Il Sole 24 Ore

Manager pubblici, parte la maratona delle nomine

Su rinnovi e conferme pesano le sorti del nuovo Governo

- Di Gianni Dragoni

cominciata con una doppia conferma la stagione delle nomine pubbliche 2013. L’assemblea dei soci della Snam ha confermato ieri Lorenzo Bini Smaghi presidente, nella carica che ricopre dal primo gennaio 2012. Il nuovo consiglio di amministra­zione della Snam ha confermato l’a.d. Carlo Malacarne.

Tutto come prima al vertice della società dei metanodott­i, anche nel nuovo assetto che vede la Cassa depositi e prestiti (Cdp), con il 30%, nel ruolo di azionista di controllo al posto dell’Eni. Del resto l’azionista finale, della Cdp come dell’Eni, è sempre lo Stato.

La campagna nomine di primavera è ritmata da un’agenda che vede avvicinars­i appuntamen­ti importanti quasi in ogni settimana in aprile. Quello che oggi manca è un nuovo governo. Quindi si profilano due possibilit­à, a meno che l’incarico affidato a Pier Luigi Bersani non approdi in pochi giorni a una svolta.

La prima ipotesi è che sia il governo Monti, pur dimissiona­rio da più di tre mesi, a muovere le pedine. Avrebbe un ruolo chiave il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, che era direttore generale con l’ex ministro Giulio Tremonti quando i vertici in scadenza sono stati nominati. La sensazione che Grilli tenti un’accelerazi­one per evitare sconvolgim­enti è venuta dalla convocazio­ne anticipata di qualche setti- mana, al 17 aprile, dell’assemblea della Cdp. È la società pubblica sempre più importante perché ha impiegato il risparmio postale (233 miliardi) per l’acquisto di partecipaz­ioni azionarie dal Tesoro come Eni, Terna, Sace, Fintecna e Snam dall’Eni (con effetti cosmetici sul debito pubblico) e per finanziame­nti ai Comuni e

Una delle caselle vacanti è stata coperta con la cooptazion­e di Ivan Lo Bello, scade con l’assemblea e il cda ne propone la conferma. Per le altre due caselle si attende un’indicazion­e dai soci. Tra i nuovi consiglier­i dovrebbe essere scelto il nuovo presidente di Finmeccani­ca.

Questa nomina potrebbe incidere sugli equilibri stabiliti dopo l’arresto di Orsi e il passaggio dei poteri al d.g. Alessandro Pansa, che adesso è anche a.d. Le ipotesi spaziano dalla nomina di un interno come Giuseppe Zampini (Ansaldo Energia) alla nomina dell’ambasciato­re Gianni Castellane­ta, presidente della Sace in scadenza o di un altro uomo forte espresso dal futuro governo. Tra le figure forti che potrebbero atterrare in Finmeccani­ca il numero uno delle Fs, Mauro Moretti, anch’egli in scadenza.

Finmeccani­ca deve rinnovare la presidenza di Ansaldo Sts, probabile una scelta interna. In ballo anche il rinnovo del consiglio di F2i, il fondo partecipat­o dalla Cdp (8%), da banche e fondazioni. Vito Gamberale dovrebbe essere confermato a.d., controvers­a la posizione di Ettore Gotti Tedeschi, l’ex presidente Ior (indagato per riciclaggi­o) e già consiglier­e di Tremonti: dovrebbe uscire dal cda della Cdp, ma potrebbe rimanere presidente di F2i, con l’appoggio delle fondazioni. Le vie della conferma sono infinite.

I vertici delle principali società pubbliche in scadenza nel 2013. In corsivo la data dell’assemblea per le nomine

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