I montiani chiedono l’apertura a tutte le forze
Olivero: «Attendiamo questo fatto nuovo» prima di dare «il nostro apporto fattivo al tentativo che Bersani sta provando a portare a buon fine»
Un «ulteriore sforzo» per realizzare un «maggiore e più ampio coinvolgimento di tutte le forze politiche che possono contribuire a dare avvio alla legislatura». È la condizione posta dai montiani a Bersani per votare la fiducia a un esecutivo guidato dal leader del Pd. Una fiducia finora sempre data per scontata a largo del Nazareno. E invece ora condizionata in casa Monti da un qualche forma di accordo politico con il Pdl. Al termi- ne delle consultazioni ieri alla Camera con Pier Luigi Bersani, il coordinatore di Scelta Civica, Andrea Olivero non scioglie la riserva e non firma assegni in bianco. «Attendiamo questo fatto nuovo», ha detto Olivero, prima di dare «il nostro apporto fattivo al tentativo che Bersani sta provando a portare a buon fine». Il fatto nuovo potrebbe essere almeno l’appoggio esterno del Pdl. Una richiesta che il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa avrebbe avanzato ieri esplicitamente a Bersani.
Al segretario Pd Scelta Civica ha comunque ribadito la ferma determinazione a fare ogni sforzo affinché sia assicurato un governo al Paese «che inizi ad affrontare i gravi e seri problemi» sul tappeto. E di Bersani i montiani hanno apprezzato il metodo («nel solco del mandato assegnatogli dal Presidente della Repubblica») dei due canali. In particolare: «L’avvio di una Con- venzione per le riforme istituzionali, che possa finalmente affrontare quelle riforme strutturali di cui io Paese ha bisogno e che devono vedere il coinvolgimento tutte le forze politiche». E poi «un governo che deve affrontare le priorità del Paese a partire dal lavoro».
Scelta Civica insomma prova ad alzare la posta. E a far valere tutto il peso dei suoi 21 senatori a Palazzo Madama. Indispensabili a Bersani per avere la fiducia. La linea di Olivero è un punto di sintesi tra la componente cattolica e quella laica di Italia Futura (la fondazione di Luca Cordero di Montezemolo) che spinge con più forza per un governo di scopo con Berlusconi, picchia duro contro le aperture di Bersani a Lega e pezzi dei Cinquestelle, e non nasconde la sua preferenza per un altro candidato premier, capace di tenere insieme una grande coalizione. «Bersani avrebbe po- tuto fare passo di lato e favorire da subito un ampio governo - scrive su twitter Andrea Romano (montiano di Italia Futura) -. Sarebbe stato atto di grande responsabilità. E invece no».
Ieri anche il capogruppo ciellino di Scelta Civica al Senato Mario Mauro (ex Pdl) ha comunque ribadito che «la fiducia non è scontata». Sottolineando l’esigenza di una coalizione «quanto più larga», senza «emarginare» le forze necessarie per realizzare «il bene comune». Ossia il Pdl.