Supercommissione al via
Pagamenti Pa, Lombardi (M5s) e Fassina (Pd) frenano: attenti a vincoli bilancio
La partita sulla restituzione dei primi 40 miliardi in due anni di pagamenti arretrati della Pa alle imprese entra subito nel vivo in Parlamento. Le super-commissioni speciali di Camera e Senato, chiamate a valutare la relazione del Governo di aggiornamento al Def, da ieri sono operative. Già oggi dovrebbero cominciare a esaminare il dossier dell’Esecutivo per garantire l’ok delle aule di Montecitorio e Palazzo Madama il 2 aprile. E domani in seduta congiunta dovrebbero ascoltare il ministro Vittorio Grilli. Ma su questo iter accelerato non sono mancate le tensioni. Con la capogruppo del M5s a Montecitorio, Roberta Lombardi, all’attacco contro le procedure adottate dalle Camere (no all’esame del decreto da parte della commissione speciale) e contro le scelte del Governo Monti nell’allentare i vincoli di bilancio: «È una porcata» che di fatto rappresenta «una regalia alle banche». Un terreno, quello dei dubbi sull’uso delle risorse derivanti dall’allargamento del deficit fino a sfiorare il fatidico tetto del 3%, su cui si realizza una convergenza con il Pd.
Stefano Fassina, responsabile economico del Pd, afferma che la capogruppo del M5s alla Camera, Roberta Lombardi «pone un problema vero». E mette in guardia da previsioni di finanza pubblica troppo ottimistiche chiedendo conto a Mario Monti e al ministro Vittorio Grilli indicazioni sull’eventuale ricorso a una manovra correttiva da 7-8 miliardi per far fronte a diverse emergenze: dal rifinanziamento della Cig in deroga al caso esodati.
In altre parole, Fassina frena, come la Lombardi, sulla destinazione in toto all’operazione debiti Pa a del mini-tesoretto ricavato dalla maggiore flessibilità concessa dalla Ue nell’ambito del bilancio pubblico. «Ci stiamo giocando tutto l’indebitamento che possiamo stanziare per la crescita per il 2013 e per il 2014», sostiene la Lombardi. Che dice no all’esame con procedura accelerata in Parlamento di «un decreto fatto in fretta e furia nelle segrete stanze». Di qui la richiesta di costitui- re subito le commissioni parlamentari permanenti. I grillini, insomma, puntano il dito contro la scelta del Governo di aumentare il deficit e di destinare una parte della dote alle banche che hanno rilevato i crediti delle aziende. Non a caso al Senato l’altro capogruppo del M5s, Vito Crimi, ha già messo a punto una proposta di risoluzione in cui si afferma che «tutti i 40 miliardi di euro del decreto sui debiti della Pa» devono essere destinati «alle imprese. Le banche possono attendere».
Ma nel Pd non tutti convergono con le posizioni del M5s. «Adottare un provvedimento che serva a pagare i debiti della Pa non può essere qualificato una "porcata di fine legislatura", poiché il risultato finale sarà il lavoro che verrà svolto dal Parlamento», afferma il senatore del Pd, Filippo Bubbico. Anche alla Camera nel Pd c’è chi, come Marco Causi, critica duramente lo stop, seppure parziale, del M5s alla Commissione speciale. Intanto il presidente del Senato, Pietro Grasso, ricorda che la commissione speciale «è stata votata all’unanimità» e che potrà lavorare come le commissioni permanenti. Proprio a Grasso e alla presidente della Camera, Laura Boldrini, arriva dal presidente dell’Anci, Graziano Delrio, una lettera di ringraziamento per la super-commissioni. Alla Camera la presidenza è stata affidata al leghista Giancarlo Giorgetti con Pier Paolo Baretta (Pd) e Girgis Giorgio Sorial (M5s) vicepresidenti. Al Senato le presidenza sarà decisa oggi, ma l’accordo su Filippo Bubbico(Pd) è ormai fatto. Totale spese al netto degli interessi
Deficit
- In % sul Pil