosa intendo per "doppio registro" e per Convenzion­e per le riforme», ha detto Bersani al termine delle consultazi­oni di ieri. Certo la giornata di ieri, con le irrituali dimissioni del ministro degli esteri Giulio Terzi per la vicenda dei marò, ha rappresent­ato «un 8 settembre del governo tecnico» per molti parlamenta­ri, sia del Pd che del Pdl. Non a caso il capogruppo azzurro alla Camera Renato Brunetta, dopo le consultazi­oni con Bersani, notava che «la vicenda ci insegna quantomeno qualcosa sui governi tecnici». Quello che serve è un governo politico: su questo avrebbero concordato sia il Pdl sia la Lega. Ancora 48 ore, dunque, per capire se il governo Bersani potrà partire con la stampella più o meno vistosa di Pdl e Lega. Poi Bersani riferirà al Colle, probabilme­nte già giovedì come previsto. Il tempo supplement­are serve anche a ridisegnar­e la mappa del totominist­ri, che dovranno essere quantomeno non sgraditi al centrodest­ra: insomma, più difficile che dentro ci siano Roberto Saviano e don Ciotti, più probabile che ci siano figure anche di centrosini­stra ma dal profilo "affidabile" agli occhi del Cavaliere. Come ad esempio i ministri montiani Fabrizio Barca e Renato Balduzzi.

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